Nel Def 2017 sono stati inseriti, in via sperimentale, quattro indicatori di benessere equo e sostenibile. L’Italia è il primo dei paesi del G7 che attribuisce loro un ruolo nella programmazione economica e nel monitoraggio delle politiche pubbliche.
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Il bonus da 80 euro è riuscito a raggiungere il suo obiettivo principale, che era quello di far crescere i consumi privati nel 2014? Gli studi finora realizzati ottengono risultati contrastanti. Dunque l’efficacia della misura non sembra ancora provata.
Il diritto del paziente all’integrale risarcimento del danno patito ha prodotto una moltiplicazione delle pretese risarcitorie. E un aumento dei premi di assicurazione dei medici. Ma anche le norme varate per riequilibrare la situazione sollevano dubbi.
Salvataggi e ristrutturazioni cambiano il nostro sistema bancario e le condizioni di offerta del credito. Tra piccoli istituti catturati da interessi locali e grandi gruppi con centri decisionali lontani dai territori, c’è forse spazio per una terza via.
A gennaio 2019 entrano in vigore due nuovi requisiti patrimoniali per le banche. Il loro soddisfacimento non deve portare a un falso senso di sicurezza, pensando che gli istituti siano ora in grado di far fronte con le proprie forze a eventuali crisi.
In passato l’Italia ha dato un esempio di grande civiltà con le operazioni di salvataggio in mare. Ora invece mandiamo le navi militari a fermare i migranti in Libia, con una missione che solleva non poche perplessità sotto il profilo dei diritti umani.
Tra gli obiettivi del Jobs act c’era quello di ridurre la profonda segmentazione per tipologie contrattuali del mercato del lavoro, con i più giovani spesso assunti a tempo determinato. I dati sembrano indicare che i risultati non sono ancora arrivati.
Il sistema delle relazioni industriali in Italia è percepito come eccessivamente conflittuale. Mentre invece il coinvolgimento delle parti sociali nelle decisioni più importanti può contribuire ad aumentare la consapevolezza di sfide e obiettivi comuni.
I vincoli sugli aiuti di stato, il “burden sharing” e l’intervento dei privati sono tra i punti cardine della disciplina comunitaria sull’insolvenza bancaria. L’apparente rigore delle norme lascia però ai governi un apprezzabile grado di flessibilità.
L’istruzione è un aspetto fondamentale del percorso di integrazione degli stranieri. Per questo bisogna rimuovere gli ostacoli che i loro figli possono incontrare a scuola, fin dall’asilo. Anche per evitare i rischi legati agli abbandoni precoci.