L’end of waste è una grande opportunità per un paese che ha bisogno di occuparsi di ambiente, sostenere lo sviluppo e contrastare lo smaltimento illegale dei rifiuti. Per superare l’attuale situazione di stallo si potrebbe dare più spazio alle regioni.
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La nostra nuova classe dominante ha messo in moto un circolo vizioso sull’immigrazione. Chi ha a cuore la tenuta dei nostri conti pubblici e delle nostre pensioni, dovrebbe temere che gli immigrati e con loro molti giovani italiani se ne vadano dall’Italia invece del contrario.
Nelle considerazioni finali del governatore Ignazio Visco c’è un invito a non farsi illusioni: la nostra bassa crescita viene da lontano, e fare più debiti non risolve i problemi. E l’Italia non può fare a meno dell’Europa. Deve invece contribuire a migliorarla.
La legge di bilancio 2019 ha modificato gli investimenti ammissibili dei piani individuali di risparmio. L’obiettivo è condivisibile: convogliare il risparmio alle imprese più piccole. Ma i nuovi vincoli non permetteranno di ottenere i risultati sperati.
La lotta all’evasione fiscale è fatta di buon funzionamento della macchina dell’amministrazione finanziaria. Ma anche di misure impopolari, come la pervasività e tempestività dei controlli. Su entrambe le questioni non si vedono passi in avanti. Anzi…
La guerra commerciale tra Usa e Cina fa sì che Huawei non possa più utilizzare Android, sistema operativo di Google. La società cinese sarà dunque costretta a svilupparne uno nuovo. Ma in vista dell’Internet delle cose ciò potrebbe rivelarsi un vantaggio.
Con l’acquisizione di Prosiebensat1, Mediaset assume la leadership a livello europeo nella tv in chiaro. L’obiettivo però è competere con i nuovi grandi operatori globali. Non sarà un’operazione facile né priva di rischi, ma è l’unica strada percorribile.
Allo scoccare del suo primo anno di vita, il governo Lega-5stelle presieduto da Giuseppe Conte ha all’attivo alcune riforme contenute nel “contratto” tra i due partiti, ma conta molte promesse mancate e qualche riforma realizzata solo a spizzichi e bocconi.
Sul contrasto all’evasione fiscale, il “governo del cambiamento” ha scelto una linea di continuità con le politiche precedenti. In alcuni casi è una decisione positiva, ma in altri no. Perché così non si affrontano i nodi che oggi limitano l’efficienza dell’amministrazione.
Sull’immigrazione, il contratto di governo tra Lega e M5s conteneva due impegni: superamento del trattato di Dublino e rimpatrio di cinquecentomila “clandestini”. Nessuno dei due è stato raggiunto. Però si è creato un clima di ostilità verso gli stranieri.