Migliorare la qualità didattica dei percorsi di istruzione e formazione professionale e quindi l’occupabilità di chi li frequenta è un obiettivo Ue. Per raggiungerlo può essere utile definire un’agenda comune che prenda spunto dalle attività più efficaci.
Autore: Cristina Specchi
Cristina Specchi è Dottoranda presso l'Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Economiche. È laureata in Economia e Politica Economica presso l’Università di Bologna.
Si interessa allo studio delle diseguaglianze nelle opportunità e alla loro misurazione, nonché delle politiche pubbliche maggiormente efficaci per il loro contrasto. Il focus principale di studio concerne le diseguaglianze educative e retributive, e il ruolo dell’informazione nella loro riduzione, con approfondimenti sulla formazione di un sistema di preferenze e attitudini individuali. È impegnata in progetti che analizzano tali dinamiche mediante il ricorso a survey, e alle politiche per il diritto agli studi superiori.
Per il 2023-2024 il riparto dei fondi del diritto allo studio è stato pubblicato in anticipo rispetto al passato. Per eliminare la figura degli idonei non assegnatari di borsa di studio diventano fondamentali il ruolo e gli investimenti delle regioni.
Contrasto ed emersione del lavoro nero sono possibili. Basta sapere come farlo. La digitalizzazione si configura come una risorsa fondamentale perché consente di velocizzare i processi e rende possibili azioni congiunte mirate a specifici settori.
Il lavoro nero costa ai contribuenti italiani 37 miliardi di euro. Le tasse evase danneggiano lo stato e si traducono in un carico maggiore per chi le imposte le paga. Politiche contro il sommerso possono essere utili anche in un’ottica redistributiva.
La riforma degli Its è legge. Prevede la loro espansione, con possibili sovrapposizioni con le lauree professionalizzanti offerte dagli atenei. Ridefinizione della governance e diritto allo studio sono elementi critici da affrontare nei decreti attuativi.
Cresce il numero degli studenti fuori-sede nelle università del Nord. L’insufficienza dei posti alloggio è forse il più importante discrimine nell’accesso all’istruzione terziaria. Il contributo affitto potrebbe essere una parziale soluzione.
Tornano a crescere i finanziamenti per il diritto allo studio universitario. Ma per migliorare l’efficacia del sistema è necessario applicare i Lep in modo da ridurre le disuguaglianze di accesso nei territori. E il Pnrr può essere l’occasione giusta.