In questo dossier potete trovare tutti gli articoli su Brexit apparsi sul nostro sito. Si tratta del terzo dossier che dedichiamo al tema, oltre a “Meno Europa, siamo Inglesi” e “Brexit, divorzio all’inglese” usciti rispettivamente prima e dopo il referendum del 2016, che potete trovare in coda a questa pagina.
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Nelle elezioni amministrative del Regno Unito ha vinto chi già governava: in Inghilterra i tory, in Scozia i nazionalisti, in Galles i laburisti. Il successo della campagna vaccinale ha premiato il premier Johnson, mentre la sinistra è sempre più divisa.
Nei piani di ripresa messi in campo dai vari paesi – Usa in testa – c’è grande attenzione al tema del cambiamento climatico. Ora è il momento di intraprendere azioni significative contro le emissioni.
Proseguono le frizioni diplomatiche tra Cina e Unione Europea: in risposta alle contro-sanzioni di Pechino, Bruxelles ha sospeso la ratifica dell’accordo di protezione degli investimenti. Una mossa efficace? Dopo i ritardi nella consegna dei vaccini e il divieto d’esportazione, la Commissione europea ha annunciato un’azione legale contro AstraZeneca. Una prova di forza che rischia di essere tardiva.
In occasione delle elezioni parlamentari in Scozia, si torna a parlare dell’ipotesi di un referendum per l’indipendenza di Edimburgo, dopo quello fallito nel 2014. Una prospettiva concreta?
Al turismo il Pnrr dedica la creazione di un portale, investimenti sulla competitività e un programma speciale per Roma capitale. Tanti dettagli che rischiano però di compromettere la visione d’insieme. Per i lavoratori dello spettacolo, tra i più colpiti dalla crisi, i bonus rappresentano solo un sollievo momentaneo: non è più rinviabile una riforma del settore in materia di lavoro e previdenza.
Tra i beni intermedi la cui offerta ha più patito le conseguenze della pandemia ci sono i microchip, ormai indispensabili in molti cicli produttivi. Le contromisure ipotizzate fino a questo momento non bastano.
Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nel nono, “Riformare la Pa per rilanciare il paese”, sono ospiti Tito Boeri e Carlo Cottarelli.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui il programma provvisorio. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali.
In caso di larga vittoria dello Scottish National Party alle elezioni parlamentari, il governo di Nicola Sturgeon con ogni probabilità chiederà a Londra di indire un nuovo referendum sull’indipendenza dopo quello fallito nel 2014. Cosa aspettarsi?
La monetizzazione del debito ha natura e obiettivi differenti rispetto al Quantitative easing. E, al contrario del Qe, metterebbe a forte rischio l’indipendenza della Bce, un bene pubblico europeo. Cosa aspettarsi dalla lotteria degli scontrini in termini di lotta all’evasione fiscale? In assenza di dati affidabili, bisogna guardare agli studi scientifici condotti in altri paesi. E i risultati sono contrastanti.
Con il vaccino anti-Covid in arrivo, oltre a come generarne domanda da parte della popolazione e a come rafforzare la cooperazione internazionale, ci si chiede a chi destinare le prime dosi e in che ordine.
Nonostante la pandemia, la Cina sarà uno dei pochi paesi a far registrare anche nel 2020 una crescita del Pil vicina al 2 per cento. Prosegue la lunga cavalcata per superare gli Usa entro il 2030. Intanto, dopo il fallimento del referendum del 2014, la Scozia pensa a un nuovo quesito sull’indipendenza. Londra non ci sta: c’è il rischio di una nuova crisi sul modello catalano, con la Brexit sullo sfondo?
Save the date! Convegno annuale de lavoce.info
Giovedì 17 dicembre dalle 17 alle 19.30 si svolgerà, in diretta Zoom, il convegno annuale de lavoce.info: si parlerà di economia e ricerca alla sfida del Covid. A breve tutti i dettagli.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Oggi anche uno slideshow sulla legge di bilancio.
Continua la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: ogni venerdì alle 11.40 un nostro redattore sarà ospite del programma.
Due anni per negoziare un accordo di recesso e farlo approvare da parlamento britannico, parlamento europeo e Consiglio Ue. Poi ci sono da regolare i nuovi rapporti commerciali e non tra Ue e Regno Unito. Ecco perché non sarà una passeggiata.
Scozia, Irlanda del Nord e città di Londra chiedono l’indipendenza dal Regno Unito per rimanere nell’Unione Europea. In base ai Trattati Ue, solo la prima può farcela, perché è una nazione con una identità culturale, geografica e storica ben definita. Ma si possono immaginare anche altre soluzioni.
Il voto popolare nel Regno Unito non ha premiato il governo Cameron. I conservatori ottengono la maggioranza per il crollo dei liberal-democratici, i laburisti perdono per il prevalere del nazionalismo scozzese. Un sistema non più bipolare e le richieste di una legge elettorale più proporzionale.
Con il “no” alla separazione dal Regno Unito, gli scozzesi ci consegnano un insegnamento sull’Unione Europea. Intanto, l’UE non indebolisce ma rafforza l’integrità dei suoi Stati membri. E soprattutto l’eventuale divorzio di Londra da Bruxelles diventa ancora più complicato e rischioso.
Bene guardare a cos’hanno fatto Stati Uniti e Gran Bretagna durante la Grande recessione. Con politiche fiscali espansive, entrambi hanno lasciato che i loro deficit crescessero in un solo anno a livelli tra il 6 e il 7 per cento del Pil, riducendo tasse e aumentando le spese. In un secondo tempo le variazioni sia di spesa sia di entrate sono state riassorbite. Si può fare questa politica nell’Eurozona? Un nuovo intervento nel confronto su come evitare la stagnazione europea pubblicato su questo sito.
Ogni anno gli enti locali e una miriade di agenzie pubbliche elargiscono alle imprese sussidi per miliardi. Le vere cifre sono un mistero. La certezza è lo spreco di soldi dei contribuenti. Abbiamo ricostruito i mille rivoli di denaro che escono sotto questa forma dalla Regione Lazio. Un nuovo Dossier, pieno di (brutte) sorprese.
Si fermano di nuovo i negoziati del Doha Round e la credibilità politica del Wto ne esce malconcia. Perché c’è una presa d’atto che l’approccio multilaterale è probabilmente impercorribile. Per noi è in ballo la protezione della qualità dei nostri prodotti agro-alimentari, a cominciare dai vini.
Hanno fatto bene gli scozzesi a respingere l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Se avesse vinto il “sì” le loro prospettive economiche sarebbero state devastanti. Come abbiamo spiegato in un articolo che riproponiamo.
Due nuovi ingressi in redazione: Maria De Paola e Gilberto Turati, che i lettori de lavoce.info già conoscono attraverso numerosi loro interventi. Ci daranno contributi originali e di alto livello: la prima soprattutto sui temi dell’istruzione e dell’economia di genere, il secondo prevalentemente nell’area della sanità e dei conti pubblici. A Maria e Gilberto un caloroso benvenuto.