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Le parti dimenticate del Jobs Act

Dal salario minimo all’unificazione e riorganizzazione degli Ispettorati del lavoro, dall’Anpal al sistema di monitoraggio capillare della formazione: sono molte le misure importanti previste dalla riforma del governo Renzi rimaste del tutto inattuate.

“Patente a punti” per le imprese nella legge sbagliata

La misura mirata a incentivare la prevenzione degli infortuni nelle aziende, ideata sull’onda dell’emozione per il disastro di Firenze, è inserita in un decreto “omnibus”, nato in funzione del Pnrr ma infarcito di disposizioni sulle materie più disparate.

Borse-lavoro, una “politica attiva” che funziona

Da anni, e in anticipo sul riconoscimento legislativo, il Tribunale dei minori di Milano utilizza lo strumento delle borse-lavoro per l’inserimento di ragazzi difficili nel mondo del lavoro. Il bilancio dell’esperienza è decisamente positivo.

I paradossi dello sciopero

I termini giuridico-istituzionali e le ragioni di sostanza della vertenza fra il ministro delle Infrastrutture e Cgil-Uil sullo sciopero dei trasporti, nell’ambito dello sciopero generale: la vera questione che si nasconde sotto lo scontro mediatico.

Se è il giudice a stabilire il salario minimo

Un nuovo orientamento giurisprudenziale vede la magistratura assumersi il compito di determinare direttamente la giusta retribuzione. Evidenzia l’urgenza di istituire per legge uno standard minimo universale, che tenga conto delle differenze del costo della vita.

Se l’Ue impone la trasparenza delle retribuzioni

È entrata in vigore da poche settimane e dovrà essere recepita entro il giugno 2026 la nuova direttiva europea che impone alle imprese di informare ogni dipendente sulla paga media di coloro che svolgono un lavoro dello stesso livello.

Questioni aperte in tema di salario orario minimo

La proposta di uno standard retributivo minimo universale avanzata dalle opposizioni risponde a un’esigenza reale e urgente. Ma non affronta due questioni cruciali: le differenze interregionali di potere d’acquisto e la poca trasparenza della struttura delle retribuzioni.

Il decreto Lavoro non aumenta il precariato

Contrariamente a quanto annunciato dal governo e paventato dall’opposizione, è prevedibile che la nuova norma non sia destinata a produrre un allargamento delle maglie della disciplina dei contratti a termine rispetto a quella che è stata in vigore finora.

Rider: la competizione tra due modelli contrattuali

In Italia convivono due modelli contrattuali nel food delivery: quello della collaborazione autonoma regolata dal Ccnl Assodelivery e quello del lavoro dipendente regolato dal contratto aziendale Just Eat. Un confronto delle due esperienze.

Se è il lavoratore a scegliere l’impresa

Nel mercato del lavoro del futuro saranno sempre più anche le persone a selezionare le imprese e non solo viceversa. La protezione più efficace della libertà e sicurezza di chi lavora sarà nel potenziamento dei servizi di orientamento, informazione e formazione.

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