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Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni di Giuliano Cazzola sulle pensioni.
La Commissione di Bruxelles propone titoli di stato sintetici per l’area dell’euro, prodotti con un processo di cartolarizzazione. Da non chiamare Eurobond per due ragioni: perché non lo sono e perché per i tedeschi sarebbero come fumo negli occhi. Potrebbero essere molto utili alla stabilità finanziaria.
Al mondo politico in fibrillazione auto-referenziale arriva il richiamo della Banca d’Italia di Visco: chiunque si candidi a governare si impegni ad approfittare della debole ripresa economica per correggere il bilancio in modo da far scendere il rapporto tra debito pubblico e Pil. Intanto la disputa sul voto anticipato in autunno sembra disinteressarsi della probabile attivazione delle clausole di salvaguardia e delle negative conseguenze per la crescita della maggiorazione dell’Iva. Nel dibattito sul sistema elettorale guadagna consensi quello chiamato “tedesco” (che poi tedesco non sarebbe). Di sicuro ci ritroveremmo il definitivo affossamento dei collegi uninominali, la prevalenza di candidati scelti dai partiti, e l’esclusione delle formazioni forti localmente ma deboli a livello nazionale. In cambio di coalizioni (forse) meno litigiose.
Sono due filosofie, due concezioni del governo dell’economia e della moneta quelle che si scontrano nella Ue rappresentate da Germania e Francia. Non soltanto interessi diversi, dunque, ma visioni del mondo che un’Europa unita deve conciliare. È il tema di un libro di tre autori, uno dei quali, Markus Brunnermeier, sarà al centro dei dibattiti organizzati a Milano e Roma per festeggiare i 15 anni de lavoce.info.
Che ci voglia una gestione delle sofferenze bancarie diversa dalla svendita ai pochi grandi operatori specializzati lo ha detto anche il governatore Ignazio Visco nelle sue Considerazioni finali. E in Parlamento ci sono tre proposte che prevedono la vendita agli stessi debitori.
La Lega calcio ha appena aperto l’asta per i diritti tv del campionato di serie A per il triennio 2018-21. A differenza che negli altri paesi, il bando prevede che il servizio sia offerto su più piattaforme distributive, compresa internet. Come se il calcio fosse un “diritto essenziale” per i consumatori. È proprio così?
Vero che gli italiani – dopo la riforma Fornero – sono costretti ad andare in pensione vecchi decrepiti? Lo ha sostenuto Matteo Salvini in due scontri Tv con Giuliano Cazzola. Questi ha ribattuto con una serie di dati. Quasi tutti esatti, secondo il fact-checking de lavoce.info.
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Aspettiamo per festeggiare il compleanno i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
La crisi dell’euro ha portato alla luce una profonda differenza nelle visioni economiche di Nord e Sud dell’Europa. Ne spiega le origini il libro “La battaglia delle idee. Alle radici della crisi (e del futuro) dell’Euro”. Pubblichiamo qui un estratto.
Donald Trump ha presentato la sua finanziaria per il 2018. In aumento le spese per difesa, sicurezza nazionale e veterani, in calo i fondi per ambiente, welfare, sanità e casa per i più deboli. Un piano che mira al pareggio di bilancio gradito ai repubblicani. Sperando in un 3 per cento di crescita annua del Pil.
Al Festival dell’Economia di Trento, dal primo giugno, si parlerà – anche con l’apporto de lavoce.info – di salute disuguale, tra paesi, tra regioni e all’interno delle stesse regioni. Con un’idea in mente: che di povertà non è giusto né morire né ammalarsi.
Il Tar del Lazio ha invalidato la nomina di cinque direttori “stranieri” di musei. Un colpo al cuore della riforma Franceschini che vuole promuovere l’autonomia gestionale e finanziaria dei beni culturali. Una scelta, dice una ricerca, che meglio sfrutterebbe il potenziale di queste strutture. Sia pubbliche sia private.
