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Autore: Giovanni Carnazza

Carnazza

Giovanni Carnazza è ricercatore (tenure-track) in Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Laureato in Scienze Politiche (triennale) e Scienze Economiche (magistrale), ha conseguito il dottorato in Economia presso l'Università degli Studi Roma Tre. È membro del Centro di Ricerca di Economia e Finanza Pubblica (CEFIP). I suoi interessi di ricerca si focalizzano su temi di macroeconomia pubblica, con attenzione all'analisi delle regole fiscali europee e delle loro possibili implicazioni. Interessato inoltre allo studio delle disuguaglianze nell'ambito dell'economia sanitaria e della dipendenza energetica e della transizione ecologica, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e nazionali.

Tassazione delle sigarette: non mandiamo in fumo le regole del mercato*

La proposta di una tassa di scopo di cinque euro per pacchetto di sigarette per finanziare la sanità pubblica manca di raziocinio economico. Al riequilibrio tra le due componenti della tassazione corrisponde il rischio di favorire il mercato illegale.

Riforma del Patto di stabilità e crescita: un’occasione persa*

La riforma del Patto di Stabilità e Crescita era stata invocata per semplificare il quadro delle regole fiscali europee e rimuovere i difetti di “prociclicità” del vecchio impianto. L’accordo trovato a dicembre rischia di fallire entrambi gli obiettivi.

Misurare la dipendenza dal petrolio è il primo passo per superarla

Un nuovo indice multidimensionale permette di sintetizzare la dipendenza e la vulnerabilità dei paesi europei dal petrolio. Evidenzia le tante conseguenze socioeconomiche negative che ne derivano, oltre a monitorare i ritardi nella transizione energetica.

Patto di stabilità: cambiare tutto affinché nulla cambi

La proposta di revisione del Patto di Stabilità intende semplificare le regole ed evitare strumenti spesso fallaci. Ma il nuovo indicatore individuato per tener conto di effetti ciclici e manovre discrezionali rischia di riproporre gli stessi problemi.

Petrolio, una fonte di instabilità politica

Una forte dipendenza economica dal petrolio causa instabilità politica nei paesi produttori. La conseguenza è un rialzo dei prezzi che aumenta le difficoltà dei governi nei paesi importatori, soprattutto quando i partner commerciali sono pochi.

Italiani in deficit di educazione finanziaria

Milioni di famiglie fanno i conti con le conseguenze della stretta monetaria della Bce. Per comprenderne bene le implicazioni servirebbe un’adeguata educazione economica e finanziaria. Che in Italia manca. La scuola dovrebbe dedicarvi più attenzione.

Sulle sigarette un’accisa che fa bene alla salute

La legge di bilancio ha aumentato la componente specifica delle imposte sul tabacco, facendo di conseguenza salire il prezzo dei pacchetti di sigarette. Il nostro sistema di tassazione è però ancora lontano dall’Europa e dalle raccomandazioni dell’Oms.

Anche i mercati finanziari si fanno guidare dal “sentiment”

Il costo del debito italiano riflette solo le difficoltà del nostro paese? Il racconto stesso dell’importanza dell’inasprimento delle regole fiscali europee potrebbe aver esacerbato le dinamiche speculative nei momenti di alta tensione finanziaria.

A fumare sono soprattutto i più poveri, anche in Europa

Con poche eccezioni, in tutta Europa la quota più alta di fumatori si concentra nelle fasce più povere della popolazione, indipendentemente dalle condizioni di vita del paese. La tassazione può svolgere un ruolo nello scoraggiare questa abitudine.

Quanta disuguaglianza in una sigaretta

Il fumo è ormai un’abitudine diffusa soprattutto nelle fasce di popolazione a basso reddito. L’analisi della distribuzione in termini di reddito del consumo di tabacco può aiutare a impostare forme di tassazione che favoriscano stili di vita più sani.

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