Capire cosa determina la disuguaglianza salariale è rilevante per l’analisi del mercato del lavoro e per il disegno di politiche del lavoro. In Italia circa un terzo dei differenziali è dovuto a caratteristiche delle imprese. Ma al Sud la percentuale sale.
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L’esame dei flussi del mercato del lavoro può aiutare a comprendere le trasformazioni del sistema produttivo. Per esempio, consente di analizzare gli effetti della crisi dovuta alla pandemia e di evidenziarne le differenze rispetto ad altre recessioni.
La flat tax porta benefici limitati a costi molto elevati in termini di disuguaglianza e impatto sulle finanze pubbliche. Gli effetti positivi potrebbero essere raggiunti con altri metodi meno iniqui. Perché non perseguire quella strada?
Qual è la quota di reddito familiare necessaria per acquistare un’abitazione, comune per comune? Nel 25 per cento dei casi è superiore al 30 per cento, mentre nel 10 per cento dei comuni si sorpassa il 40 per cento.
I giovani sotto i 35 anni sono il 21 per cento dell’elettorato. E sono a forte rischio astensione. Per loro, la proposta cardine del Pd è la “Dote ai diciottenni”. Il Centrodestra risponde con la ricetta “più pensionamenti, più giovani al lavoro”.
La proposta della Lega non disegna una vera flat tax, ma un’imposta in cui le aliquote diventano moltissime. L’analisi rivela una “fase 2” solo apparentemente semplice, ma in realtà complessa e confusa, che produce benefici limitati per i contribuenti.
Sul tema della casa, la divisione nei programmi elettorali passa per l’alternativa proprietà o locazione. Il Centrodestra pensa soprattutto ai proprietari, attuali e futuri. Il Centrosinistra propone un piano decennale di edilizia residenziale pubblica.
Nessun partito propone di cancellare gli interventi nazionali contro la povertà. Le forze politiche si dividono tra chi vuole potenziare il Reddito di cittadinanza e chi vuole sostituirlo con altri interventi. L’inclusione sociale resta in secondo piano.
Tra i tanti paradossi del voto che emergono nella letteratura economica e politica, c’è quello relativo all’astensione: perché non andare a votare se il costo del voto è così basso? Ebbene, in realtà per qualcuno votare costa, e anche molto: si tratta di coloro che studiano o lavorano “fuori sede”.
La flat tax viene presentata come uno strumento di semplificazione, ma per essere sostenibile dovrebbe complicarsi con un sistema di detrazioni e deduzioni o risultare molto onerosa per i meno abbienti, con un’aliquota unica elevata.