L’astensionismo elettorale non è affatto un problema secondario. Al contrario, quando la partecipazione è bassa, chi vota meno sono le persone più vulnerabili soprattutto in un momento di grave crisi economica. Così i politici saranno ancora meno motivati a rappresentare gli interessi dei più poveri.
Meno male che la Bce ha acceso un faro sullo stato di salute delle banche. Solo così sono state costrette a mettere in luce tutti i crediti deteriorati che le zavorrano. E a correggerne i valori in bilancio. Per le banche italiane (12 miliardi) è servito molto di più che per gli altri istituti dell’Eurozona.
Poiché molte fonti di energia creano anche effetti dannosi, le politiche fiscali possono portare il loro costo a un livello “giusto”, capace di remunerare le “esternalità” che producono. Una ricerca del Fondo monetario propone di tassare di più l’utilizzo di energia per i trasporti. Per una volta l’Italia, con le sue accise sulla benzina, è tra i paesi più virtuosi.
Chi comanda nelle scuole inglesi? Quanto costa l’istruzione alle casse pubbliche? Qual è lo stipendio degli insegnanti? Questo secondo articolo completa la descrizione del sistema d’oltremanica, uno dei modelli che ci può fornire suggerimenti per riformare il nostro.
Proviamo a stimare, con un esercizio semi-serio, quanto vale il tempo passato su Facebook da ognuno dei 25,2 milioni di utenti italiani. Grosso modo 3.650 euro all’anno. In totale quasi 92 miliardi. Calcolare per credere!
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Categoria: Il Punto Pagina 97 di 150
Una piccola-media impresa su cinque di quelle esistenti prima della Grande recessione non è sopravvissuta alla lunga crisi. Tra le altre e le nuove nate sul mercato, un quarto sono ad alto rischio d’insolvenza. Ma non poche si sono rafforzate patrimonialmente e possono agganciare la ripresa se il quadro macroeconomico migliorerà.
Ferrovie e Poste: si annuncia una nuova grande ondata di privatizzazioni. Vere? No, finte. Con il controllo che rimarrà allo Stato e nessun beneficio per la concorrenza e per i consumatori. Un’operazione per fare cassa e accontentare l’Europa, mettendo una pietra tombale sulla ristrutturazione di questi settori che ne avrebbero tanto bisogno.
La legge di Stabilità riduce il cofinanziamento nazionale alla spesa di fondi strutturali europei. Che cosa vuol dire? Meno investimenti e rinuncia alle risorse comunitarie? In realtà il Governo cerca in questo modo di sfruttare quanto più possibile le decine di miliardi di euro messi a disposizione da Bruxelles che rimangono inutilizzati. Vediamo come e dove si annidano i rischi di insuccesso di questo tentativo.
Si parla spesso dei sistemi scolastici di altri paesi senza sapere bene come funzionano. Ecco com’è organizzata l’istruzione primaria e secondaria inglese, uno dei modelli di riferimento in Europa.
Mentre la lentezza della giustizia non riesce far pagare i responsabili della strage provocata dall’amianto, il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro nel suo ultimo aggiornamento di 315 articoli e 53 allegati perpetua su questo tema l’ipertrofia normativa. Costosa e difficile da rispettare, formale e poco sostanziale.
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Il bonus di 80 euro ai lavoratori dipendenti non ha impedito al nostro paese di entrare nella terza recessione, ma ha probabilmente avuto un effetto politico in termini di consenso del Governo Renzi. Vediamo come potrebbe essere misurato, questo effetto, con i dati dell’Agenzia delle entrate e del Tesoro. Se fossero pubblici, ci farebbero conoscere meglio il paese.
Renzi vuole verificare i conti del tunnel del Fréjus sull’onda delle polemiche sui costi dell’opera. Bene, ma dev’essere chiaro che questo progetto e gli altri in tema di trasporti partono da previsioni di traffico ben poco realistiche che distorcono qualsiasi valutazione. Indispensabili le analisi costi-benefici fatte con trasparenza da soggetti terzi, indipendenti. Proponiamo anche un Dossier con i nostri articoli sulla Tav.
