La presentazione del Piano strutturale di bilancio per i prossimi anni poteva essere l’occasione per una riflessione seria sui conti pubblici. Ma forse non ci sarà, anche per un testo scritto solo per addetti ai lavori. I problemi sono comunque impellenti.
Il governo ha presentato il Piano strutturale di bilancio, come richiedono le nuove regole fiscali dell’Unione europea. Contiene obiettivi ambiziosi e vincolanti, almeno fino alla fine della legislatura nel 2027. Il limite è che non specifica dove si intendono trovare le risorse per finanziare le misure previste. In più, tutto si regge su un’ipotesi di maggiori entrate strutturali che potrebbe rivelarsi fallace. Una analisi in quattro grafici del Piano strutturale di bilancio si trova nella nostra rubrica “La parola ai grafici”. Decarbonizzazione dell’industria e rilancio della competitività dell’Europa sono obiettivi alternativi o possono essere perseguiti contemporaneamente? Per rendere più competitive le aziende europee, il Piano Draghi punta all’abbassamento del costo dell’energia, grazie anche all’utilizzo di fonti alternative a quelle fossili. Le politiche per il clima possono essere un’opportunità di crescita se accompagnate da misure di sostegno ai settori più innovativi. Education at a Glance è l’indagine Ocse che permette di comprendere lo stato di salute dei sistemi educativi dei paesi che aderiscono all’Organizzazione. Quest’anno il focus è sull’equità. E per l’Italia mostra che il problema più grave riguarda i laureati, ancora troppo pochi, con poche occasioni di lavoro, stipendi bassi e un forte divario di genere che penalizza le donne.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Proponiamo una serie di grafici che illustrano il Piano strutturale di bilancio di medio termine, presentato dal governo in base alle nuove regole fiscali europee.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.
Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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Il Piano strutturale di bilancio presentato dal governo è in linea con le nuove regole fiscali della Ue. Ha obiettivi ambiziosi e vincolanti, almeno fino al 2027. Ma non chiarisce su quali voci di entrata e di spesa si pensa di intervenire.
Il Piano strutturale di bilancio ha aspetti positivi, come il fatto che il percorso di aggiustamento sia più incisivo di quanto richiesto dalla Commissione. Mancano però i numeri su come ottenere i risultati. E le ipotesi fatte potrebbero non realizzarsi.
La decarbonizzazione dell’industria europea è uno dei punti centrali del rapporto Draghi. Perché così si abbassa il costo dell’energia. Ma occorre anche dare sostegno ai settori che trainano l’innovazione, dalle tecnologie pulite ai veicoli elettrici.
La maternità comporta costi che ricadono tutti sulle spalle delle donne. Se prima della nascita le retribuzioni di entrambi i genitori seguono una dinamica comune, quando il figlio arriva le retribuzioni della madre si riducono, mentre quelle del padre continuano ad aumentare. Sale anche probabilità che la lavoratrice-madre esca dal mercato del lavoro. I risultati di uno studio condotto a partire dai dati dell’Assegno unico e universale. Sulla legge sull’autonomia differenziata, che continua a suscitare discussioni anche all’interno dello stesso governo, pendono i ricorsi alla Corte costituzionale presentati da alcune regioni. Per quanto riguarda gli aspetti di finanza pubblica, insistono su punti centrali della riforma: dalla definizione dei Lep agli effetti sui conti pubblici nazionali, dalle compartecipazioni su tributi erariali al possibile aumento delle disuguaglianze territoriali. L’intreccio con le sorti del referendum popolare. Il calo delle vendite di auto elettriche di agosto 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è legato a particolari condizioni del mercato europeo. Trarne conclusioni generali appare azzardato e controproducente rispetto agli investimenti che il settore ha già fatto. Più che rimandare l’entrata in vigore delle norme Ue sarebbe forse meglio impegnarsi per una transizione che apra nuove opportunità.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Proponiamo una serie di grafici che illustrano il Piano strutturale di bilancio di medio termine, presentato dal governo in base alle nuove regole fiscali europee.
È in edicola e sul web il nuovo numero di eco sulle problematiche del sistema scolastico italiano: investire nella scuola è necessario, perché è un investimento sul futuro. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’estendersi dei territori europei colpiti dalla siccità e i danni economici che ne derivano.
Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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Per la prima volta il governo italiano ha redatto il Piano strutturale di bilancio, un nuovo documento di finanza pubblica richiesto dalla recente riforma delle regole europee sui conti pubblici. Il piano si estende su un orizzonte di sette anni, dal 2023 al 2029, e offre una prospettiva più ampia rispetto ai documenti tradizionali.
In questa analisi, abbiamo mostrato alcune tendenze chiave. Innanzitutto le proiezioni di crescita del Pil reale, sia secondo le leggi vigenti sia nello scenario programmatico. Abbiamo poi preso in esame alcune variabili del bilancio dello stato, che mostrano una significativa normalizzazione dopo la pandemia e gli anni della crisi energetica e dell’inflazione: la riduzione prevista del deficit, il miglioramento del saldo primario, la dinamica del debito pubblico e della spesa per interessi. Infine abbiamo ricordato lo stato di avanzamento dei “milestone e target” del Pnrr, suddivisi in cinque grandi aree di riforma, evidenziando le differenze nei livelli di realizzazione degli obiettivi prefissati.
I ricorsi alla Consulta proposti da quattro regioni tratteggiano una mappa dei possibili profili di incostituzionalità della legge Calderoli. Per gli aspetti finanziari vanno dalla definizione dei Lep agli effetti sui conti pubblici, alle compartecipazioni.
Le vendite di veicoli elettrici crescono in tutto il mondo, anche in Europa non si registrano crolli drammatici. Rimandare l’entrata in vigore delle norme europee finirebbe per ridurre ancora di più la competitività dell’automotive europeo.