Ricordate Dan Quayle? E’ stato tra il 1988 e il 1992 il Vice Presidente degli Stati Uniti durante il mandato di George Bush padre ed è rimasto celebre per le sue gaffes. Una volta, entrato in una scuola elementare, suggerì ad un malcapitato alunno di aggiungere una “e” alla fine della parola “potato” (patata) . Che i politici siano spesso ignoranti non è un novità . Ma di solito si tratta di peones o Scilipoti. Più raramente a personaggi di imbarazzante incapacità sono assegnate cariche importanti. Ma ogni Paese ha il suo Dan Quayle e il nostro è il Ministro Gelmini. Commentando l’esperimento del Cern e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha scritto, “Alla costruzione del tunnel tra il Cern e i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno al 45 milioni di euro”. Un tunnel dal Gran Sasso a Ginevra! Più di 700 km di scavi senza che nessuno ne sapesse niente. Lo avranno fatto per non allarmare i No-Tav. Naturalmente il tunnel esiste solo nella fervida immaginazione del Ministro. Ma i 45 milioni che abbiamo speso per l’inesistente tunnel erano immaginari o reali? E se erano reali, che fine hanno fatto? Non è che li hanno dirottati ad altro uso? Ovviamente all’insaputa del Ministro, nella migliore tradizione di questo governo. Ma poi in fondo questo esperimento che importanza aveva? Che si possa superare la velocità della luce lo sapevamo già . Bastava vedere la rapidità con la quale il Ministro Gelmini nel 2001 passò da Brescia a Reggio Calabria per superare l’esame di abilitazione alla professione di avvocato.