La tassazione delle trasformazioni urbane è così bassa da rendere il nostro paese un paradiso fiscale in questo campo. Ma dal 2014 una legge consente di tassare le grandi rendite immobiliari. Ignorata dalle regioni, sarà ripresa dalla riforma fiscale?
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Con un tweet di commento al fact-checking de lavoce.info, il ministro Calenda ha ribadito che se Alitalia esce dal mercato non è facile rimpiazzarla. In realtà già ora le compagnie low cost sono i maggiori vettori in quasi tutti i primi 40 aeroporti italiani, avendo occupato gli spazi lasciati vuoti.
Anche se Macron arriverà all’Eliseo, la Francia rimarrà divisa profondamente sulle grandi questioni economiche: globalizzazione e integrazione europea. Al primo turno quasi metà dei voti sono andati a candidati che mettono radicalmente in dubbio i principi di libertà e apertura economica.
Il nuovo sistema di reclutamento dei docenti potrebbe funzionare ripartendo da zero. Ma nella scuola tocca sempre sanare passate situazioni complesse. Andrà così: a settembre saremo da capo con i problemi dell’ultimo biennio. E l’attuazione della riforma sarà rimandata al futuro.
È finalmente avviata la costruzione del Rei, il Reddito di inclusione per i più poveri. Importante creare meccanismi che lo assegnino possibilmente a tutti coloro che hanno i requisiti ed escludano i “furbi” che aggirano e manipolano. Poi serve che il governo elabori un realistico piano per la lotta alla povertà.
In aggiunta ai soliti oneri di urbanizzazione, i comuni – sempre a corto di quattrini – incassano il contributo straordinario derivante dall’aumento di valore degli immobili soggetti a trasformazioni urbanistiche. Almeno così ci sono i soldi per le infrastrutture destinate ai nuovi insediamenti.
Mentre negli Usa Trump affossa le misure pro energia pulita di Obama, le emissioni di CO2 nel mondo si sono stabilizzate. Bene, però non basta a determinare un effetto significativo sulla concentrazione di carbonio, che influenza le variazioni della temperatura. Per questo bisogna puntare sulle rinnovabili.
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. Intanto: SAVE THE DATE! A breve comunicheremo il come e il dove.
E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
Esplode ancora una volta la protesta dei tassisti, questa volta contro le auto Ncc. La questione è sempre quella di frenare la concorrenza, che riduce il valore delle licenze. Un aspetto che va comunque discusso.
Avvicinandosi al suo 60esimo compleanno, l’Europa è diventata una bisbetica bacchettona sull’etichettatura dei prodotti. Mantenendo però – per ragioni nazionali di bottega – una grande flessibilità nel coniugare esigenze interne di sicurezza e tutela dei diritti umani che della Ue sono principi fondanti. La mancanza di un approccio europeo condiviso è evidente anche nel braccio di ferro sulla gestione del debito greco. La Germania insiste nell’inchiodare la Grecia di oggi a pagare le colpe di politici e banche estere del passato. Mentre il Fondo monetario preme da tempo per un condono e condizioni di rimborso meno stringenti.
C’è da preoccuparsi quando Bankitalia iscrive a bilancio 350 miliardi di euro di “passività verso l’Eurosistema”? Qualcuno dice di no perché l’Eurosistema non ha personalità giuridica e quindi non può essere un vero creditore. Eppure saldi debitori sul sistema Target 2 tanto negativi segnalano una debolezza del sistema bancario nazionale.
Dal 2018 i sindaci non potranno più utilizzare gli oneri di urbanizzazione per ripianare i bilanci comunali. Istituiti 40 anni fa per coprire prevalentemente i costi delle opere pubbliche annesse alle nuove costruzioni, poco per volta hanno finito per finanziare la spesa corrente dei municipi. Ora si torna (quasi) alle origini.
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Dal 2018 i sindaci non potranno più utilizzare gli oneri di urbanizzazione per pareggiare i bilanci comunali. Lo prevede la legge di bilancio per il 2017. Ed è una buona notizia perché un freno al loro uso improprio può limitare la spinta alla costruzione di immobili oltre le reali necessità.