A partire da giugno, con il pagamento della cedolare secca del 21 per cento, emergerà un po’ del nero degli affitti brevi, tipo Airbnb, e arriveranno 140 milioni di gettito aggiuntivo. Per il settore ci vuole di più: una normativa leggera, senza burocratizzare un’attività familiare e senza concessioni alla lobby degli alberghi.
Con un decreto di fine 2016 il Miur ha assegnato 67,4 milioni del Fondo per il finanziamento ordinario, senza distinguere tra università pubbliche e private. In tal modo, zitto zitto, riconosce a enti di natura giuridica privata un aiuto di stato vietato dai trattati europei.
Nella crisi del mercato del lavoro del nostro paese hanno sofferto ancor più gli immigrati albanesi che lavorano qui. Sia rispetto agli italiani, sia rispetto ad altri immigrati. Non è una discriminazione etnica ma il risultato di alcune caratteristiche socio-demografiche che li differenziano dagli altri.
Paolo Balduzzi e Massimo Bordignon rispondono ai commenti all’articolo “Alla ricerca della legge elettorale perduta”
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
Governabilità, regole e scelta dei candidati
Ringraziamo tutti per gli interessanti commenti al nostro articolo “Alla ricerca della legge elettorale perduta”. Vorremmo innanzitutto ribadire che il messaggio principale del nostro articolo è che il Mattarellum, al momento, ci sembra la legge elettorale più facilmente attuabile (e approvabile) delle alternative possibili. Si tratta di una legge già utilizzata, il testo è già pronto ed è un meccanismo relativamente semplice da capire.
A nostro avviso, in mancanza di una proposta maggioritaria di nuova legge elettorale, varrebbe la pena di tentare anche questa strada. Tanto è vero che in commissione Affari costituzionali sono già state depositate alcune proposte per cancellare le ultime due leggi elettorali, ripristinando così proprio il Mattarellum. Naturalmente, la commissione si occuperà anche delle nuove proposte di cui tanto si parla in questi ultimi giorni e che approfondiremo in un contributo successivo.
Per adesso, i punti principali sollevati dai commenti ci sembrano tre.
- Governabilità: a differenza di altre realtà, in Italia governabilità e stabilità scontano un problema aggiuntivo dato dal bicameralismo perfetto, che richiede che il governo ottenga un voto di fiducia da entrambe le Camere. È quindi auspicabile, anche se naturalmente non lo si può pretendere a priori, che Camera e Senato esprimano maggioranza simili e riteniamo che una legge elettorale debba limitare le differenze di risultato nelle due assemblee legislative.
- La competenza sulle regole: è abbastanza evidente che a decidere delle regole elettorali, in quanto organo legislativo, debba essere il parlamento. Di conseguenza, è ovvio che i partiti possano influenzare la scelta. Una possibile alternativa potrebbe essere quella di inserire le regole elettorali direttamente in Costituzione. Sarebbero ancora modificabili, ma attraverso un meccanismo meno semplice di quello legislativo ordinario. In effetti, la Costituente ha scelto di non inserire la legge elettorale nella Costituzione proprio per renderla uno strumento più flessibile, anche se appare molto chiara l’impostazione “proporzionalista” della nostra Carta. Tanto è vero che le riforme elettorali di spirito maggioritario portano sempre a porre la questione della compatibilità con alcune regole costituzionali (ad esempio tutte quelle che concernono nomine).
- Democrazia, rappresentatività e governabilità: alcune leggi elettorali, come quelle che ricorrono ai collegi uninominali o alle preferenze, facilitano la scelta del candidato da parte degli elettori. Tuttavia, qualunque sistema democratico in cui operano i partiti deve scontare che la selezione della classe politica (i candidati se non addirittura, come la recente esperienza italiana ci insegna, anche gli eletti) sia fatta dai partiti stessi. Da questo punto di vista, più che una specifica legge elettorale, ad aumentare il potere dei cittadini nella selezione della classe dirigente potrebbe essere il ricorso alle elezioni primarie per la scelta dei candidati.
