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Categoria: Energia e ambiente Pagina 31 di 60

Decarbonizzazione 4.0 per la politica industriale

I temi della decarbonizzazione sono sempre più legati a quelli dell’innovazione, sia nell’organizzazione che nei processi produttivi. La riduzione delle emissioni diventa un fattore di competitività e prodotti e processi che non vi contribuiscono o la rendono più difficile non avranno mercato.

Nuovi scenari nell’era del petrolio a basso prezzo

La domanda di petrolio non cresce più come un tempo. E oggi Arabia Saudita e paesi Opec accettano prezzi più bassi pur di mantenere la loro quota di mercato. La strategia serve a scoraggiare lo sviluppo di iniziative alternative. Ma tutto ciò cambia anche le prospettive delle imprese petrolifere.

Lacrime di coccodrillo sulla difesa dai rischi naturali

I disastri naturali si abbattono spesso sul nostro paese. Per l’elevato rischio sismico e l’incuria con cui trattiamo il territorio. Solo poche regioni destinano risorse alla prevenzione e gestione delle calamità. Generalmente dopo averne subita una. I dati sull’utilizzo dei Fondi europei.

Energia da fonti rinnovabili: il sorpasso è storico

A giugno l’energia elettrica generata in Italia da fonti rinnovabili, idroelettrico incluso, ha superato quella da fossili. Un sorpasso ottenuto anche grazie ai bassi consumi, ma che potrebbe segnare l’inizio di una nuova epoca. Riusciremo a governare il cambiamento? E che fine ha fatto il Green act?

Come ti recupero vecchi edifici e risparmio energia

Il presidente dell’Enea ha proposto la creazione di un fondo pubblico per dare impulso alla riqualificazione degli edifici, soprattutto di quelli che potrebbero garantire grandi risparmi energetici. Il meccanismo, però, è tutto da studiare. Capire i motivi del fallimento del green deal britannico.

Il prezzo in bolletta è giusto? Lo decide il giudice

Il Tar della Lombardia ha bloccato l’aumento dei prezzi dell’energia. L’intervento non ha giustificazioni. Perché si occupa di un ambito di competenza dell’autorità di regolazione. Ma va tenuto conto che la frammentazione delle responsabilità rischia di vanificare la protezione dei consumatori.

Petrolio: il prezzo basso mette in freezer gli investimenti

Il lungo periodo di petrolio a prezzi bassi potrebbe portare a un significativo squilibrio futuro, con l’offerta che potrebbe non riuscire a coprire la domanda. Il consumo di greggio continua a crescere, ma i produttori hanno rinviato gli investimenti e i progetti perché oggi poco convenienti.

La geografia del petrolio ridà forza all’Opec

I prezzi del petrolio rimarranno bassi ancora a lungo. Ciò significa che alcuni produttori non-Opec usciranno dal mercato. Ma i consumi avranno un aumento stabile e dunque crescerà la dipendenza dai paesi Opec. Gli investimenti dell’Arabia Saudita e l’espansione degli stati con giacimenti di gas.

No-triv o no-Renzi? Le risposte del referendum

Il referendum “no-triv” è stato un costoso sondaggio elettorale. La decisione di recarsi alle urne è dipesa poco dal merito del quesito e molto dalla posizione politica degli elettori. Il Movimento 5 Stelle si conferma il principale avversario politico di Renzi. Il Pd bersaniano e quello renziano.

Passato il referendum, resta la questione energetica

Tutto come prima perché il referendum “no-triv” non ha ottenuto il quorum. Ma non sarebbe cambiato nulla neanche in caso contrario. Perché il quesito riguardava una produzione marginale. E tuttavia il referendum ha avuto il merito di riaccendere il dibattito sul futuro energetico dell’Italia.

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