Vecchio compagno dal grande cuor vermiglio, Garriva al vento, gloriosa la bandiera, Il grande sogno del sociale impero Vecchio compagno, quanto tempo è passato bussò sul ferro della gran cortina Un caso indubbio di virtù nostrana, Addio compagno del tempo del muro
lo so, lo so che ti simperla il ciglio,
nel legger ciò che dice il tuo DAlema:
andare a Mosca allor, non ne valea la pena.
ma or ti sembra solo una chimera,
che né il lavor, né la giustizia e il bello
potean marciare con falce e con martello.
rimase un sogno e mai divenne vero,
Camillo avea perciò molta ragione
nel dirlo a quel buon uomo di Peppone.
dal dì che a Pisa si gridò “Morte alla Nato”.
Poi giunse un papa là nel Vaticano,
che con la croce nella stanca mano,
e il brutto inganno trascinò in rovina.
Ecco così di Massimo il tormento,
che al fin si sciolse in lauto pentimento.
che più somiglia a un volta di gabbana!
Caro compagno che ti ritrovi mesto
tu che credevi e ti illudevi, onesto.
tu che guardavi al sole del futuro;
ora di te mi sentirò un po privo,
non più compagno, ma foglia dellulivo.
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Giustizia Civile
e Diritto Fallimentare continuano ad essere le palle al piede per la crescita delle imprese italiane e scoraggiano gli investitori esteri. I tempi troppo lunghi del processo civile (dovuti anche alla mancata liberalizzazione delle tariffe degli avvocati) rendono rischiosi i contratti e difficile laccesso al credito. Per sopravvivere, le imprese cementano la fedeltà di partnership con leffetto di impedire lingresso di nuove imprese, che non possono entrare in queste consorterie. Anche la riforma del fallimento servirebbe a ridurre i rischi degli investitori e facilitare laccesso al credito. Ma si allontana sempre più dallorizzonte.
Nel frattempo lItalia precipita nelle classifiche degli investitori compilate dalla Banca Mondiale (dal 40simo al 70simo posto). E la piccola impresa non riesce a crescere. Altro che “piccolo è bello”!
Stefano Micossi replica all’intervento di Lorenzo Stanghellini sulla riforma del diritto fallimentare. La controreplica dell’autore.
Aggiornamenti: Più occupazione senza prodotto di Pietro Garibaldi.
Le armi del Fondo di Carlo Cottarelli
E il guardiano dei conti si ritrovò solo di Roberto Perotti
Per gestire le politiche dellimmigrazione bisogna guardarsi attorno. Vedere cosa fanno gli altri paesi da dove vengono e dove vanno gli immigrati. Esattamente lopposto di quanto fatto in questa legislatura e di quanto sta avvenendo allinizio di questa campagna elettorale. Cerchiamo di documentare quanto avviene negli altri paesi dellUnione Europea e poniamo un quesito: dobbiamo anche noi adottare politiche dellimmigrazione differenziate a seconda del livello di istruzione e delle qualifiche degli immigrati? Ci vuole anche molto pragmatismo. Latteggiamento opposto di quello che ha ispirato la legge Bossi-Fini.
La riforma della Banca dItalia presentata dal Governo rinuncia a introdurre una disciplina transitoria in grado di garantire un rapido ricambio nella conduzione della Banca dItalia: è questo il vero segnale istituzionale di cui ci sarebbe stato bisogno.Un bel pasticcio è poi quello creato dalla norma sul trasferimento della proprietà che per risolvere un inesistente conflitto di interessi rischia di tradursi in un inutile regalo alle banche. Fra gli emendamenti presentati al Senato al ddl sul risparmio diversi riprendono le proposte de la voce. Tra questi, appunto, quelli che separano proprietà e controllo, rendendo inutile il trasferimento della proprietà al Tesoro.
Tra meno di venti giorni sarà presentata la legge finanziaria 2006. Iniziamo a occuparcene lanciando un allarme sullo stato della finanza comunale, alle prese con compiti più ampi cui non corrispondono entrate tributarie adeguate.
