Il 26 maggio si terranno le elezioni per la nona legislatura del Parlamento europeo, un organo composto da 751 deputati, di cui 73 spettanti all’Italia. Purtroppo non ci sono informazioni UE sul profilo dei candidati. Tra quelli italiani, buone notizie su donne e laureati, meno sull’età.
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Probabilmente, la Ue raggiungerà gli obiettivi di politica ambientale che si è data per il 2020. Preoccupano però le scelte di paesi come Germania e Polonia. E per raggiungere i nuovi target al 2030 occorrerà un cambio di passo. L’esempio della Svezia.
L’Eba è una autorità europea poco conosciuta, ma che svolge un importante lavoro di armonizzazione delle regole europee in campo bancario. Sarebbe ancora meglio se lavorasse anche alla loro semplificazione. E pure la sua governance andrebbe rivista.
La questione dei cambiamenti climatici si fa sempre più assillante. La UE punta ad arrivare a un sistema energetico competitivo, sicuro e sostenibile. Ma molto dipenderà dalla composizione del prossimo Parlamento. Qual è la posizione dei partiti italiani?
Con la sua azione di contrasto ai cambiamenti climatici, nel periodo 1990-2017, l’Unione europea è riuscita a crescere e nello stesso tempo a diminuire le emissioni di gas serra. Ma non è detto che gli stessi risultati si possano ottenere anche in futuro.
Il mancato sostegno all’Italia sull’immigrazione è uno degli elementi chiave per capire la disaffezione degli italiani verso l’Europa. Vanno però distinte le responsabilità delle istituzioni comunitarie da quelle, più gravi, degli stati membri.
Si avvicina il rinnovo del Parlamento europeo ed è tempo di bilanci. I dati sulle presenze degli eurodeputati italiani alle votazioni sono tutto sommato buoni, specie rispetto agli altri paesi. Un dato che forse stupisce, ma che dovrebbe essere la normalità
Il divieto alla fusione Siemens-Alstom ha aperto il dibattito sulla politica industriale dell’Europa. Ma il consumatore-lavoratore è meglio difeso se vi sono imprese che creano occupazione sostenibile perché competitive sul mercato globale.
Che risultato otterranno i partiti populisti alle prossime elezioni europee? Molto probabilmente non avranno la maggioranza. Potrebbero però aiutarli il sistema elettorale e la disponibilità ad alleanze “spregiudicate”. Conterà anche l’affluenza alle urne.