La politica non può essere solo l’attività delle aule parlamentari. Bisogna sostenere tutte le forme di associazione e partecipazione dei cittadini, ripensando il finanziamento pubblico. Servono trasparenza e codici di condotta. E una legge sulle lobby.
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Salvo poche eccezioni, alle ultime elezioni i personaggi noti non sembrano essere stati in grado di attrarre un grande consenso, soprattutto quando sono stati paracadutati in collegi dove non risiedono. Per i partiti è un fatto su cui riflettere.
Ora che i dati delle elezioni sono definitivi, si può provare a calcolare i risultati che ipotetiche alleanze tra partiti di Centrosinistra avrebbero potuto ottenere nei collegi uninominali. Solo in un caso la maggioranza in Senato sarebbe stata garantita.
Qual è l’idea di scuola dei partiti? Nei programmi elettorali nessuno esplicita apertamente la propria visione, per paura di perdere consensi. Così il tema della formazione diventa sufficientemente generico da non essere discriminante per l’elettorato.
L’estensione del green pass dà una spinta alla campagna vaccinale, ma resta da colmare il vuoto normativo relativo alle indennità per chi ha subito danni dalla somministrazione.
Con il Pnrr l’Italia si è impegnata ad adeguare agli standard europei le politiche attive del lavoro, rendendoleuniformi sul territorio. Ora che le prime scadenze si avvicinano, a che punto siamo? A fronte dell’emergenza sanitaria è aumentato considerevolmente l’intervento pubblico, ma non sempre le risorse sono andate a chi ne aveva realmente bisogno. E gli effetti sull’indebitamento rischiano di pesare. Una misura della disaffezione dei cittadini per la politica viene dall’analisi delle dichiarazioni dei redditi: chi opta per il 2 per mille è un’esigua minoranza. E non vanno meglio le donazioni ai partiti.
Di fronte al moltiplicarsi delle valute alternative, le banche centrali corrono ai ripari, iniziando a studiare una propria moneta digitale. Quali i possibili vantaggi per i cittadini e quali le sfide per il sistema bancario?
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Per l’ennesima volta, si discute di una nuova legge elettorale. Un modello semplice, rispettoso dei diritti, potrebbe essere un sistema proporzionale di lista con riparto definitivo in circoscrizioni di piccola dimensione e con una sola preferenza.
Mentre si aspetta di sapere se si terrà o meno il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, si discutono altre modifiche costituzionali, che riguardano il Senato. Facciamo il punto sul dibattito in corso in Parlamento.
I governi orientati a sinistra fanno scendere il rapporto debito-Pil più di quelli conservatori, in Europa e in Usa. Ma il riconoscimento che l’indebitamento di oggi ha un costo per le generazioni future è messo in dubbio dal successo dei populisti.