Il Pnrr considera prioritario lo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia. Ma la legge di bilancio per il 2022 non stanzia risorse adeguate alla gestione del servizio. Ai comuni rimane un quadro confuso su risorse, obiettivi e strategie.
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Il pacchetto di riforme fiscali sostituisce l’addizionale comunale e regionale all’Irpef con una sovraimposta. Nel complesso, le risorse per gli enti dovrebbero essere le stesse. Ma spazi di manovra e gettiti dei singoli comuni potrebbero cambiare.
Nel corso della pandemia, le regioni hanno deciso periodi più o meno lunghi di didattica a distanza. Le più penalizzate sono proprio le aree più deboli. Si accentuano così le già forti disparità territoriali nei livelli di apprendimento degli studenti.
Dopo anni di stagnazione, i comuni ora programmano nuovi lavori pubblici. La ripresa degli investimenti degli enti locali potrebbe essere dovuta a un assetto regolatorio più semplice, che tuttavia apre altre problematiche. Le prospettive legate al Pnrr.
Per la ripresa non bastano gli investimenti nelle infrastrutture, servono riforme per la modernizzazione del nostro paese. Su questa base il Pnrr disegna strategie chiare, con una concreta definizione di indirizzi e di tempi di attuazione delle opere.
La ripartenza degli investimenti pubblici è cruciale per avviare la ripresa economica, tanto più con l’arrivo dei fondi del Recovery Plan. Un’indagine sui responsabili che seguono tutto l’iter dei progetti chiarisce priorità e urgenze del settore.
Il dl semplificazione ha l’obiettivo di sostenere la domanda aggregata attraverso la ripresa degli investimenti. Ma nel settore dei lavori pubblici, nonostante alcune misure di grande impatto, si tratta più di interventi emergenziali che di una riforma strutturale.
Il 2020 sembrava un anno promettente per gli enti territoriali, con l’allentamento dei vincoli fiscali e la possibilità di assumere e investire. L’emergenza sanitaria ha creato nuove difficoltà. Ora servono regole chiare per l’utilizzo dei fondi europei.
Dopo un decennio di gravi difficoltà, nel 2019 gli investimenti pubblici sembrano registrare un aumento. La possibile ripresa si deve alle riforme degli ultimi anni su normativa di bilancio degli enti locali e disciplina dei contratti pubblici.
Nel 2009 è stata avviata un’azione di contrasto all’evasione basata sulla collaborazione tra Agenzia delle entrate e amministrazioni locali. Al di là degli importi recuperati, sono rilevanti gli effetti di “apprendimento” e di “deterrenza” che ha generato.