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Categoria: Energia e ambiente Pagina 15 di 59

Auto: senza incentivi non va avanti

Le vendite di auto elettriche aumentano. Ma il settore non dà segni di ripresa. Con la legge di bilancio si riproporrà la questione degli incentivi per veicoli nuovi e usati. Possono contribuire a diminuire l’inquinamento e migliorare la sicurezza.

Dopo Cop26 un cammino ancora lungo

Se la Cop26 sia stata un successo o un insuccesso dipende dalla prospettiva con cui la si giudica. Alcuni risultati importanti ci sono stati, anche se si tratta di annunci. Ma questa è la natura stessa delle Cop. Le decisioni concrete vanno prese altrove.

Cammino comune per efficienza energetica e produttività d’impresa

Alla Cop26 si è molto discusso di “transizione energetica”. Ma gli obiettivi di efficienza energetica sono conciliabili con il profitto d’impresa? Un’analisi empirica su aziende manifatturiere di paesi in via di sviluppo sembra suggerire di sì.

La decarbonizzazione non arriva dai Pnrr

Quanto contribuiscono i Pnrr nazionali al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione? Poco, anche in Italia e Spagna dove le risorse destinate alla questione sono più cospicue. Ma nel lungo periodo un effetto positivo potrebbe esserci comunque.

Rifiuti “speciali”, ma non troppo

I rifiuti speciali crescono quanto il Pil. Sono spesso recuperati, ma l’aumento degli stoccaggi, la riduzione del numero degli impianti e i crescenti divari territoriali richiedono soluzioni che permettano di trattare tutte le tipologie in modo adeguato.

Ma il Pil è un alleato del buon clima

Secondo Giorgio Parisi, il Pil non è una buona misura dell’economia e la sua crescita è in contrasto con la lotta al cambiamento climatico. Però sviluppo e riduzione della vulnerabilità agli eventi meteorologici estremi dipendono dal reddito dei paesi.

Acqua, bene comunitario

Dopo il referendum sull’acqua pubblica del 2011, il sistema è regolato dai principi dell’ordinamento europeo, senza alcun tradimento della volontà popolare. Ora è tempo di rinunciare agli slogan e concentrarsi sui problemi, per trovare soluzioni.

Il senso di Macron per l’idrogeno

Il piano “France 2030” assegna un ruolo cruciale all’idrogeno. La scelta si fonda interamente sull’aspettativa di poter contare su energia elettrica a basse emissioni e a prezzi competitivi, grazie al nucleare. Sarà una strategia di successo?

Acqua, il bicchiere è più pieno che vuoto

Anche il Rapporto Asvis cade nella trappola di attribuire le carenze del sistema idrico al mancato rispetto della volontà popolare espressa col referendum del 2011. Mentre la responsabilità è di chi ancora si oppone al processo di modernizzazione.

Non è più tempo di sussidi alle fonti fossili

In vista della Cop 26 di Glasgow si moltiplicano gli appelli per interventi decisi contro il cambiamento climatico. Proprio per questo non è il momento di concedere sussidi alle fonti fossili, anche quando sono temporanei e motivati da buone intenzioni.

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