Mai come oggi l’Italia è politicamente e socialmente spezzata in due. La flat tax e il reddito di cittadinanza hanno contrapposto lavoratori e pensionati del Nord ai disoccupati del Sud. Ci sarebbe un modo di ricomporre il paese, ma nessuno vuole intraprendere questa strada.
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Il reddito di cittadinanza proposto da M5s è insostenibile nel breve-medio periodo dal punto di vista finanziario e dubbio sotto quello dell’equità e dell’efficacia. Ma alcune sue caratteristiche potrebbero essere integrate nel Rei, per migliorarlo.
L’accordo tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil è stato definitivamente firmato. Contiene novità importanti su busta paga, contrattazione e politiche del lavoro. Ma il rinnovato clima di collaborazione dovrà fare i conti con un quadro politico mutato.
La forza lavoro italiana ha competenze troppo basse per rispondere alle sfide di un sistema produttivo che cambia. Nel frattempo, molti laureati sono sovra-qualificati per le mansioni che svolgono. Spostarsi verso livelli più alti non sarà indolore.
Sale l’occupazione femminile e diminuisce il divario salariale fra uomini e donne. Ma per arrivare a una maggiore parità di genere nel mondo del lavoro bisogna comprendere il legame tra comportamento delle imprese, dei lavoratori e dei loro colleghi.
Il lavoro delle donne rappresenta un enorme potenziale di crescita del paese. Per questo la promozione dell’occupazione femminile e la parità tra uomini e donne nel mercato del lavoro dovrebbero essere una priorità. E non solo una volta l’anno.
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno siglato accordo interconfederale definito “Patto per la fabbrica”. Obbliga la politica e la futura maggioranza a ripartire dalle parti sociali. Ma non tocca le questioni che dovrebbero essere al centro della discussione.
È vero che per i neodiplomati tecnici e professionali il sistema di sgravi contributivi del Jobs act ha ampliato la quota di contratti a tempo indeterminato. Ma lo ha fatto a scapito dell’apprendistato e non di altre forme di lavoro più precario.
È difficile ipotizzare futuri aumenti salariali “alla tedesca” nei contratti collettivi di lavoro italiani. A limitare lo spazio di manovra di sindacati e Confindustria è la stagnazione della produttività. Più facile procedere impresa per impresa.
Il braccialetto brevettato da Amazon di per sé non comporta alcuna forma di controllo a distanza del lavoratore. Ciò che va verificato in concreto e rivendicato è la compatibilità con il benessere psico-fisico di chi lo usa. E la spartizione equa del guadagno di produttività.