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Sei grafici sulla ricchezza e sui redditi delle famiglie italiane

Le recenti statistiche diffuse da Istat, Banca d’Italia, Eurostat e Oxfam delineano il quadro di un’Italia segnata da crescenti disuguaglianze economiche e da maggiore povertà. Nel corso del 2022, le condizioni economiche delle famiglie italiane, in media, hanno subìto un peggioramento, in gran parte dovuto alla forte accelerazione dell’inflazione. A confronto con gli altri paesi europei, l’Italia si è distinta in negativo con un reddito mediano familiare inferiore e un livello di disuguaglianza nei redditi superiore alla media europea, indicando una spaccatura economica profonda nel tessuto sociale del paese. Inoltre, il numero di nuclei familiari in povertà assoluta è aumentato e le persone a rischio povertà sono una su cinque. Infine, i dati relativi al 2022 mostrano che la ricchezza netta delle famiglie è diminuita.

Ne parliamo in questa serie di grafici.

Come sarà l’Argentina di Milei

Milei punta a ridurre al minimo il ruolo dello stato nell’economia e nella società. Le sue proposte rischiano di peggiorare la già difficile situazione della popolazione più povera. La priorità alla lotta all’inflazione e l’ipotesi della dollarizzazione.

L’inflazione fa crescere la povertà

Nel 2022 la quota di persone e famiglie in povertà assoluta è salita rispetto al 2021. Lo dicono i nuovi dati Istat. La causa è soprattutto l’inflazione, che ha colpito di più le fasce meno abbienti. Per quest’anno sono tre i fattori da tenere d’occhio.

Luci e ombre del Supporto per la formazione e lavoro

È positivo che il Supporto per la formazione e il lavoro si rivolga al singolo individuo. Mentre la piattaforma Siil rende interoperabili i dati di tutte le politiche attive. Più problematico costruire percorsi di formazione adeguati al contesto economico.

L’eredità del Reddito di cittadinanza

Il lascito più importante del Rdc è il riconoscimento che ci sono persone in povertà, che vanno aiutate indipendentemente dall’anagrafe o dallo stato di salute. Con la sua abolizione, in Italia torneremo a non avere una misura universale con questo scopo.

Se l’aceto balsamico è vietato ai poveri

La carta prepagata di 385 euro una tantum destinata alle famiglie bisognose ha molti difetti. A partire dalla cifra, davvero esigua. Soprattutto però l’iniziativa soffre di un pregiudizio: l’idea che i poveri non sappiano gestire i soldi che ricevono.

Riforma del Rdc: chi è protetto e chi no

Dopo la riforma del Reddito di cittadinanza, il diritto di ogni cittadino a una vita minimamente decente non esiste più. Per venire protetti dallo stato sarà necessario appartenere a una famiglia con un minore, un over-60 o una persona con disabilità.

Riforma del sostegno ai poveri: la proposta di Caritas italiana e l’esperienza internazionale

Le due forme di sostegno proposte dalla Caritas in sostituzione del Rdc consentirebbero di superare la confusione tra inserimento lavorativo e tutela di ultima istanza. L’idea é di affiancare ad una misura universale rivolta a tutti i poveri una misura complementare di assistenza alla disoccupazione, un modello che già esiste in molti altri paesi europei.

Riforma Reddito di cittadinanza: la proposta Caritas *

Passaggio a due distinte misure, diritto ad un’esistenza dignitosa, migliore capacità di raggiungere i poveri, occupabilità come vicinanza al mercato del lavoro e percorsi d’inclusione realisticamente ambiziosi. Ecco i suggerimenti della Caritas per la riforma del Reddito di Cittadinanza.

Riforma del sostegno contro la povertà: una prima valutazione*

Il nuovo sussidio contro la povertà vedrà una suddivisione tra famiglie di poveri fragili e poveri meno fragili. Per le prime l’importo del contributo potrebbe leggermente aumentare. Ma le previsioni per l’altro gruppo portano l’Italia agli ultimi posti in Europa nel sostegno al reddito.

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