Precisi impegni pro-concorrenza hanno garantito il “sì” europeo alla fusione tra Telepiù e Stream. Ne dovrebbero beneficiare gli operatori che utilizzano piattaforme alternative al satellite. Che però in Italia sono deboli per i ritardi nella diffusione del digitale terrestre e del cavo e con il rischio che i grandi gruppi televisivi e di Tlc riescano ad impedirne lo sviluppo.
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Perché la Sars si è diffusa in Cina? Non solo un allarme lanciato troppo tardi, ma soprattutto un sistema sanitario tra i più iniqui e inefficienti del mondo. Crolla un altro mito dei sistemi a economia pianificata, quello di garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute.
Una rassegna della stampa estera incentrata sull’Unione Europea (dal 12 al 22 maggio 2003), per meglio orientarsi in previsione del semestre italiano della UE.
Nuovi richiami di Bruxelles ad intervenire sulle pensioni: in oltre metà degli stati membri (tra cui quasi tutti i più grandi e l’Italia) il sistema pensionistico è insostenibile. E nuovi interventi sulla proposta di istituire una Maastricht delle pensioni. Mentre si avvicina inesorabilmente il semestre italiano di presidenza della UE. Di fronte ad una popolazione che invecchia e a un’economia che ristagna si propone di introdurre dei bonus per i figli. Possono davvero servire ad incoraggiare la natalità ? E come collegarli agli strumenti già esistenti?
Perchè la SARS si è diffusa così rapidamente in Cina? Forse per le inefficienze di un sistema sanitario iniquo anche perchè privatizzato malamente. Crolla un altro mito delle economie pianificate, mentre emerge l’importanza di avere un sistema sanitario che copra anche chi non ha un lavoro. Se i malati fossero andati subito in ospedale, il contagio sarebbe stato probabilmente più contenuto.
Sky Italia nasce grazie a un sì condizionato dell’Antitrust europeo. Pro e contro le decisioni della UE. Garantita la concorrenza nel cavo, ma rimangono ambiguità sul satellite, dove resta l’aggiudicamento esclusivo dei contenuti. Essendo in Italia poco sviluppato il cavo, la decisione UE potrebbe avere un impatto sulla concorrenza inferiore a quello sperato.
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La proposta di revisione dei requisiti patrimoniali delle banche ha suscitato critiche. Ma molte sono ingiustificate. La presenza di uno sconto per gli istituti di credito che hanno una clientela di piccole e medie aziende limita i rischi di riduzione di prestiti a queste imprese. E tutela anche le banche medio-piccole. Un problema più serio è che i nuovi coefficienti potrebbero amplificare gli effetti recessivi in un momento di crisi. Ma non è detto che ciò accada.
Per calcolare più accuratamente i coefficienti patrimoniali delle banche, Basilea 2 indica due metodi: i rating esterni formulati da agenzie specializzate o quelli interni, più sofisticati, ma che richiedono maggiori investimenti da parte degli istituti di credito. E per le imprese medio-piccole sono previsti significativi “sconti”.
L’apprezzamento dell’euro e la politica monetaria della Bce accendono il dibattito economico tra le due sponde dell’Atlantico. La Bce dovrebbe preoccuparsi esplicitamente del valore esterno dell’euro? La risposta è no.
È possibile e auspicabile la cooperazione tra banche centrali per pilotare i tassi di cambio? Molti i dubbi in merito.
Lo spettro della deflazione, prezzi che calano in un’economia che non sa più crescere e distrugge posti di lavoro, agita i sonni di molti illustri europei. La Banca Centrale Europea ha riconosciuto ufficialmente il pericolo nella sua ultima comunicazione alla stampa. Potrebbe fare di più? Forse stabilire esplicitamente un obiettivo (target) di inflazione, anzichè giocare sui termini (da “al di sotto del” si è passati a “vicino al” 2 per cento) e definirlo come valore centrale di una banda di oscillazione simmetrica. Guadagnerebbe così una reputazione non solo anti-inflazionistica, ma anche anti-deflazionistica. Non deve, invece, la BCE preoccuparsi troppo dell’apprezzamento dell’euro. Ha anche aspetti positivi perchè riduce il costo di materie prime quotate in dollari, facilitando la ripresa. In ogni caso, un coordinamento dei tassi di cambio con la Federal Reserve ha più controindicazioni che vantaggi.
Il Ministro Tremonti ritorna dal G8 come un vincitore, brandendo il successo ottenuto nel riconsegnare ai politici il confronto su Basilea 2, la proposta di accordo sui requisiti patrimoniali delle banche. Ma è una vittoria di Pirro che rischia di allungare a dismisura i tempi — già molti lunghi (comunque non prima del 2007) — di entrata in vigore della nuova normativa. Non è affatto evidente che l’accordo sin qui raggiunto fosse svantaggioso per le piccole imprese. E’ se così fosse stato, perchè non aver sollevato queste obiezioni prima, quando c’era tutto il tempo per porvi riparo?
Con una crescita rallentata e deboli segnali di ripresa, i mercati europei hanno bisogno di ancorare le proprie aspettative di stabilità dei prezzi a un riferimento numerico che assegni la stessa importanza al rischio di inflazione e a quello di deflazione. Per la Bce, così legata alle politiche anti-inflazionistiche, è una nuova sfida.
Tutti i contribuenti devono essere informati sull’ammontare delle prestazioni che potrebbero ricevere a seconda di quando andranno in pensione e di come andrà l’economia. Servirebbe anche ad incoraggiare investimenti in previdenza integrativa e la scelta di lavorare più a lungo. Come informarli? Ecco la lettera che un qualsiasi contribuente svedese — Johanna, una figlia di due anni — riceve dagli enti previdenziali pubblici. Perchè non fare la stessa cosa anche da noi? Potremmo quasi copiarla dato che la Svezia ha attuato una riforma molto simile a quella varata in Italia nel 1995.