La legge di Stabilità introduce la “patent box”, un’esenzione parziale dalle imposte a favore delle imprese per il reddito che traggono da beni immateriali come marchi e brevetti. Vediamo come funziona e perché non è tanto un incentivo alla ricerca quanto un tentativo (debole) di frenare la fuga dei beni immateriali verso paesi che offrono migliori trattamenti fiscali, che porta ad aumentare la discrezionalità della politica nel concedere aiuti alle imprese.
Davvero gli immigrati beneficiano di servizi e welfare del paese in cui si stabiliscono per un valore maggiore di quanto pagano con le loro tasse, come sostiene il premier britannico Cameron? No, in realtà sborsano ben più di quanto prendono. Lo documenta una ricerca basata sul Regno Unito.
È un conto salato quello che rischiano di pagare i contribuenti italiani per una norma nella legge di Stabilità sui contratti derivati tra banche e Tesoro. Se mal gestiti possono far aumentare ulteriormente i già altissimi costi di servizio del debito pubblico.
Il Governo comincia a utilizzare il metodo delle consultazioni delle parti interessate per l’elaborazione di provvedimenti di regolamentazione. È però una prassi senza regole di trasparenza e rendicontazione, che invece esistono a livello internazionale. Con il rischio che diventi uno specchietto per allodole.
La redazione de lavoce.info esprime la propria piena solidarietà a Filippo Taddei, collaboratore del sito prima di ricoprire cariche politiche, per le odiose minacce ricevute in questi giorni.
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Come indicano le stime preliminari del Pil del terzo trimestre 2014, l’Italia piomba per la terza volta in pochi anni in recessione. Ma la novità è che questa volta a crescere meno della media sono anche Germania, Austria e Olanda.
Cina e Stati Uniti, i più grandi consumatori di energia e fra i principali responsabili di gas clima-alteranti del pianeta, si accordano per la riduzione delle emissioni di gas-serra. Seguono l’analoga decisione dell’Unione Europea nell’ambito del “pacchetto 2030”. Forse si può sperare in un accordo globale sul clima a Parigi nel 2015.
La buona scuola proposta dal Governo trascura i problemi della secondaria superiore dove oltre il 30 per cento degli studenti non arriva al diploma.
Uno dei danni collaterali di questa Grande crisi: siamo al livello più basso di nascite nella storia dell’Italia unita. Potrà servire all’aumento demografico il bonus bebè da 80 euro? Non in maniera incisiva, soprattutto se non dovesse durare nel tempo.
Continuano a crescere gli investimenti dei paesi emergenti all’estero. E in Europa c’è il timore fondato che le loro multinazionali siano predatrici di tecnologie e know-how senza benefici per noi. In realtà -come mostra uno studio- ci possono essere vantaggi per tutti.
Un commento di Petya Garalova e Carlo Milani all’intervento di Carlo Cottarelli, Federico Giammusso e Carmine Porello “Politica di bilancio ostaggio della stima del Pil potenziale”
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Dominate da politici locali senza scrupoli, le fondazioni bancarie stanno nuovamente ostacolando gli aumenti di capitale degli istituti richiesti dalla vigilanza europea. Il premier Renzi, che vuole combattere i poteri forti, chieda agli esponenti Pd nelle fondazioni di impegnarsi per farle uscire dal capitale delle banche.
Continua il confronto sul metodo con cui la Commissione europea stima il Pil potenziale dell’Italia e degli altri paesi. Tutt’altro che una disputa accademica: si tratta dell’indicatore che Bruxelles usa per valutare le politiche di bilancio nazionali.
