Dopo la riforma del Reddito di cittadinanza, il diritto di ogni cittadino a una vita minimamente decente non esiste più. Per venire protetti dallo stato sarà necessario appartenere a una famiglia con un minore, un over-60 o una persona con disabilità.
Tag: povertà Pagina 2 di 15
Le due forme di sostegno proposte dalla Caritas in sostituzione del Rdc consentirebbero di superare la confusione tra inserimento lavorativo e tutela di ultima istanza. L’idea é di affiancare ad una misura universale rivolta a tutti i poveri una misura complementare di assistenza alla disoccupazione, un modello che già esiste in molti altri paesi europei.
Passaggio a due distinte misure, diritto ad un’esistenza dignitosa, migliore capacità di raggiungere i poveri, occupabilità come vicinanza al mercato del lavoro e percorsi d’inclusione realisticamente ambiziosi. Ecco i suggerimenti della Caritas per la riforma del Reddito di Cittadinanza.
Il nuovo sussidio contro la povertà vedrà una suddivisione tra famiglie di poveri fragili e poveri meno fragili. Per le prime l’importo del contributo potrebbe leggermente aumentare. Ma le previsioni per l’altro gruppo portano l’Italia agli ultimi posti in Europa nel sostegno al reddito.
Il governo ha annunciato per il 2024 la cancellazione del reddito di cittadinanza, sostituito da altre misure. In vista della riforma, può essere utile esaminare i punti su cui intervenire, in base all’esperienza accumulata negli ultimi quattro anni.
Con poche eccezioni, in tutta Europa la quota più alta di fumatori si concentra nelle fasce più povere della popolazione, indipendentemente dalle condizioni di vita del paese. La tassazione può svolgere un ruolo nello scoraggiare questa abitudine.
Ormai si è fatta strada un’idea della povertà come demerito, che non contempla attenuanti. Si spendono così risorse pubbliche per curare e non per prevenire, per reprimere e non per integrare. È un welfare del dolore lontano dalla nostra Costituzione.
Nel 2022 la spesa energetica delle famiglie italiane è aumentata notevolmente. Il governo ha reagito con misure di sostegno per un valore di molti miliardi. Il problema è che ne hanno beneficiato tutte le famiglie, non solo quelle più in difficoltà.
L’aumento dei prezzi colpisce soprattutto le famiglie più povere. Le misure adottate dal governo sono riuscite a mitigarne gli effetti in particolare su quelle fasce. I costi per le casse dello stato sono però elevati. Servirebbe un fondo europeo.