Intesa e San Paolo hanno scelto di sperimentare, per la nuova banca che nascerà dalla fusione, un nuovo sistema di governance. Con un consiglio di sorveglianza e uno di gestione. Si rischiano però cortocircuiti che si dovranno evitare utilizzando l’autonomia statutaria.
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Già prima delle elezioni si sapeva che i problemi della Germania non sarebbero stati di facile soluzione; in principio però il programma della Grosse Koalition apparve coraggioso e in grado di affrontare di petto i problemi del paese;ora, ad un anno dalle elezioni è necessario rendersi conto che sono due gli elementi che mancano al governo tedesco: un progetto di lungo respiro e il fiato sul collo dell’opposizione. Di fatto i problemi della Germania permangono: che serva da monito a chi, anche nel nostro paese, culla la speranza della Grande Coalizione.
Lo sviluppo straordinario dell’economia mondiale negli ultimi 50 anni è stato in larga misura sostenuto dalla crescita degli scambi internazionali di beni e servizi. Lo sradicamento della povertà in Cina, il miracolo economico in Italia e in Spagna, l’industrializzazione delle tigri asiatiche, il balzo dell’economia dell’India non si sarebbero verificati se questi paesi non avessero potuto contare sulla rapida crescita delle proprie esportazioni.
A sua volta, l’aumento del commercio internazionale deve molto alla riduzione delle barriere agli scambi sponsorizzata prima dal GATT e, a partire dal 1994, dall’Organizzazione Mondiale per il Commercio. Anche la crescita degli investimenti diretti all’estero, che ha contribuito non poco a stimolare l’economia mondiale, è in buona parte attribuibile alla riduzione dei costi del commercio.
Dopo lÂ’esperimento di ticket dÂ’ingresso in centro avviato a Bologna nel mese di giugno, la nuova giunta milanese sta discutendo la possibilità di far pagare un pedaggio per lÂ’utilizzo della macchina in città . Del ticket d’ingresso già si era discusso su queste colonne. La proposta, seppur apprezzabile per il coraggio di avvalersi di uno strumento impopolare come il road pricing, sembra tuttavia discriminatoria e destinata ad essere poco efficace.
Dopo la toccata (e fuga) nel settore dei taxi, verrà il turno del trasporto collettivo locale? A settembre, in occasione della riunione della cabina di regia sui trasporti, potremo verificare la volontà del governo di procedere sulla strada delle liberalizzazioni e della riduzione della spesa pubblica con l’apertura al mercato di un comparto economico che presenta un elevato livello di inefficienza.
L’estensione dell’indulto ai reati economici non è soltanto un provvedimento inutile per l’alleggerimento del carico giudiziario e penitenziario. Unito alla disciplina del falso in bilancio, porterà a un azzeramento del controllo penale sulla veridicità e trasparenza dell’informazione societaria. Da’ una mano a chi sostiene il ricorso a un sistema di sanzioni di natura esclusivamente civile e amministrativa. Mentre diritto e giustizia penale sono oggi l’unico baluardo contro le forme di criminalità economica a danno dei risparmiatori e del mercato.
Società in cui la famiglia svolge un ruolo dominante tendono ad avere un tasso di risparmio più alto, lavorano meno, hanno attitudini diverse nei confronti del ruolo redistributivo dello Stato e meno mobilità sociale. Ma è la famiglia a dettare il comportamento economico o la struttura economica e a stimolare la nascita di una certa struttura sociale? Uno studio dimostra che gli immigrati di seconda generazione hanno comportamenti molto simili agli abitanti dei loro paesi di origine.
La famiglia svolge un ruolo centrale nella trasmissione dei tratti etnici e culturali. Ma quali sono i motivi che spingono i genitori nei loro sforzi di socializzazione? Tanto più appartengono a una minoranza etnica o religiosa, tanto più rigidi saranno nel tramandare la loro identità ai figli. Ma proprio per questo, con il crescere dell’immigrazione e il rafforzamento delle comunità etniche, i comportamenti più conflittuali tenderanno naturalmente a scomparire. Questo vale anche per i gruppi religiosi più coesi, come i mussulmani.
Elemento decisivo per la definizione della politica economica è l’identificazione corretta di ciò che rende felici i cittadini. In mancanza di osservazioni empiriche affidabili, gli economisti hanno per lungo tempo definito a priori le preferenze degli individui sulla base di una propria visione antropologica. Ora, i dati empirici esistono e danno alcuni risultati costanti per periodi e paesi diversi. Si ripropone, però l’antica discussione sullÂ’utilizzo di criteri oggettivi o soggettivi di benessere. Risolvibile con la definizione di indicatori misti.
Il governo italiano proibisce la fusione fra Autostrade e Abertis. Cosa ne dirà la Commissione Europea? E non era meglio regolare il mercato anzichè interferire negli accordi fra aziende private? Riproponiamo ai lettori gli interventi di Xavier Vives, Andrea Boitani con Carlo Scarpa e Francesco Coco con Marco Ponti su questo tema.