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La vita di un economista: Riccardo Faini

L’edizione di quest’anno del Festival dell’Economia di Trento è stata dedicata alla memoria di Riccardo Faini. E proprio al Festival è stata presentata una raccolta di scritti dell’economista recentemente scomparso, curata da Gianni Toniolo con Nicola Rossi. Il volume raccoglie prevalentemente articoli apparsi su lavoce.info e Il Sole 24Ore, ed è da pochi giorni in libreria con il titolo “Il mondo in rosso e nero”, edizioni Il Sole 24Ore, 200 pagine, 19 euro. Riportiamo qui alcuni stralci del discorso di commemorazione.

“Il tesoretto” Commedia all’Italiana in numero imprecisato di atti

Il da dire è presto detto,
c’è lì in cassa un tesoretto,
fu dovuto all’extra-entrata,
al governo regalata

del Tremonti dalla cura,
dalla buona congiuntura,
che né il Visco né il Bersani
ci hanno messo piedi o mani.

Per spartirsi quei denari
grande lite tra i compari:
chi li vuol pei pensionati
altri un po’ai disoccupati,

l’han già presi gli statali,
poi c’è il buco agli ospedali
e con tale introito in più
la ricerca o l’ auto blù?

Vi è anche il debito statale,
che l’ Almunia fa star male,
l’ICI in calo si propone,
da colui che fu il Piacione.

Poi un ritocco al deputato
e un aumento al magistrato,
qualche cosa agli ammogliati
poi le case agli immigrati

Dice Luca industriale
voglio il cuneo assai fiscale,
io ti dico, son Rosyna,
se convivi….pensioncina

Vi confesso, son perplesso
e mi sento un poco fesso,
mentre s’alza il siparietto
del nuov’atto al “Tesoretto”.

Mancan solo i De Filippo,
ma c’è sempre il nostro Pippo:
la commedia all’Italiana
più che mai è vivace e sana.

Qui neppure a Pirandello,
un pastiche così bello,
con Romano ch’entra ed esce,
sono certo, non gli riesce.

Voci e fischi dal loggione!
Presto il bis del Berluscone!?

Incentivi più stabili all’innovazione. Ma serviranno?

Il programma

Il programma del centrosinistra parlava in modo ampio delle misure necessarie a far ripartire la crescita. E ancora di recente il presidente del Consiglio ha messo l’accelerazione della crescita al centro dell’agenda del secondo anno.

Le misure approvate dal governo includono sia misure orizzontali (incentivi alla ricerca per tutte le imprese) che selettive (incentivi e regimi di aiuto ad alcuni settori, uniti a controversi pronunciamenti selettivi come quelli nel caso Telecom e Autostrade Abertis di cui si discute altrove).

Spese in ricerca e sviluppo: il credito di imposta

Le principali misure volte a favorire l’innovazione e la ricerca nella Finanziaria 2007 sono l’introduzione del credito d’imposta in favore delle spese in ricerca e sviluppo (art. 19) e per i contributi delle imprese all’attività di centri di ricerca e università. Si possono definire misure orizzontali perché riguardano tutte le imprese che investono in R&S.

Commenti

1) È una buona idea dare maggiore stabilità alle varie forme di incentivazione all’attività innovativa delle imprese – un’esigenza fortemente sentita dagli imprenditori. Si deve però ricordare che, come indica l’evidenza empirica disponibile per gli altri paesi, l’efficacia degli strumenti di incentivazione e di detassazione per rilanciare l’attività innovativa è incerta. Se la domanda di innovazione è poco elastica rispetto al costo dell’innovazione (perché contano altri elementi diversi dal costo di innovare, come il grado di concorrenzialità dei mercati o il livello di istruzione dei lavoratori), allora è meglio non aspettarsi un forte effetto addizionale di rilancio dell’innovazione nemmeno dalla predisposizione di incentivi permanenti, almeno fino a che le riforme strutturali non producano effetti. E siccome le riforme strutturali hanno faticato ad attuarsi in questo primo anno, è presumibile aspettarsi un effetto limitato di questi incentivi all’attività innovativa
2) La R&S non è l’unico strumento di innovazione. Le piccole imprese distrettuali del Made in Italy innovano senza bisogno di attività formale di R&S. Misure di questo tipo sono dunque presumibilmente poco efficaci a raggiungere questo tipo di imprese. Si può però argomentare che le Regioni o gli enti locali posseggono strumenti migliori del governo centrale per favorire l’attività innovativa delle piccole imprese.

Settori strategici

La Finanziaria 2007 vede anche il ritorno della politica industriale, cioè l’individuazione di alcuni settori strategici (e “aree sottoutilizzate”) cui sono stati destinati specifici regimi di aiuto (settori ad alta tecnologia, la difesa e i settori interessati dai progetti di innovazione industriale per l’efficienza energetica) oltre alla creazione e al finanziamento di un’Agenzia nazionale per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, dedicata all’”individuazione, valorizzazione e diffusione di nuove conoscenze,tecnologie, brevetti ed applicazioni industriali prodotti su scala nazionale e internazionale”, con sede a Milano e soggetta alla diretta vigilanza della presidenza del Consiglio.

Commento

I settori ad alta tecnologia sono quelli nei quali la produttività dovrebbe crescere più rapidamente. Proprio in questi settori, invece, i dati erano stati particolarmente negativi dopo il 2001. Ma già nel 2006, le cose sono andate molto meglio almeno in alcuni di questi settori, dunque prima che i regimi di aiuto della Finanziaria entrassero in vigore. C’era bisogno di destinare soldi pubblici a questo scopo? Inoltre, è dubbio che un’Agenzia, anche se localizzata nella capitale economica d’Italia, possa fare da meccanismo catalizzatore delle attività innovative.