Sono realistiche le entrate previste dalla lotta all’evasione fiscale nella legge di Stabilità? Lavoce.info ne scrive da sempre, analizzando questa iattura tanto radicata in Italia e suggerendo strumenti di contrasto. Abbiamo raccolto numerosi articoli sul tema in un nuovo Dossier. Con un taglio di 4 miliardi del gettito Irap previsto dalla manovra economica, le regioni vedono ridursi la loro principale entrata tributaria. E anche i margini di autonomia fiscale che hanno utilizzato articolando aliquote e deduzioni spesso con finalità di politica industriale locale.
Cosa dicono i dati sull’accesso al credito a seconda del tipo di contratto di lavoro? Un dipendente a tempo indeterminato ottiene più facilmente di uno a tempo determinato un mutuo per la casa o un finanziamento al consumo, ma il costo del prestito, se erogato, non è molto diverso tra le due categorie.
Perché lo Stato incentiva i genitori ad avere più figli? Da un punto di vista strettamente economico per tenere in piedi il sistema previdenziale e assicurarsi la capacità contributiva dei futuri adulti. Una buona politica, allora, non è tanto l’elargizione estemporanea di “bonus bebè”.
Le polizze Rc-auto sono più care al Sud, dove gli incidenti sono più frequenti. Le differenze tariffarie territoriali sono comprensibili per il primo anno di assicurazione. Ma nel corso del tempo perché un napoletano che guida con abilità e prudenza ed evita incidenti deve pagare più di un valdostano?
Un nuovo ingresso in redazione: Alessandra Casarico, che i lettori de lavoce.info già conoscono attraverso alcuni suoi interventi. Ad Alessandra, che ci darà un contributo originale e di alto livello soprattutto sui temi della discriminazione e delle politiche per la famiglia, più in generale della finanza pubblica, un caloroso benvenuto.
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“La manovra dimezzata”: aggiornamento dell’articolo “Le sorprese della manovra” alla luce del negoziato del Governo con la Commissione europea.
Al vertice di Ferrovie si confrontano due concezioni molto diverse di privatizzazione e liberalizzazione. Da una parte quella che vuole mettere sul mercato azionario quote minoritarie del gruppo al fine di produrre cassa per il Tesoro ma perpetuando (forse peggiorandolo) lo status quo. Dall’altra chi pensa a privatizzazioni capaci di produrre concorrenza e far crescere nuovi operatori e mercati. È per questo che il presidente Marcello Messori ha rimesso le deleghe?
Imbottite di titoli del debito pubblico -soprattutto del nostro paese- le banche Italiane risultano nell’Eurozona le più invischiate nel circolo vizioso istituti di credito-debito sovrano. Lo dicono gli stress test della Bce. Che però sono stati particolarmente severi nel valutare il nostro sistema in un possibile “scenario avverso”.
Continua il confronto su come determinare il prodotto potenziale, indicatore che l’Europa usa per valutare le politiche di bilancio nazionali. Due economisti della Commissione europea ricordano che si tratta di un metodo condiviso che garantisce pari trattamento a tutti i paesi dell’Unione.
Giusto o sbagliato tagliare le ferie dei magistrati da 45 a 30 giorni? La risposta non è scontata come sembra. Perché la loro funzione comporta flessibilità del tempo libero ma anche del lavoro extra. E le nuove norme rischiano di portare altre complicazioni nell’organizzazione dei tribunali.
Come un fiume carsico, torna alla luce l’estenuante confronto politico sulla riforma elettorale. Rimane il pericolo di soluzioni pasticciate con espedienti di corto respiro per guadagnare nell’immediato. Bene invece guardare ai sistemi collaudati in altri paesi.
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La Commissione europea impone ai governi politiche fiscali restrittive in nome di stime del prodotto potenziale irrealistiche. Meglio piuttosto utilizzare soltanto il Pil nominale effettivo. È proprio alla luce di queste stime che è stato imposto al Governo italiano di dimezzare il contenuto espansivo della manovra. La legge di Stabilità mette sul piatto meno di 2 miliardi nel 2015 per la decontribuzione delle assunzioni a tempo indeterminato, ipotizzando circa 1 milione di neo-assunti. Vuol dire pensare che non ci saranno effetti aggiuntivi, solo sostituzione di trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato che avrebbero avuto luogo comunque. Ma anche solo limitandosi a questa cifra, le risorse a disposizione potrebbero non bastare.
