L’acqua alta eccezionale ha ricordato al mondo intero la fragilità di Venezia. Si continua però a parlare solo del Mose, come se fosse la soluzione di tutti i problemi. La prima questione, invece, è separare l’amministrazione della città da quella di Mestre.
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Nel 2018 in Italia si sono giocati quasi 107 miliardi di euro. Ma se i più ricchi restano sui giochi tradizionali, sono i più poveri a dedicarsi a scommesse e slot-machine. I risultati di uno studio sugli effetti distributivi del gioco d’azzardo.
Italia ed Europa devono affrontare il problema del calo demografico. Gli eventuali rimedi, però, avranno effetti solo nel lungo periodo. Ecco perché è urgente programmare alcuni cambiamenti sempre più necessari. A partire da scuola, lavoro e pensioni.
Le proposte per favorire il ricorso ai pagamenti elettronici prevedono anche un piccolo sussidio per i consumatori che utilizzano bancomat e carte di credito. Ma può essere un incentivo controproducente, perché ignora la spinta etico-morale anti-evasione.
La manovra di bilancio per il 2020 prevede risorse per la riqualificazione di edifici e aree degradate. Ma i semplici interventi urbanistico-edilizi non bastano. Vanno attuate politiche sociali che mirino a dare ascolto e risposte ai bisogni degli abitanti.
Il premio Nobel per l’economia è stato assegnato ad Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer. Hanno cambiato l’economia dello sviluppo, passando dall’approccio degli aiuti a uno sperimentale, che dia risposte sui modi migliori per combattere la povertà.
In un’economia senza contante non si riduce solo l’evasione fiscale, ma anche tutte le attività illegali. È una tendenza inarrestabile, ma i governi giocano un ruolo cruciale nell’accelerarla o ritardarla. E l’Italia parte da una posizione arretrata.
Anche il neonato governo non lesina dichiarazioni sul rilancio di Roma che lasciano intendere ambiziosi programmi e nuovi investimenti per la capitale. Non è il primo né probabilmente l’ultimo tentativo. Ecco un confronto utile a delineare lo scenario.
Il libro di Saraceno analizza con pragmatismo le varie “ondate” del pensiero economico rispetto al ruolo più o meno ampio dello stato nello stimolare produzione, occupazione e reddito. Per esempio, durante la grande depressione e la grande recessione.
Il governo Conte bis si è dato un programma di sinistra populista, incentrato su un’ambiziosa estensione dei diritti individuali e sociali. Obiettivi da sottoporre a un bagno di realtà per rendere il piano praticabile.