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Insegnanti e formazione online: come ridurre l’abbandono

I corsi online per la formazione degli insegnanti hanno molti vantaggi. Il problema è che molti li abbandonano prima di averli completati. Una sperimentazione europea mostra che la soluzione può essere l’invio di messaggi personalizzati ai partecipanti.

I vantaggi dei corsi online

Con l’esplosione della pandemia di Covid-19, pressoché tutte le scuole europee si sono confrontate con la didattica a distanza. Il dibattito si è giustamente concentrato sulle sfide connesse alle modalità di svolgimento e alle sue conseguenze sugli apprendimenti degli studenti. Minore attenzione, invece, è stata riservata alla formazione degli insegnanti, nonostante ricopra un ruolo cruciale in questa fase di trasformazione di tutti i sistemi scolastici che ha pochi precedenti.

Già prima della pandemia di Covid-19, ai corsi online veniva riconosciuto un elevato potenziale per la formazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti. Garantiscono, infatti, il raggiungimento di una platea di partecipanti più ampia con modalità e tempistiche più compatibili con i carichi di lavoro degli insegnanti e una sostanziale riduzione dei costi.

Tuttavia, numerosi studi hanno ripetutamente messo in luce i bassi tassi di partecipazione e gli elevati tassi di abbandono della formazione svolta attraverso questa modalità. Nei paesi Ocse solo il 36 per cento degli insegnanti partecipa a corsi di formazione online. E nei Massive Open Online Courses i tassi di completamento variano, secondo le stime, tra il 12 e il 20 per cento.

Nonostante vi sia un ampio consenso sull’urgenza di definire modelli di supporto efficaci e graduabili, le evidenze empiriche su ciò che effettivamente funziona per aumentare i tassi di completamento nei corsi online sono poche e quasi mai focalizzate sugli insegnanti.

Il modello di supporto di TeachUP

TeachUP è una sperimentazione finanziata dalla Commissione europea e condotta in dieci paesi europei nell’anno scolastico 2018- 2019, mediante la quale si è testata l’efficacia di un nuovo modello di supporto personalizzato nel ridurre l’abbandono nei corsi di formazione online per insegnanti in servizio e futuri insegnanti delle scuole secondarie di primo grado.

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Il modello di supporto sviluppato in TeachUP consiste in un pacchetto di nove messaggi finalizzati non solo ad agevolare il completamento del corso tra chi lo ha cominciato, ma anche a incoraggiarne l’effettivo inizio tra gli iscritti (tabella 1). Il modello è stato testato su quattro corsi online appositamente creati e riguardanti la valutazione formativa, l’apprendimento personalizzato, l’apprendimento collaborativo e la creatività.

I messaggi sono stati inviati unicamente agli insegnanti definiti come “bisognosi di supporto”. La definizione è stata ottenuta sfruttando due tipi di informazioni: a) le caratteristiche individuali dei partecipanti considerate in letteratura come predittive dell’abbandono nei corsi online (misurate via survey); e b) le azioni e inazioni dei partecipanti sulla piattaforma dei corsi (mappate tramite log-files).

L’impatto del modello di supporto è stato valutato mediante un esperimento randomizzato controllato condotto su un campione di 4.090 insegnanti in servizio e futuri docenti delle scuole secondarie di primo grado di nove stati membri dell’Unione europea (Austria, Estonia, Spagna, Grecia, Ungheria, Lituania, Malta, Portogallo, Slovacchia) più la Turchia. Le scuole e gli enti di formazione iniziale degli insegnanti selezionati sono state divisi in modo casuale in due gruppi: uno di trattamento e uno di controllo. I docenti appartenenti al gruppo di trattamento e identificati come “potenzialmente bisognosi” hanno ricevuto uno o più messaggi di supporto, mentre quelli nel gruppo di controllo hanno ricevuto l’accesso standard ai corsi.

Funziona, ma non dappertutto

Tra gli insegnanti in servizio degli stati Ue, il supporto si è dimostrato efficace perché ha innalzato di 10 punti percentuali la probabilità di completamento dei corsi, passata dal 32 al 42 per cento.

Tuttavia, il modello non ha sortito gli stessi effetti ovunque. In particolare, non ha avuto alcun impatto in Turchia, né tra gli insegnanti professionisti né tra quelli in formazione. Nemmeno tra i futuri docenti della Ue si registrano effetti, se non limitatamente a chi aveva esperienze di formazione online precedenti a TeachUP.

La valutazione non consente di raggiungere una risposta conclusiva su quali siano i motivi di risultati così eterogenei, ma evidenze qualitative suggeriscono che differenze contestuali e individuali giochino un ruolo importante nel determinare il successo degli interventi.

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Tre raccomandazioni

La sperimentazione dimostra che modelli di supporto basati sull’invio di messaggi personalizzati costituiscono una risposta efficace al problema dell’abbandono nei corsi online. Dai risultati di TeachUP emergono tre raccomandazioni per gli enti che si occupano di formazione degli insegnanti: (i) introdurre meccanismi di supporto personalizzato sfruttando informazioni sul profilo dei partecipanti e sui progressi ottenuti durante il corso; (ii) offrire supporto a chi si è iscritto ma tarda a iniziare il corso, e (iii) raggiungere i partecipanti che hanno poca familiarità con la formazione online.

Tuttavia, la valutazione non ha consentito di spiegare, se non qualitativamente, perché la soluzione testata abbia funzionato per alcuni, ma non per altri. Da qui la necessità di indagare quali siano i meccanismi che stanno alla base di efficaci modelli di supporto personalizzato nell’apprendimento online e quali loro specifiche configurazioni possano funzionare in contesti diversificati a seconda del tipo di corso e del profilo dei partecipanti.

Due ulteriori sfide riguardano da una parte lo studio delle modalità con cui l’analisi predittiva, basata su dati di survey e learning analytics, possa essere sfruttata per affinare il targeting e la personalizzazione del supporto; e dall’altra riguardano la sperimentazione di soluzioni automatizzate integrate all’intervento umano per il miglioramento della graduabilità degli interventi di supporto in contesti online.

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  1. Henri Schmit

    Interessante. Ma perché limitare l’uso strumento e lo studio della sua efficienza al mondo degli insegnanti? Le potenzialità del digitale, dell’interattività, promettono un grande futuro alla formazione – continua o no – all’insegnamento delle conoscenze scientifiche e teoriche e delle capacità professionali. Parallelamente all’utilizzo nella formazione continua l’insegnamento online, unidirezionale e interattivo, bilaterale e in forum, può diventare un utile strumento dell’ingresso e dell’accesso alla formazione professionale, tecnica ed accademica. Esagero?

  2. Giovanni Rossi

    forse sarò un caso limite ! dopo la laurea in ingegneria ho conseguito 10 master di secondo livello universitari, migliaia di ore di formazione come ingegnere ( esercito la lib. professione da 33 anni ), insegno da 36 anni; anche quest’anno in pieno covid mi sono certificato quasi 90 ore di formazione, ma…… il livello dei cosi on line fatti e/o organizzati dal miur fa ridere !; didattica, didattica, ma contenuti ?.. ridicoli… yawn Tutti gli aggiornamenti fatti in questi anni a livello universitario frutto di inziativa indipendente e non retribuita, anzi a mio carico ! Le aziende non ci aiutano,le attività di ASL che abbiamo organizzato sono frutto di sforzi ed iniziative personali e non retribuite… ho dimenticato qualcosa ?

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