Le politiche dell’immigrazione degli stati dell’Unione Europea stanno diventando sempre più restrittive per i lavoratori poco qualificati, mentre i diversi paesi competono tra di loro nel cercare di attrarre dall’estero lavoratori più istruiti. Da noi, invece, prevale un atteggiamento restrittivo su tutti i fronti. E nel dibattito pre-elettorale si continua a pensare che si possa gestire la politica dell’immigrazione a livello nazionale, ignorando ciò che avviene altrove.
L’uragano Katrina pone nuovi interrogativi sui cambiamenti climatici indotti del riscaldamento globale, per la prima volta riconosciuto da tutti all’ultimo vertice del G8. Sei paesi, tra cui Usa e Giappone hanno stipulato un “contro-accordo”, secondo il quale la riduzione delle emissioni si ottiene attraverso lo sviluppo di tecnologie pulite, come l’energia eolica. La quota più rilevante delle emissioni proviene dal settore dei trasporti, dovuta all’impiego di petrolio e gas nella produzione dei carburanti. Una crescente attenzione, anche a livello europeo, sta attirando la possibilità di produrre biocombustibili: se utilizzati dai mezzi di trasporto, consentirebbero un abbattimento significativo delle emissioni inquinanti. Ma meritano davvero gli incentivi che la Commissione Europea si appresta a dar loro?
All’Ecofin di giovedì ci saranno probabilmente o Fazio o Siniscalco, non tutti e due. Sarebbe spiacevole che l’Italia fosse rappresentata da un governatore sfiduciato da tutti. Ma il governo ha perso una nuova occasione per cambiare le regole e il Governatore. Ecco gli emendamenti che avremmo voluto vedere approvati dal Consiglio dei Ministri di venerdì scorso.
Innocenzo Cipolletta commenta le nostre proposte. Federico Ghezzi e Donato Masciandaro aggiungono alcune riflessioni.
Centinaia di articoli sulla stampa internazionale testimoniano il danno inferto allimmagine dal nostro paese dal comportamento del Governatore. Le prese di posizione dellultimo mese misurano la distanza abissale che si è aperta tra Banca dItalia e gli economisti italiani (se cè un economista che vuole prendere le parti del Governatore, batta un colpo!).
Per i lettori che hanno perso qualche puntata riassumiamo i punti oscuri delle vicende Banca Popolare Italiana-Antonveneta e Unipol-BNL, e mettiamo a disposizione lautodifesa di Fazio al CICR, il testo delle intercettazioni telefoniche e altri documenti utili a formarsi un’opinione. Il Governo ha tempo sino all8 settembre per evitare la resa, presentando gli emendamenti al ddl sul risparmio, ma sembra incapace di decidere. L’auspicio è che il ministro Siniscalco riesca a far sentire la sua voce. Ci poniamo due domande: puo’ Ciampi intervenire nella vicenda per accelerare una soluzione della crisi? E la BCE può far finta di nulla?
Il Senatore Franco Debenedetti commenta l’intervento di Carlo Fusaro.
Troppi pochi antivirali e gravi ritardi nella preparazione dei vaccini per fronteggiare linfluenza aviaria e il rischio di contagio umano. Un nuovo esempio del fallimento del principio di precauzione secondo cui gli organismi sovranazionali e nazionali, in presenza di una domanda di mercato incerta, dovrebbero contribuire a sostenere la ricerca e la produzione di farmaci necessari a scongiurare eventi catastrofici.
I dati demografici testimoniano un forte ritardo del nostro paese rispetto al resto dEuropa su molti fronti. LItalia rimane lunico paese europeo a non offrire alcun riconoscimento giuridico alle coppie di fatto, sia etero che omosessuali, nonostante siano in costante crescita. Utile prendere spunto dal Pacs francese. I tempi dei divorzi e affido dei figli sono troppo lunghi, il che rende più difficile lavvio delle eventuali nuove famiglie e ritarda la ridefinizione dei rapporti e delle responsabilità verso i figli. Non abbiamo strumenti di assistenza agli anziani fragili nonostante gli anziani vittime della calda estate del 2003 siano stati almeno tre volte quelli dichiarati allora. Infine sono molto elevati i tassi di povertà fra i minori e il lavoro minorile.
