La copertura mediatica dei femminicidi può indurre le vittime di violenza domestica a cercare aiuto. Uno studio documenta un forte aumento di chiamate al 1522 nella settimana successiva alla notizia nella provincia in cui si è verificato il crimine.
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La maggioranza della popolazione immigrata è costituita da donne. Pur con un livello di istruzione in media superiore, hanno una probabilità di occupazione molto più bassa degli immigrati uomini e delle native. E quando lavorano hanno salari più bassi.
La scelta della scuola superiore può condizionare percorsi di studi e vita lavorativa. È quindi un problema se i ragazzi tendono a preferire gli indirizzi scientifici e le ragazze quelli umanistici. Anche perché non c’entrano i risultati in matematica.
Il divario salariale tra uomini e donne emerge già agli inizi della carriera e si ripercuote nelle fasi successive. Le ragioni possono essere varie. Ma la differenza di reddito spiega perché sono le donne ad abbandonare il lavoro quando arrivano i figli.
Consentire alle persone di decidere con chi vogliono collaborare permette di migliorare i risultati, in azienda e altrove. Con gruppi di lavoro più equilibrati per genere, le donne lavorano con altre donne solo se desiderano davvero farlo.
Confermando una tendenza ormai in atto da anni, le donne continuano a ottenere risultati migliori degli uomini a scuola e in università, con tempi di completamento degli studi più rapidi e voti più alti. Ma questo non è sufficiente per ridurre le disuguaglianze sul mercato del lavoro.
Il divario di genere tra le lauree in economia è superiore a quello nelle materie Stem. Soprattutto tra chi arriva da scuole superiori con poca matematica. Ma neanche la riforma Gelmini, che ne ha potenziato l’insegnamento, ha cambiato le cose, anzi.