L’accordo raggiunto sul Recovery Fund è una buona notizia per l’Europa. Che ora si trova a un bivio: completare l’unione politica o rimanere ancorata alla logica intergovernativa. L’Italia è tra i paesi che beneficeranno di più del fondo ma tutti, anche i “frugali” hanno ottenuto qualcosa. E ora la partita si gioca sui piani di spesa nazionali.
Approvato l’assegno unico universale per i figli fino a 21 anni. Non ne conosciamo ancora l’entità ma è già possibile fare le prime simulazioni sugli effetti redistributivi. Una soluzione per salvare le aziende dalla crisi e tutelare l’occupazione è il workers buyout. Ma perché funzioni serve riformare la governance delle cooperative. Di riforme si torna a parlare ciclicamente anche per quanto riguarda l’assetto istituzionale: alcuni più di altri favoriscono investimenti in ricerca, sanità e istruzione. Istruzione che non sempre fa rima con impieghi qualificati: sono sempre di più i giovani con competenze al di sopra di quelle richieste dal lavoro che hanno. Lo certifica il rapporto annuale Ocse sull’occupazione.
Dopo i super-poteri ai prefetti, la Consulta boccia anche l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo: un altro colpo ai decreti “sicurezza”. Adesso la palla passa al governo.
Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Paradisi fiscali, con Alessandro Santoro. Da lunedì: Agenda 2030, con Louisa Parks.
“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.
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