Aggiornamenti:
La via dell’autoriforma è obbligatoria? di Francesco Vella, 25/08/2005
Speriamo che la pausa di Ferragosto permetta al Governatore della Banca dItalia di prendere atto dei danni che con la sua condotta sta arrecando al paese. Documentiamo come la scalata ad Antonveneta sia avvenuta violando tutte le regole possibili di funzionamento del mercato finanziario e bancario e lautorizzazione di Antonio Fazio, contro il parere degli ispettori, abbia avallato violazioni molto gravi.
Finalmente buone notizie sulleconomia italiana. Il rimbalzo nellandamento del pil dopo la recessione e stato superiore alle aspettative. Ma e troppo presto per parlare di consolidamento della ripesa e rimangono forti preoccupazioni sullo stato dei nostri conti pubblici. A questo proposito, Vito Tanzi discute un rapporto di Faini, Giannini, Gros, Kostoris e Pisauro sulla sostenibilità del debito pubblico.
Giuseppe Pennisi commenta lanalisi sulla convenienza economica della Torino-Lione e dei lavori di ampliamento del tunnel del Frejus di Francesco Ramella. La controreplica dell’autore.
Nel fare gli auguri a tutti i lettori di buone ferie, come di consueto, formuliamo alcune proposte di lettura. Ci prendiamo anche noi una pausa, ma terremo gli occhi ben aperti, anche sott’acqua. Ci rivediamo il 22 agosto.
Nel nostro paese non si applicheranno le regole sin quando non vi saranno authority forti, in grado di vigilare sulla loro applicazione. Forti non solo per le norme che ne determinano i poteri, ma anche e soprattutto per la qualità, lintegrità e lindipendenza delle persone chiamate a dirigerle–come purtroppo dimostra la triste vicenda della Banca dItalia. I danni che Antonio Fazio sta arrecando alla credibilità internazionale dellItalia crescono di ora in ora. Ma il governo pare non accorgersene e rinvia il problema a dopo lestate. Ancora una volta il ministro dellEconomia deve incassare una bruciante sconfitta.
Quanto allantitrust, lamministrazione Catricalà propone la concertazione e moral suasion nei confronti delle imprese, mentre la gestione Tesauro utilizzava sanzioni contro i comportamenti devianti, ribadendo la distinzione dei ruoli tra imprese e autorità. Due modelli che nascono da una diversa visione del processo concorrenziale e del ruolo dellintervento antitrust. Che può servire a contenere i prezzi come mostrato dalla segnalazione dellantitrust sul recente decreto del ministero della salute.
Si riunisce il Board della Bce; non dobbiamo sperare in una riduzione dei tassi di interesse, ma non è loro la colpa della stagnazione europea.
Linda Lanzillotta, membro del consiglio damministrazione dellEnav, commenta larticolo di Marco Ponti sulla vicenda Enav Vitrociset.
Aggiornamenti: Le regole violate di Marco Onado.
E’ un problema personale e di regole al tempo stesso quello che sta minando alle basi la credibilità di Banca d’Italia, un’istituzione fondamentale per il nostro paese. Il Governo non può stare con le mani in mano. Basta applicare le stesse regole oggi in vigore per la BCE in quanto a durata del mandato, collegialità delle decisioni e competenze della banca.
Milioni di italiani partono per le vacanze. Non sanno che l’Enav, l’agenzia che si occupa del traffico aereo, pur di evitare una gara d’appalto, ha acquistato coi soldi dei contribuenti un’azienda appaltatrice ad un prezzo molto elevato. Chi si muove in macchina non potrà passare per il Frejus, di cui andrebbe raddoppiato il tunnel autostradale. Dubbi sul fatto che la patente a punti serva a ridurre gli incidenti stradali.