Mentre avvia l’operazione Tfr in busta paga (un Dossier raccoglie gli interventi su lavoce.info), il Governo dovrebbe mandare a tutti i contribuenti la “busta arancione” proposta su questo sito più di 11 anni fa.
A un anno dalla partenza del programma europeo Garanzia giovani la nostra previsione che in Italia sarebbe stato un flop purtroppo si è avverata. E anche nel resto dell’Unione è servito ben poco a risolvere il problema della disoccupazione giovanile. Ecco cosa fare per salvare il salvabile. Contabilità del divario Nord-Sud: in cinque anni di crisi, le regioni del Mezzogiorno hanno perso 583 mila posti di lavoro, il 60 per cento della distruzione di lavoro nella penisola. Non regge più il modello di economia assistita che ha funzionato (male) sino a pochi anni fa.
Ingorgo istituzionale tra Stato e Regioni sulla vendita delle case popolari. Il ministero delle Infrastrutture ne vuole la competenza mentre gli enti locali dispongono già di loro normative per i piani di alienazione degli alloggi pubblici. Un braccio di ferro che nasce più da motivazioni elettoralistiche che economiche.
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Vantaggi incerti e svantaggi certi dall’operazione Tfr in busta paga. Ma per capirli e per compiere scelte consapevoli ci vuole più educazione finanziaria e i lavoratori devono avere tutte le informazioni sul loro futuro pensionistico. Non più rinviabile la spedizione da parte dell’Inps della “busta arancione”. Il ministro Poletti si era impegnato a mandarla entro luglio.
Dove è meglio indirizzare gli investimenti massicci previsti da “la buona scuola” del Governo Renzi? Sull’istruzione dell’obbligo o sull’università? Chi patisce il maggiore divario di risorse rispetto agli altri paesi è il sistema accademico.
Nell’attuale testo della legge di Stabilità il Fondo per i non autosufficienti viene finanziato con 250 milioni, 100 in meno dell’anno scorso (cifra già bassa). E siamo ampiamente sotto la media europea per il sostegno a questi cittadini fortemente svantaggiati. Bene porre rimedio a questo grave errore.
Ci vorranno quasi cent’anni -se si continua così- per arrivare alla parità donne-uomini a livello globale. Il nostro paese è tra quelli più indietro: più potere femminile in politica ma la situazione è peggiorata nell’economia, nelle retribuzioni e nell’istruzione.
Insediandosi a capo della Commissione europea, Juncker ha proposto un piano da 300 miliardi di euro (prevalentemente pubblici) in investimenti infrastrutturali. Che farebbero da traino a crescita del Pil e ad altri investimenti privati. Ma sono soldi veri
Bassa capitalizzazione di alcune banche -come denunciato dagli stress test della Bce– ma anche scarsa profittabilità, relazioni pericolose con il debito sovrano del paese, crescita dei crediti in sofferenza: sono le palle al piede del sistema bancario italiano. Che ha bisogno di un urgente processo di consolidamento. Frenato, però, dall’insana ragnatela degli assetti proprietari per buona parte dominati dalle fondazioni.
Gli stress test della Bce hanno indicato alcune nostre banche come le peggiori europee in termini di capitalizzazione. Banca d’Italia ha alimentato il sospetto che il metodo di valutazione abbia sfavorito gli istituti italiani. Bene che chiarisca cosa andava fatto e perché non è stato fatto nell’ambito di procedure concordate. Se non altro per dare credibilità ai test di Francoforte, non certo per riabilitare Montepaschi e Carige, vittime anzitutto delle fondazioni che le controllano.
