L’economia cinese rallenta nel 2019, come era nelle previsioni del governo. La crescita acquista un ritmo più sostenibile, riducendo la probabilità di un crollo repentino. Ma neanche le autorità cinesi possono controllare i fattori esterni più insidiosi.
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Il Consiglio di stato ha chiuso la lunga vicenda dei farmaci Avastin-Lucentis. Con due sentenze ha sancito l’interesse pubblico al risparmio di spesa se esistono valide alternative terapeutiche a cure molto costose. Ma se ne ricavano anche altri insegnamenti.
Molti giovani hanno lasciato l’Italia negli ultimi anni, soprattutto durante la crisi. Quali sono stati gli effetti sull’imprenditorialità? Una ricerca stima quante imprese in meno sono state costituite, in particolare tra quelle ad alta innovazione.
La demografia ha effetti importanti per l’occupazione, che vanno ben compresi. La crescita degli occupati della fascia più adulta della popolazione è dovuta anche alla legge Fornero. La norma ha prodotto più occupazione, più contributi e più tributi.
Lo studio della Banca d’Italia “Turismo in Italia: numeri e potenziale di sviluppo” fotografa un settore economico in crescita e con grandi potenzialità. Ma l’approccio deve aprirsi alla contemporaneità del marketing territoriale e aziendale.
La commissaria uscente alla Concorrenza lascia un’impronta profonda. La sua azione ci ha ricordato che l’intervento antitrust è uno degli strumenti più potenti della Commissione europea, in grado di produrre benefici considerevoli per i cittadini europei.
La direttiva europea 2019/904 mette al bando alcuni oggetti di plastica monouso. È apprezzabile, ma sembra un provvedimento preso sull’onda delle emozioni più che basato sui dati. La plastica è infatti lo 0,7 per cento dei rifiuti prodotti in Europa.
Da due mesi l’Iran ha deciso di rispondere in maniera aggressiva all’uscita americana dal trattato nucleare e all’imposizione di crescenti sanzioni economiche. La svolta di Teheran ha serie ragioni e implicazioni economiche, politiche e strategiche.
Alla Camera si discute una proposta per l’istituzione di una “nuova Imu”. Ha una prospettiva limitata, che non tocca alcuni problemi fondamentali dell’imposizione immobiliare e dell’autonomia tributaria degli enti locali. Appare come un’occasione mancata.
In una delle ultime riunioni al vertice della Bce, Draghi (che lascerà la guida a Lagarde a fine ottobre) ha ammesso, senza celare insoddisfazione, di aver mancato l’obiettivo di un’inflazione appena sotto il 2 per cento. Per il resto, ha tenuto la barra diritta in mezzo alla tempesta.