Ricorrendo al voto di fiducia, la Camera ha dato il via libera al decretone che, inter alia, finanzia il nuovo Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). L’Iit dovrebbe promuovere la ricerca scientifica, la formazione e l’eccellenza. Ma sin qui ha solo scatenato polemiche fra gli scienziati che dovrebbero maggiormente beneficiare dell’iniziativa. Ci sforziamo allora di evidenziare i punti critici del progetto e di essere propositivi. L’Iit non deve essere un nuovo polo, ma uno schema che premi i migliori centri di ricerca, anzichè spiazzarli. Deve riuscire ad attrarre finanziamenti esterni perchè le risorse stanziate sono comunque esigue in rapporto alle necessità della ricerca in Italia. E rende ancora più necessarie riforme che aumentino gli incentivi alla ricerca nelle università italiane. Ci sono lezioni utili da imparare dalle esperienze inglesi e canadesi a questo riguardo.

Mario Vavassori di Odm consulting e Leonello Tronti e Saverio Gazzelloni dell’Istat replicano ad Andrea Ichino su salari, statistiche e privacy. La contro-replica dell’autore.

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