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Pensioni: la rotta è un’altra

La sostenibilità sociale della transizione verso il sistema contributivo richiede che le regole d’uscita siano uniformate estendendo ai lavoratori “misti” la flessibilità che la riforma Fornero riserva ai “contributivi puri”. Purtroppo, non è questa la strada imboccata dal governo.

Quota 100 non risolve i problemi di lavoro dei giovani

Nel breve periodo, “quota 100” può contribuire a un ringiovanimento della forza lavoro, seppure aumentando in maniera strutturale la spesa per pensioni. Però, il problema di lungo termine sembra quello di creare opportunità di occupazione per tutti.

Il Punto

La nota di aggiornamento al Def (Nadef) contiene maggior spesa pubblica per 40 miliardi. Sostenibile solo se associata a un’improbabile impennata del Pil. Che non ci sarà perché, con l’aumento dello spread, salirà il costo dell’emissione di obbligazioni per banche e imprese e la perdita di valore dei risparmi. La novità previdenziale della manovra è “quota 100”, cioè può andare in pensione a 62 anni chi ha un’anzianità contributiva di 38. Con sorpresina: pare che a 63 anni la quota diventi 101, a 64 102 e così via. Altrimenti, oltre ai 7 miliardi previsti, per finanziare il provvedimento servirebbe un aumento del cuneo fiscale. Proprio sull’impennata dello spread e sul suo possibile effetto sul costo dei mutui immobiliari discute la politica. Il fact-checking de lavoce.info spiega che stavolta la verità è nel mezzo: l’effetto zero sarà sui vecchi mutui mentre i nuovi ne risentiranno.
Quest’anno il premio Nobel per l’economia va a due studiosi dei fallimenti cui il mercato va incontro in tema di ambiente e di innovazione.William Nordhaus ha saputo quantificare i danni del cambiamento climatico e costruire modelli con codici aperti a tutti – ingegneri, fisici, scienziati del clima. Mentre Paul Romer ha capito per primo che innovazione e aumenti di produttività sono il risultato anche involontario di attività di ricerca e sviluppo che devono potersi svolgere in contesti diversi da quello concorrenziale.
Forti di un regime fiscale favorevole, compiono due anni i Pir (Piani individuali di risparmio) in gran parte investiti nel finanziamento di piccole imprese con buone prospettive di crescita (ma alto rischio). Il mercato li ha graditi – i fondi raccolti sono arrivati a 18 miliardi di euro – nonostante gli elevati costi di gestione.
Dopo l’affossamento del Nafta, il nuovo accordo Usa-Canada-Messico è un esempio di trattato commerciale nell’era del protezionismo trumpiano. Nessun riferimento formale al “free trade” ma nella sostanza molte regole riprese dal Nafta e dal Tpp. Persino qualche piccolo passo avanti. E parecchi indietro.

Rebus pensioni

La bassa crescita economica mette in dubbio la futura sostenibilità del sistema pensionistico definito nel 1995. Ma il governo è impegnato su questioni di breve termine, come “quota 100”, la pensione di cittadinanza e i tagli per i pensionati d’oro.

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