Fine dell’atlantismo, Europa relegata ai margini, democrazia depotenziata, multilateralismo abbandonato e politiche commerciali usate come arma: sono i tratti essenziali del nuovo assetto geopolitico voluto da Trump. Dove comanda chi è più potente.
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L’accordo Ue-Mercosur produrrebbe benefici rilevanti all’industria europea e un accesso stabile alle materie prime essenziali per la transizione energetica e digitale, con pochi danni per l’agricoltura. Una eventuale rinuncia avrebbe gravi conseguenze.
L’Europa vive oggi in un’economia di guerra? Potrà dotarsi di un efficace sistema di difesa senza rinunciare al suo modello di sviluppo economico e sociale? Sono alcune delle domande affrontate in un libro di Balduzzi e Bignami. Ne pubblichiamo un estratto.
Tra Usa e Cina non è in atto una disputa commerciale, ma una rivalità totale. I dazi potrebbero essere un mezzo di pressione per arrivare alla riforma delle regole del commercio che l’Omc non è stato capace di fare. Ma l’Occidente deve cambiare attitudine.
La Corte Suprema Usa deve decidere sui dazi imposti da Trump. A far pendere la bilancia verso l’illegittimità delle tariffe potrebbe essere non tanto il giudizio sulla loro scarsa razionalità economica, quanto la strategia sbagliata degli avvocati federali.
Il piano Milei ha permesso di domare l’inflazione attraverso misure drastiche, che per il momento non hanno fatto perdere consensi al presidente. Mentre si riaffacciano le pressioni sul cambio, risanare e riformare il sistema economico resta una sfida.
Negli Stati Uniti sarà la Corte suprema a decidere se i dazi imposti da Trump violano principi costituzionali. Nella Wto, l’ostacolo ai ricorsi è nel funzionamento delle procedure per la risoluzione delle controversie, messo in stallo proprio dagli Usa.
Il costo emotivo delle sorprese in politica può essere misurato. Un esperimento italiano sulla percezione di felicità di chi si aspettava la vittoria di Harris e si ritrova a fare i conti con l’elezione di Trump offre spunti di riflessione interessanti.
Si avvicinano in Argentina le elezioni parlamentari di metà mandato. Il governo Milei ha dalla sua la netta riduzione dell’inflazione. Ma scandali, tensioni sociali e incertezza economica mettono in dubbio il futuro del programma economico del presidente.