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Al via la delega per la riforma fiscale

Dalle imposte sui redditi a quelle indirette fino alla revisione del catasto, la delega approvata dal governo è ambiziosa ma ancora molto vaga nei contenuti. Tutto dipenderà dai decreti attuativi e dall’ammontare delle risorse messe in campo.

Il Punto

Dopo l’accordo al G7 di giugno, è stata raggiunta anche in sede Ocse un’intesa importante sulla tassazione delle multinazionali. Una svolta storica o una soluzione solo parziale al problema?
Dopo mesi di discussioni, le commissioni Finanza hanno presentato il documento conclusivo della proposta di riforma fiscale: una buona sintesi, ma i dubbi non mancano. A partire dalle coperture. Intanto, nonostante gli obiettivi apprezzabili, il governo ha optato per la sospensione del cashback. Una misura che paga un’impostazione poco efficace e l’assenza di meccanismi di verifica degli effetti.
I contributi pubblici alle scuole paritarie sono compatibili con il divieto Ue di erogare aiuti di stato alle imprese? È uno dei tanti nodi irrisolti che torneranno al pettine una volta superata la fase pandemica. Uno studio dimostra che fra i più giovani c’è una relazione tra sensibilità ambientale e consapevolezza nell’uso del denaro. Un’occasione per istruire alla sostenibilità a partire dall’educazione finanziaria.
Tra le infrastrutture previste dal Pnrr c’è una nuova linea ad alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria. Ma potenziando la tratta costiera si sarebbero ottenuti gli stessi risultati con costi molto più bassi.

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Riforma fiscale: il compromesso delle Commissioni

Presentato il documento conclusivo della proposta di riforma del sistema tributario. Una sintesi apprezzabile per un documento che rimane molto sbilanciato sull’Irpef e in cui non mancano i nodi irrisolti. A partire dalle coperture delle misure.

Dossier riforma fiscale e assegno unico

In questo dossier sono raccolti tutti gli articoli apparsi dal 2020 sul nostro sito in tema di riforma del fisco, sia a livello personale sia societario. Sono inclusi inoltre tutti i contributi sul tema dell’assegno unico universale per i figli.

Il Punto

Nel numero di decessi da Covid le differenze tra i vari stati sono marcate. Contano l’ordine in cui i paesi sono stati colpiti, la composizione demografica e l’inquinamento.
Entro luglio il governo presenterà in Parlamento la legge delega per la riforma fiscale, uno dei progetti più ambiziosi dell’esecutivo. Ne avevamo parlato qui al momento del suo insediamento.
Il caso di Lpe è solo l’ultimo di un elenco di società italiane per le quali è stato esercitato il cosiddetto golden power. Uno strumento che dovrebbe essere eccezionale ma il cui utilizzo è aumentato durante la pandemia. La crisi ormai ultraventennale di Alitalia è la conseguenza della liberalizzazione europea del trasporto aereo. Che ha permesso in Italia un livello di concorrenza impensabile in altri paesi di grandi dimensioni. Italia che è ancora molto indietro nelle pratiche di rigenerazione e riuso dei rifiuti, che assicurano benefici ambientali ed economici. Mancano regole chiare e capacità organizzative e imprenditoriali.
A 76 anni dalla fine del conflitto, gli effetti della Seconda guerra mondiale sono ancora visibili nel nostro paese. Uno studio sulle carriere lavorative e sullo stato di salute degli individui nati in quel periodo.

È online la settima puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Brexit, un vantaggio in tempi di Covid?”, ospiti Gianni De Fraja e Gianmarco Ottaviano. Venerdì parleremo di giovani e donne, i grandi sconfitti della pandemia.

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Tasse sulle multinazionali: uno spiraglio dall’America

La riforma della tassazione societaria annunciata dall’amministrazione Biden può essere l’occasione per rilanciare la cooperazione internazionale, indispensabile per tassare i profitti delle multinazionali. Trovare un accordo resta però complesso.

Riforma fiscale fra sogno e realtà

Quando si parla di riforma del fisco, ci si sofferma molto sugli aspetti economici e poco sui profili organizzativi e giurisdizionali. Ma il buon funzionamento dell’amministrazione finanziaria resta una questione centrale in qualsiasi sistema.

L’agenda fiscale del governo Draghi

La riforma del fisco è una questione urgente ma complessa, specie per una maggioranza di governo eterogenea. Due i temi principali: la scelta tra manutenzione dell’Irpef o revisione di tutto il sistema e il ridisegno della struttura stessa dell’Irpef.

Irpef: se bonus e regimi speciali spingono a lavorare di meno

In media per ogni 100 euro in più guadagnati in un anno, 40 se ne vanno in imposte e contributi, disincentivando spesso l’offerta di lavoro. A parità di reddito si registrano poi grandi differenze. Regime forfettario e bonus Irpef i primi responsabili.

Il Punto

Sui social media prevale l’antipolitica e si fa strada il desiderio di astensione. Intanto però nel 2017 1,2 milioni di contribuenti hanno colto l’occasione per conferire il 2 per mille della loro Irpef ai partiti. Tutte le forze politiche hanno avuto un aumento di fondi, specie quelle più radicate sul territorio come Pd e Lega.
I nostri calcoli indicano che dalle due proposte di flat tax (Irpef ad aliquota unica) di Lega e Forza Italia arriverebbero maggiori guadagni per i più ricchi e una perdita di gettito vicina ai 50 miliardi. Un buco difficile da coprire persino se recuperassimo tutte le imposte evase. In Usa una riforma fiscale con scarse coperture è già stata approvata. La parte relativa ai redditi societari rappresenta una dichiarazione di guerra fiscale all’Europa. Ma è anche una frustata di ammodernamento con l’intento di riguadagnare competitività.
Anche le pensioni scatenano la creatività dei leader dell’opposizione, sia per le generose promesse sia per le fonti a cui attingere le coperture. Inedite sintonie anche su altri fronti: oltre a Salvini e Di Maio, il leader di Leu Pietro Grasso abbraccia la tesi delle vaccinazioni per scelta e non per obbligo. Sostenendo che nel Veneto questa prassi ha centrato l’obiettivo della quasi totale copertura vaccinale. Un’affermazione falsa, come documenta questo fact-checking de lavoce.info.
Per ridurre il numero di contratti a tempo determinato – relativi a oltre 3 milioni di lavoratori in un anno – ci sono vari strumenti: restrizioni temporali, disincentivi economici, limiti numerici per ogni impresa. Ognuno con pro e contro. Anzitutto c’è però da capire se e quando le posizioni di lavoro sono davvero temporanee.
Tra i disegni di legge da ripresentare al prossimo Parlamento, quello con nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici. Area ad alta conflittualità che causa odiosi disagi ai cittadini. La proposta principale: limitare ai sindacati più rappresentativi il diritto di proclamare lo sciopero. Semplice e (forse) efficace.

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