L’Istat ha rilasciato il Rapporto annuale sulla situazione del paese. In questa serie di grafici ci occupiamo dei suoi principali risultati: dall’invecchiamento della popolazione all’andamento di occupazione e al rischio povertà, dalle retribuzioni reali ai livelli di istruzione, al numero di giovani laureati che hanno lasciato l’Italia nel 2023.
Anche quest’anno, Lavoce.info ha collaborato con il Festival Internazionale dell’Economia di Torino dal titolo “Le nuove generazioni del mondo”. I nostri redattori hanno partecipato a eventi con un format nuovo, chiamato “I dialoghi della voce”, dove si sono confrontati con i rappresentanti di Anac, Inps, Istat e Upb.
Per l’edizione 2025 del Festival Lavoce.info ha organizzato quattro dialoghi. Altri appuntamenti hanno visto i nostri redattori e collaboratori dialogare con gli ospiti del Festival. Qui si può trovare il programma dell’edizione appena passata.
I nostri dialoghi sono stati:
- Il debito pubblico e la sfida demografica, dialogo tra la presidente dell’Upb Lilia Cavallari e il professore Carlo Favero; coordina Paola Pica (30 maggio, ore 17, Auditorium Oratorio San Filippo Neri)
- Il futuro previdenziale della generazione Z, dialogo tra il direttore studi e ricerche dell’Inps Gianfranco Santoro e il professore Mario Padula; coordina Paola Pica (30 maggio, ore 19, Auditorium Oratorio San Filippo Neri)
- Povertà educativa in un paese con pochi bambini, dialogo tra il presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli e la professoressa Daniela Del Boca; coordina Paola Pica (31 maggio, ore 11, Auditorium Oratorio San Filippo Neri)
- Il contrasto alla corruzione e gli appalti pubblici a misura dell’imprenditoria giovanile, dialogo tra il presidente dell’Anac Giuseppe Busia e il professore Francesco Decarolis; coordina Paola Pica (1 giugno, ore 12, Palazzo Costa Carrù)
Grazie per aver preso parte anche a questa edizione!
Una comunicazione della Commissione europea consente di finanziare gli interventi in ritardo di attuazione dei Pnrr attraverso le risorse della coesione. Per il nostro paese si tratta di un’opportunità che porterebbe vantaggi anche per i programmi Fesr.
L’8 e 9 giugno 2025 si vota in Italia su cinque referendum. Quattro riguardano la normativa sul lavoro, il quinto la legge sulla cittadinanza. Perché siano validi, serve il quorum dei votanti, deve cioè esprimere il proprio voto la metà più uno degli aventi diritto. È quindi utile capire il contenuto dei quesiti referendari e quali sarebbero le conseguenze pratiche sui lavoratori e sui cittadini extra-Ue residenti in Italia. Per i referendum sul lavoro proponiamo ai lettori, quesito per quesito, un quadro delle ragioni del “sì” e delle ragioni del “no”. Per il referendum sulla cittadinanza, stime sui dati Istat consentono di calcolare quanti stranieri potrebbero diventare nuovi cittadini italiani. Il confronto tra i Jobcentre Plus del Regno Unito e i nostri centri per l’impiego è impietoso. È soprattutto la frammentazione di competenze tra stato, regioni e comuni che impedisce ai nostri Cpi di avere la stessa efficacia degli omologhi d’Oltremanica.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
È in edicola e sul web il numero di maggio di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.
Al di là della valenza politica che opposizione e governo attribuiscono ai referendum, qual è il contenuto effettivo di ciascuno dei quattro quesiti in materia di lavoro sul piano giuridico e su quello degli effetti pratici? E quali gli argomenti a favore e contro? Facciamo il punto.
I dati Istat sui numeri e le modalità di acquisizione della cittadinanza italiana aiutano a fare chiarezza sulle conseguenze di una eventuale vittoria del “sì” nel referendum. Ci sarà un picco di richieste nel 2025, destinato a esaurirsi presto.
Nel Regno Unito i Jobcentre coprono varie funzioni, dall’orientamento e accompagnamento al lavoro alle funzioni di previdenza e assistenza. In Italia un modello simile è ostacolato dalla frammentazione delle competenze tra stato, regioni e comuni.
Uno dei cinque referendum che si terranno l’8 e 9 giugno riguarda la legge sulla cittadinanza. Il quesito referendario propone di dimezzare gli anni di residenza richiesti ai cittadini extra-Ue per ottenerla, portandoli dagli attuali dieci a cinque. Fra l’altro, l’eventuale vittoria del “sì” permetterebbe di superare le titubanze sullo ius soli, perché renderebbe più semplice la naturalizzazione dei ragazzi nati in Italia da genitori stranieri. Per una banca centrale, la credibilità è un fattore fondamentale. Si spiegano così gli effetti di un tweet di Donald Trump critico verso la Fed e la sua gestione dei tassi di interesse: le aspettative di inflazione di lungo periodo si sono alzate perché i mercati temono che alla fine la banca centrale americana possa cedere alle pressioni della politica. Se in classe l’aria è più pulita, i bambini si ammalano di meno e le assenze diminuiscono. Lo dimostra un progetto che ha previsto l’installazione di purificatori d’aria in alcune scuole milanesi. È un intervento che costa poco e dà buoni risultati, anche se servirebbero misure più strutturali per ridurre l’inquinamento e migliorare la salute di tutti.
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Il referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno propone di dimezzare da dieci a cinque anni il periodo di residenza richiesto agli stranieri extra-Ue maggiorenni per ottenere la cittadinanza italiana. Perché avrebbe riflessi anche sulle seconde generazioni.
L’installazione di purificatori d’aria nelle aule scolastiche rappresenta un intervento efficace e conveniente per ridurre l’inquinamento e migliorare la salute dei bambini. Dovrebbe però essere accompagnato da politiche di riduzione delle emissioni.