Difficile tagliare le tasse senza mettere a rischio la sostenibilità del debito pubblico, anche ipotizzando che i tassi di interesse non aumentino. Bisogna prima trovare le risorse per sostituire le una tantum del 2004: questo dovrà essere il compito prioritario del nuovo ministro dell’economia.
Intanto la manovra che doveva correggere i conti pubblici nel 2004 con misure permanenti si rivela l’ennesima una tantum. Con buona pace degli impegni presi dall’Italia all’Ecofin.
Una rassegna della stampa estera sul downgrading del debito italiano da parte di Standard & Poor’s.
Berlusconi promette, oltre ai tagli alle tasse, anche tanto cemento. E inaugura opere con cantieri inesistenti, come l’autostrada Milano-Brescia. Anche l’opposizione promette cemento. Prima di avere spiacevoli sorprese, meglio minare molte granitiche certezze sull’utilità delle grandi opere infrastrutturali.
Strano che ai vertici di Confindustria prenda sempre più peso un’impresa in crisi. Ancora più strano che il nuovo amministratore delegato della Fiat, chiaramente uomo di fiducia dell’azionista di maggioranza, prima della sua nomina figurasse come “amministratore indipendente“.
L’ex monopolio di stato, Eni, realizza extra-profitti ai danni degli utenti. Un altro esempio di privatizzazione senza liberalizzazione.

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