“Le sorprese della manovra” con i numeri della legge di Stabilità in versione aggiornata dopo le ultime correzioni apportate con lo scambio di lettere tra Katainen e Padoan.
È diffusa l’idea che il bonus da 80 euro non si traduca in consumi. In realtà manca una seria analisi sulla destinazione di quel denaro. Vediamo come potrebbe essere fatta. L’Istat ha i dati per compiere queste analisi. Altrimenti li renda disponibili a chi vuole svolgere queste indagini. Perché se l’effetto si confermasse minuscolo, l’intera manovra, anche se finanziata in parte in disavanzo, può avere effetti recessivi a causa dei tagli di spesa. E quanto può stimolare l’economia (consumi, domanda aggregata e occupazione) il Tfr in busta paga? Se tra il 4 e il 16 per cento dei dipendenti del settore privato deciderà di spenderlo, il Pil potrà aumentare tra lo 0,05 e lo 0,22 per cento. Ma a chi conviene e a chi no la scelta di prendere “pochi, maledetti e subito” i soldi accantonati? Ecco delle simulazioni sulla base di diverse tipologie di lavoratori per verificare cosa gliene viene in tasca nell’immediato e a fine carriera se decidono o meno per il Tfr in busta paga.
I nuovi obiettivi su clima ed energia per il 2030 approvati dal Consiglio europeo prevedono target non molto ambiziosi. La ricerca di un voto unanime ha prodotto un compromesso al ribasso in cui sono prevalsi gli interessi nazionali sulla necessità di un’azione decisa di contrasto al riscaldamento globale.
Altissimo il numero degli studenti italiani che abbandonano l’università o che arrivano alla laurea con grande ritardo. Perché il successo accademico dipende non solo dalle capacità cognitive delle persone ma anche molto da motivazione, pazienza, determinazione. E il nostro sistema accademico non dà sostegno.
Renzo Costi e Francesco Vella replicano all’intervento di Salvatore Bragantini “Chi investe nelle Pmi se l’Opa è ‘à la carte’?”
Un commento di Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, all’articolo “I sussidi alle imprese: troppi e fuori controllo” di Roberto Perotti e Filippo Teoldi
Finalmente abbiamo un testo e i numeri della legge di Stabilità. Rispetto alle variopinte slides renziane, parecchie sorprese. A partire dal disavanzo aggiuntivo, appena sopra 7 miliardi anziché 11 miliardi. La decontribuzione per i nuovi assunti, poi, ci sarà soltanto per il 2015. Altra sorpresa: le entrate arrivano a 10 miliardi grazie alla previsione di 2,5 miliardi in arrivo dalla tassazione del Tfr in busta paga. Infine, i comuni, a differenza di Regioni e Province, hanno un saldo solo leggermente negativo con lo sblocco di 3,3 miliardi del Patto di stabilità interno.
Meglio investire sui nidi per l’infanzia -che sono frequentati solo dal 17 per cento dei bambini- piuttosto che distribuire sussidi come il bonus bebè. Per molti buoni motivi. Spiegati in un nuovo Dossier sul tema.
Demandare allo statuto delle piccole-medie imprese quotate la fissazione delle soglie dell’Opa obbligatoria -come stabilito nel decreto “Competitività”- ha varie controindicazioni. Prima fra tutte: ve li immaginate gli investitori stranieri che setacciano gli statuti per capire dove conviene investire?
Va nella direzione giusta il decreto sulla giustizia civile che vuole diffondere forme alternative di risoluzione delle controversie come mediazione e arbitrato. Improbabili, però, gli effetti positivi nell’alleggerire i tribunali perché mancano incentivi e stimoli a ricorrere a questi istituti.
Stiamo per fare enormi regali alle concessionarie autostradali con le proroghe fino a oltre il 2043 previste dal decreto “Sblocca Italia” su cui si chiede il voto di fiducia. Nella pressoché totale indifferenza di opinione pubblica e Parlamento. Sarebbe il caso di fare una seria analisi costi-benefici e di sentire il parere degli utenti.