MERCOLEDì 10 SETTEMBRE 2025

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Il Punto

Continua su lavoce.info il dibattito sul fiscal drag lasciato in eredità dall’alta inflazione del 2022-2023. Ospitiamo un contributo in cui si  sostiene che flat tax progressiva per tutti i contribuenti come quella poposta dall’Istututo Bruno Leoni nel 2017 permetterebbe di eliminarlo. L’argomentazione tuttavia sembra non tener conto del fatto che il fiscal drag è esattamente dovuto alla progressività dell’imposta e non al numero di scaglioni con cui questa è ottenuta. L’unica flat tax che elimina il fiscal drag è quella attualmente in vigore per gli autonomi forfettari che, non prevedendo nessuna no-tax area, è proporzionale e non progressiva. Le innovazioni faticano a farsi strada nella pubblica amministrazione a causa di vincoli normativi che impongono di erogare servizi anche quando sono ormai obsoleti. Ne sono un esempio i centri per l’impiego, gravati da tanti obblighi formali. Con il diffondersi dell’intelligenza artificiale qualcosa potrebbe però cambiare. Un progetto sperimentale del ministero del Lavoro introduce un “coach virtuale” pensato per l’attivazione e l’orientamento di base degli utenti. Potrebbe liberare personale e risorse per interventi più sistematici rivolti ai lavoratori più in difficoltà, compresi gli aiuti per favorirne la mobilità. La morte di un sommozzatore durante le operazioni di recupero dello yacht Bayesian non è una “maledizione”, ma l’ennesimo incidente sul lavoro. Che si poteva prevenire, secondo la magistratura, applicando quanto previsto in tema di sicurezza e formazione degli addetti dal Repertorio telematico della subacquea industriale della Regione Sicilia.

Gli strascichi dei risultati dei referendum risuonano ancora nel dibattito politico. Chi volesse approfondire qual era la posta in gioco nelle cinque consultazioni può scaricare l’e-book “Verso i referendum”, nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema apparsi su lavoce.info. L’e-book è scaricabile qui.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato alla “riscossa dell’Europa”. L’Unione europea ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento mondiale, autonomo dai blocchi contrapposti guidati da Stati Uniti e Cina. Per svolgerlo deve però rafforzarsi e intensificare il processo di integrazione. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizza l’andamento del gradimento che i cittadini europei dimostrano verso l’appartenenza alla Ue: in momenti di crisi far parte dell’Europa appare come una sicurezza.

Cercare lavoro ai tempi dell’IA

L’intelligenza artificiale potrebbe dare un supporto gratuito di base a molti utenti dei servizi per il lavoro. Si potrebbero così liberare risorse da reinvestire in interventi per promuovere la mobilità professionale e occupazionale dei lavoratori più deboli.

Sul Bayesian nessuna maledizione, ma poco rispetto della sicurezza

In Italia mancano norme specifiche di sicurezza per il lavoro nelle profondità marine. C’è però il Repertorio telematico della subacquea industriale della Regione Siciliana. Applicarne le prescrizioni avrebbe probabilmente evitato la morte di un sub.

Sull’aliquota piatta restano molti dubbi

Servirebbero tagli di spesa pubblica per almeno 30 miliardi e poi un contributo dei più abbienti per la sanità: sono tante le perplessità sull’ipotesi di una flat tax per tutti i contribuenti. Come tutelare dipendenti e pensionati rispetto al fiscal drag.

La flat tax si può fare

La flat tax non è di per sé incompatibile con il rispetto di severi vincoli di bilancio. E non è neanche vero che gli attuali livelli di spesa e dunque di prelievo siano intoccabili. Già nel 2017 una proposta mostrava i vantaggi dell’aliquota piatta. 

Perché la Pa arriva sempre tardi all’appuntamento con l’innovazione

Nei centri per l’impiego, così come in tutto l’ambito della pubblica amministrazione, si continuano a erogare servizi ormai diventati “vecchi” e poco efficaci, per obbligo normativo. Andrebbe invece adottato modello basato su responsabilità per risultati.

Il Punto

Due anni di inflazione alta hanno riportato in primo piano la questione del fiscal drag: tra il 2022 e il 2024, per la struttura progressiva dell’Irpef, i contribuenti hanno pagato 25 miliardi in più. Ne hanno beneficiato le casse dello stato. Infatti, il rapporto debito-Pil si è ridotto. Ma a versare più imposte sono stati solo i lavoratori dipendenti e i pensionati, perché gli autonomi, grazie alla flat tax proporzionale, non subiscono alcun drenaggio fiscale. Per arrivare a un mercato unico europeo dei capitali, bisogna consolidare i meccanismi che garantiscono efficienza e sicurezza delle transazioni finanziarie transfrontaliere. Le indicazioni sulla futura regolamentazione del post-trading contenute nella Savings and Investments Union della Commissione appaiono però generiche, mentre per il buon funzionamento del mercato serve certezza giuridica, in particolare nei casi di insolvenza. La profilazione del comportamento sociale o delle caratteristiche personali dei cittadini, attuata attraverso l’intelligenza artificiale, è di norma vietata dall’AI Act europeo. Il confine tra ciò che è accettabile e ciò che non lo è, comunque, resta incerto. Una sentenza della Corte di giustizia Ue aiuta a distinguere meglio le pratiche illecite da quelle lecite negli ambiti lavorativi.

Gli strascichi dei risultati dei referendum risuonano ancora nel dibattito politico. Chi volesse approfondire qual era la posta in gioco nelle cinque consultazioni può scaricare l’e-book “Verso i referendum”, nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema apparsi su lavoce.info. L’e-book è scaricabile qui.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato alla “riscossa dell’Europa”. L’Unione europea ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento mondiale, autonomo dai blocchi contrapposti guidati da Stati Uniti e Cina. Per svolgerlo deve però rafforzarsi e intensificare il processo di integrazione. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizza l’andamento del gradimento che i cittadini europei dimostrano verso l’appartenenza alla Ue: in momenti di crisi far parte dell’Europa appare come una sicurezza.

Quella certezza che manca nella Savings and Investments Union

La Savings and Investments Union contiene indicazioni generiche sulla regolamentazione del post-trading. Si elude la questione centrale: rimuovere gli ostacoli alla certezza giuridica delle operazioni transfrontaliere di compensazione e regolamento.

Quando è vietato dare un voto al lavoratore con l’IA

Una sentenza della Corte di giustizia Ue (n. 203/2025) delinea i limiti dell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo. Per esempio, quali sono i vincoli alla prassi di attribuire punteggi ai lavoratori delle piattaforme basati sui giudizi dei clienti.

Il fiscal drag migliora i conti pubblici. Ma chi paga?

Tra il 2022 e il 2024, con l’inflazione alta, il drenaggio fiscale è arrivato a 25 miliardi. Ne beneficiano le casse dello stato, ma a spese di lavoratori dipendenti e pensionati, perché gli autonomi hanno la flat tax. Cosa cambia dopo la riforma fiscale.

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