Se il dopo-pandemia dovrà essere affrontato con un vero spirito di ricostruzione, teniamo conto delle lezioni della crisi finanziaria del 2008. Il sistema mondiale è oggi più robusto, ma solo in parte. Rivela anche presenza di doping.
Categoria: Argomenti Pagina 284 di 1105
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- PovertÃ
- SanitÃ
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Lascerà senz’altro molti strascichi l’emergenza coronavirus. Ma ci fa scoprire una volta di più che i nostri destini di abitanti del pianeta sono strettamente intrecciati. La solidarietà dimostrata da altri paesi è forse il seme di un mondo migliore.
Nel contrastare la diffusione della pandemia, i risultati migliori sotto il profilo sanitario ed economico si ottengono con politiche coordinate tra i vari stati. Altrimenti c’è il rischio che tra le vittime del coronavirus si debba contare la Ue.
La maggior parte degli italiani si aspetta una proroga oltre il 3 aprile delle misure di isolamento sociale. È anche pronta a mantenere o aumentare gli sforzi. Ma se la data supera le previsioni di ciascuno cala la volontà di rispettare le restrizioni.
L’ammontare di nuovo credito reso disponibile dal blocco della distribuzione dei dividenti delle banche non riuscirebbe a sostenere un’economia bloccata. Vanno aggiunte altre misure che stabilizzino le aspettative su perdite attese e inattese.
I coronabond andrebbero introdotti non perché la pandemia sia uno shock simmetrico, ma per creare una unione fiscale in Europa. Difficile però che si realizzino. E tra ricorso al Mes e nuovo debito italiano non è per niente ovvio che cosa sia preferibile.
L’emissione di coronabonds è la strada giusta per recuperare risorse sufficienti ad affrontare la crisi economica generata in tutta Europa dalla pandemia. Qui la proposta per un intervento adeguato e capace di superare le obiezioni dei paesi del Nord
In Europa si continua a rimpallare una decisione sulla risposta comune alla crisi creata dal coronavirus. Ma quali sono le diverse opzioni? Dai corona-bond al prestito del Mes fino a un intervento della Bei i vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni.
L’epidemia di Covid-19 ha imposto il passaggio allo smart working in molti settori. Istruzione e pubblica amministrazione sono quelli che hanno risposto meglio e sarebbe un errore tornare indietro quando finirà l’emergenza. Cosa succede nelle fabbriche.