Pensioni


Fantafuturi di suicidi in massa
inferni familiari, ultime spiaggie…
Ma la realtà – vedrai – sarà più sciatta:
signore imbellettate con le rughe
saranno ad accoglierci alla cassa
vecchi di plastica venderanno polizze
e i cinquantenni tenteranno l’oppio
(o forse il più discreto sacerdozio
con così poche nuove vocazioni)
dopo trent’anni precari senza mutuo.
Hai voglia a dire che la vita media
s’allunga come serpe incontroversa:
a settant’anni potrò viaggiare poco
e ne restano di vita solo dieci.
Di contributi ne ho versati tanti
(quanto una vita, cinquant’anni!)
mentre mio figlio ogni giorno dice
–   papà, spero d’essere investito sulle strisce
andando all’agenzia per lo staff leasing
così che almeno tu sarai felice.

Il consiglio (la politica paga, ma costa)

Caro babbo, disse il figlio,
io ti chiedo qui un consiglio
per le scelte del domani,
che finii di dare esami

e firmato m’ha il rettore
l’attestato di dottore:
ha la targa del Bocconi,
mi darà soddisfazioni!

Vorrei dunque con decoro
farmi strada nel lavoro:
forse quello del bancario,
buon stipendio e dolce orario,

oppur fare il fiscalista
o magari il marketista.
Anche c’è nei miei pensieri,
d’imitar Tito Boeri,

lui d’esempio non mi è solo,
che c’è anche il Miche Polo.
E se fossi consulente
o in carriera presso un ente!?

Ora il babbo inarcò il ciglio
e poi disse: caro figlio,
tu a parlar sei più che lesto
e sai già qual è il contesto.

Sempre pronto alla battuta
hai la mente aperta e acuta,
dunque scegli ciò che aggrada,
ma al mio dire adesso bada

e ritieniti avvertito
d’ adocchiare un buon partito.
Prima scala il comunale
o il consiglio provinciale,

di politica cultore
trova un posto d’assessore,
se poi, infin sei fortunato
tu puoi fare il deputato

e passato qualche mese
le pensioni son comprese.
Dammi retta, non tardare
vatti tosto a tesserare.

Chi lavora in famiglia?

E’ l’anno delle pari opportunità e si sostiene da più parti che occorre aumentare il lavoro delle donne. Ma in Italia già oggi lavorano più degli uomini. Lo fanno senza essere pagate, nella cura della casa e dei famigliari. E quando lavorano per un salario spesso rinunciano ad avere figli. Se vogliamo davvero aumentare il benessere di più della metà degli italiani c’è bisogno di misure che riconcilino lavoro e responsabilità famigliari per le famiglie a basso reddito. Proponiamo di introdurre un contributo alle spese per i servizi di cura dei bambini piccoli e/o degli anziani. Non convince invece nè l’idea di diminuire le tasse delle donne e alzare quelle degli uomini nè quella di introdurre un quoziente famigliare.

Pensioni alla Bismarck

Il sistema pensionistico tedesco è stato il primo al mondo a essere istituito. Il calcolo della pensione si basa su quattro elementi, che riflettono la posizione pensionistica individuale e la distribuzione del reddito tra lavoratori e pensionati. Ha garantito un livello di reddito adeguato e sicuro anche dopo la fine della vita lavorativa. L’invecchiamento della popolazione ha però minacciato le fondamenta stesse del sistema e ha imposto le riforme di primi anni Duemila.

Le sfide della Mifid

La direttiva Mifid cambierà profondamente il funzionamento dei mercati finanziari. Si passa da una “armonizzazione minima” a una “armonizzazione forte”, con una disciplina più dettagliata e prescrittiva per creare un contesto di maggiore omogeneità normativa e favorire la concorrenza e l’innovazione sui mercati. Possibilmente rispettando l’esigenza di minimizzare i costi della regolazione. I regolatori e le Autorità sono perciò chiamati a una difficile scelta per recepirne le norme e per rafforzare i controlli di vigilanza sul piano comunitario.

La parodia dei premi al merito

Premi alla produttività dei pubblici dipendenti? No chiamiamoli con il loro vero nome: si tratta di una riedizione delle vecchie indennità di presenza e di compensazioni per chi ha commesso reati nell’esercizio delle sue funzioni. L’esempio dell’accordo dei dipendenti del Tesoro. Un documento davvero illuminante.

L’ode al Bersanno

E’ passato quasi un anno
dal decreto del Bersanno,
che promise mari e monti
circa i costi cui far sconti

e far sì che a concorrenza
più nessun restasse senza,
onde il pio consumatore
del mercato sia signore.

Ma il ministro un po’ stempiato
l’obiettivo ha inver sbagliato
ché col fare suo beffardo,
lui non volse mai lo sguardo

al settore dell’impiego
che fa capo, ora lo spiego,
alla pubblica gestione
dove regna il fannullone

che per scarso rendimento
mai subì licenziamento,
ove spreco e incuria impera
ed il merito dispera.

Il ministro riformista
riformò solo il tassista,
e di tutti i nostri guai
dette colpa ai benzinai,

mentre al figaro sancì
che stia aperto il Lunedì.
Io però mi sono accorto
che il lenzuolo è proprio corto

e per nulla m’è cambiata
la mia vita travagliata.
Cresce l’imposizion locale
e quanto costa la spa municipale!?

Sale la tariffa ferroviaria,
del politico la diaria,
fa difetto competenza,
sempre aspetto l’efficienza

e se vengo processato
dal solerte magistrato,
io nel nostro tribunale,
ci festeggio…. il decennale!

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