La Turchia è un paese in crescita e con ambizioni di egemonia, anche nell’anno della pandemia. Ma l’avversione del suo presidente a tassi di interesse alti la espone al rischio di una pericolosa spirale di svalutazione, inflazione e fuga dei capitali.
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Le famiglie americane hanno risparmiato molto più del normale con la pandemia. C’è chi teme che tanto risparmio possa alimentare un’impennata della spesa quando la crisi sarà finita. Ecco perché probabilmente è una preoccupazione eccessiva.
Il piano firmato da Biden non guarda solo all’emergenza, ma contiene elementi per una riforma del sistema di welfare statunitense, per ridurre povertà e diseguaglianze. Certo con alcuni rischi. Ma dopo quattro anni l’America torna a essere un esempio.
Le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione europea sono scese in modo netto. Pur tra mille cautele, il motivo sembra essere la Brexit. Per le importazioni dalla Ue, il calo è minore grazie al regime speciale in vigore fino a luglio. Ma dopo?
Tra Russia e Cina si è sviluppata una alleanza finanziaria. Detronizzare il dollaro come valuta internazionale di riserva per ora è impensabile. Ma è certo possibile svincolarsene. Nel lungo periodo ciò potrebbe erodere la supremazia degli Usa.
L’uguaglianza tra uomini e donne è stato un obiettivo fondamentale in Cina. Ma con la politica del figlio unico le donne sono state discriminate ancor prima di nascere. E la loro situazione continua a peggiorare. Con gravi conseguenze sociali ed economiche.
Pechino è ormai una potenza economica globale non solo commerciale, ma anche finanziaria. Ha costruito una rete molto sofisticata di accordi, istituzioni e transazioni finanziarie che hanno l’obiettivo di creare un’area parallela a quella del dollaro.
I fatti del 6 gennaio a Washington sono destinati a passare alla storia e a lasciare una ferita profonda nella democrazia Usa. E, mentre ci si chiede cosa farà ora Trump, l’unica certezza è che quello ereditato da Biden è un paese orribilmente diviso.
Il governo cinese ha annunciato di aver eradicato la povertà assoluta nel paese. I metodi utilizzati per raggiungere i risultati lasciano però spazio alle critiche, a partire dal dislocamento forzato. Ora la sfida è su rischi di ricadute e disuguaglianze.