Su grande richiesta dei nostri lettori, ci occupiamo di ambiente. Partendo dal riscaldamento terrestre, un tema di cui la Presidenza italiana della UE non può disinteressarsi. A dicembre si terrà a Milano un vertice importante per l’avvenire del Protocollo di Kyoto. L’Unione si è impegnata unilateralmente a diminuire le emissioni di gas serra a partire dal 2005. Ma procedere unilateralmente aumenterebbe ancor di più i costi economici della riduzione delle emissioni. E rischierebbe di renderle inefficaci dato il forte rischio di carbon leakage, lo spostamento di emissioni di anidride carbonica dall’Europa ad altri paesi che non hanno sottoscritto l’accordo. Ben farebbe, dunque, l’Italia a chiedere alle Nazioni Unite di rispondere alle obiezioni mosse dalla Comunità scientifica internazionale ai rilievi dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) sull’entità e cause dell’aumento della temperatura terrestre. Utile anche documentare costi e benefici rispetto allo status quo delle politiche di riduzione delle emissioni.
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