Entra in vigore il decreto flussi, che permette l’ingresso in Italia di più di 60mila lavoratori extra-Ue. La procedura, lunga e complicata, riguarda un numero di lavoratori superiore rispetto agli anni scorsi, ma in buona parte ancora stagionali.
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Entro fine anno il “decreto flussi” 2021 dirà quanti lavoratori stranieri possono fare ingresso in Italia. Non è un’apertura incondizionata delle frontiere, ma il tentativo di rispondere a un bisogno dell’economia attraverso una pianificazione ragionata.
Le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell allungano l’orizzonte dei bassi tassi d’interesse. E segnano un cambio di passo nel rapporto tra inflazione e disoccupazione. Disoccupazione che in Italia è stata tenuta a freno grazie soprattutto al ricorso alla cassa integrazione. Nei confronti della quale il divieto di licenziare potrebbe rivelarsi una misura ridondante.
Molta della confusione nella vicenda Autostrade deriva dal rapporto complicato tra diritto pubblico e privato. Sarebbe bene dare più fiducia agli strumenti di tutela privatistici nei contratti pubblici. Non tutte le questioni, peraltro, sono state risolte dall’accordo di luglio. Perché non riproporre allora il modello di vent’anni fa, con Atlantia come venditore e Cdp come acquirente? Ne trarrebbero benefici tutti.
Quale impatto avrà la sanatoria degli irregolari sul gettito fiscale e contributivo? Già oggi dal solo lavoro domestico arriva un miliardo e mezzo. Ma per favorire l’emersione servono incentivi alle famiglie.
“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.
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Dal lavoro domestico arriva un gettito fiscale e contributivo di 1 miliardo e mezzo. La cifra potrebbe essere molto più alta se si eliminasse l’ampio ricorso al lavoro nero. La sanatoria è stata un primo passo, ma occorrono incentivi per le famiglie.
La regolarizzazione doveva servire principalmente a colpire il caporalato in agricoltura ma è nel lavoro domestico che si è registrato il maggior numero di domande. Il problema è che si continua a gestire l’immigrazione con strumenti emergenziali.
La sanatoria per gli irregolari avrebbe dovuto colpire soprattutto il caporalato ma ne hanno usufruito principalmente colf e badanti. Il problema è che si continua a gestire il fenomeno con misure emergenziali. Anche per la digitalizzazione serve un piano organico: le infrastrutture ad altissima velocità di connessione non bastano. In Italia urge un’accelerazione per non perdere il treno dell’innovazione.
Dove si è registrato il maggior aumento della mortalità dall’inizio della pandemia? Nelle zone periferiche e nei contesti socio-economici più svantaggiati. Uno studio può aiutare a individuare le aree a rischio.
Nelle scorse settimane, come di consueto ad agosto, lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter ma abbiamo continuato ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Parlando di: riforma dell’Irpef, tra esigenza di garantire l’equità e rischi legati a bonus e regimi speciali; di come il lockdown abbia sortito gli effetti sperati in termini di calo della mortalità e dei ricoveri in terapia intensiva; di scuola e università, con la doppia necessità di comprendere come la pandemia abbia cambiato l’esperienza degli studenti e di far sì che i corsi di formazione degli insegnanti continuino anche online; del ruolo delle fondazioni bancarie nella crescita del territorio; e di come si stanno comportando a livello di voti e presenze i parlamentari della legislatura in corso, a poche settimane dal referendum costituzionale.
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Regolarizzare i braccianti stranieri irregolari potrebbe non essere sufficiente a coprire il fabbisogno di lavoratori agricoli stagionali. È opportuno attivare i “corridoi verdi” previsti dalla Commissione europea, consentendo l’ingresso in sicurezza.
Con l’offerta di acquisto di Ubi banca, Intesa Sanpaolo vuole scongiurare che da altre aggregazioni venga fuori un nuovo concorrente, evitare di essere chiamata a mettersi insieme con Mps e, persino, incassare denaro anziché sborsarlo. Ma – come si è già visto – i soci storici di Ubi non lasceranno smontare la loro banca senza colpo ferire.
Di prescrizione non se ne può più. Ma se bloccarla servisse davvero a ridurre i tempi della giustizia, è bene sapere che la riforma Bonafede e il lodo Conte sarebbero poco efficaci. Perché i dati mostrano che oltre la metà delle prescrizioni matura durante le indagini preliminari, cioè prima del processo.
Bisogna voltare pagina rispetto al decreto “sicurezza” voluto un anno fa da Salvini perché ha creato circa 100 mila irregolari in più. In Parlamento c’è una proposta di legge per cambiare le regole dell’immigrazione in Italia e una possibile regolarizzazione per rimettere ordine tra gli stranieri senza permesso di soggiorno. Con vantaggi per “loro” e per “noi”, dal punto di vista sia sociale sia economico.
Per l’acquisto di beni e servizi la pubblica amministrazione spende almeno 150 miliardi all’anno. Una montagna di soldi che, se gestita in modo intelligente e coordinato, può stimolare innovazione e crescita economica. Intanto, a causa della Brexit, la Ue deve rivedere le previsioni di entrate e spese dal 2021 al 2027 tenendo conto dell’uscita di uno dei maggiori stati membri.
Si torna a parlare dell’ipotesi di una regolarizzazione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Ci sono argomenti a favore e a sfavore. L’importante è che la sanatoria non sia un modo per tamponare il problema senza affrontarne le cause strutturali.
Nel suo discorso di inizio anno all’American Economic Association, il presidente uscente Olivier Blanchard ha suggerito che, se i tassi di interesse sono bassi, deficit e debiti pubblici sono poco dannosi. Musica per le orecchie di sovranisti e keynesiani duri e puri di tutto il mondo. Una tesi ardita che proviamo a smontare.
L’ultima di Salvini per far tornare i conti è quella di far emergere i contanti che gli italiani tengono nelle cassette di sicurezza o sotto il materasso: 100 miliardi di euro, si stima. La sanatoria (solo di reati tributari!) porterebbe qualche vantaggio economico e la solita, generosa dose di ingiustizia. Con serie difficoltà di attuazione.
Sul reddito di cittadinanza la vera questione non è se le 674 mila richieste siano tante o poche ma quanti, pur avendo i requisiti, non lo domandano. La verità è che i più poveri – meno informati e con meno “relazioni” – sono scoraggiati dai meccanismi che escludono i comuni, cioè gli enti più informati sul disagio economico e sociale.
Come sarà Libra, la criptovaluta che Mark Zuckerberg lancia in queste ore su Facebook e WhatsApp? Utile una moneta internazionale, stabile, capace di circolare, al servizio degli scambi. Ma il controllo di un colosso tecnologico privato a vocazione monopolistica desta fondate inquietudini.
Mentre 150 tavoli di crisi aperti richiedono l’attenzione attiva del ministro del Lavoro, diverse altre imprese si aggregano per rafforzarsi sul mercato. Passi per superare la frammentazione dell’industria italiana, un tempo considerata fattore positivo di flessibilità, oggi ostacolo strutturale alla crescita.
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