Mentre rimane incerto chi pagherà il conto di almeno un miliardo delle banche venete in dissesto, Matteo Renzi ha minimizzato l’entità dei guai di Banca Etruria. In una nuova puntata del fact-checking de lavoce.info abbiamo provato a verificare: i conti non tornano. Sempre a proposito di istituti di credito, la Ue ha limitato i bonus dei banchieri. Limiti che non valgono per gli asset manager che, nel gestire il risparmio dei loro clienti, godono di premi anche superiori al 450 per cento della retribuzione fissa. Un incentivo ad assumere rischi, coi soldi degli altri.
Una pioggia di denaro sta per beneficiare 180 dipartimenti di eccellenza degli atenei italiani, selezionati su un totale di 807 e da una short list di 352. Probabilmente alle università del Sud, nonostante i progressi in corso, arriverà poco. Serve un meccanismo che consenta a chi è indietro di recuperare terreno.
La versione della web tax approvata dalla Camera disegna una voluntary disclosure per le grandi multinazionali (internet e non) che fanno reddito in Italia. Chi paga l’imposta gode di uno sconticino sulle sanzioni amministrative e vede cancellate quelle penali. Chi non sta al gioco, però, la fa franca.
L’allungamento della vita lavorativa è stato uno sgambetto all’occupazione giovanile nell’Italia che non cresce. I dati su 102 province indicano che, con l’innalzamento dell’età minima pensionabile da 52 a oltre 65 anni, negli ultimi 10 anni sono saliti gli occupati senior e si è ridotto il numero dei giovani occupati.
Secondo un libro appena uscito, c’è un grave punto debole nella costruzione europea messa in crisi dall’affermazione del sovranismo. È il fatto di non avere (ancora) realizzato una comunità sufficientemente omogenea di questa federazione tra stati con storie, lingue e tradizioni diverse.
L’alfabetizzazione finanziaria non fa bene soltanto ai risparmi e alle pensioni dei singoli cittadini. Nei paesi dove è più diffusa i conti pubblici sono gestiti meglio mentre, dove le competenze economiche sono inferiori, si registrano maggiori deficit di bilancio.
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
Ritorna il fact-checking de lavoce.info. Passiamo al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Matteo Renzi e alle sue dichiarazioni sulle perdite di Banca Etruria.
L’Istat canta il de profundis per le classi sociali e divide in nove gruppi la società italiana. Ne viene fuori una riclassificazione – del tutto diversa dalle prassi internazionali – che tra l’altro impedirebbe di studiare la mobilità sociale.
Se Alitalia è vicina al fallimento, è perché negli ultimi 20 anni il management e la proprietà pubblica e privata dell’azienda non ne hanno azzeccata una. Il disastro viene dal “né-né”: né disimpegno dal corto e medio raggio (in perdita) né sviluppo sul lungo. Ora raccogliamo i cocci. Problematico anche il saldo dei primi 12 anni di vita dell’Imt di Lucca, alta scuola pubblica di ricerca e dottorati. Non basta dotare le nuove istituzioni accademiche di denaro e programmi ambiziosi, bisogna anche valutarne gli esiti.
Mentre da Manchester si riaffaccia la crudele minaccia del terrorismo, dalle elezioni in Iran arrivano buone notizie. La rielezione del riformista Rouhani alla presidenza conferma la strada intrapresa: rinuncia al nucleare in cambio dei benefici commerciali e finanziari della rimozione delle sanzioni.
In ritardo sulla tabella di marcia, l’anticipo pensionistico (Ape) sarà regolato a breve. Da una simulazione viene fuori chi potrà sceglierlo: 900 mila lavoratori, in maggioranza maschi, senza figli a carico, nati tra il 1952 e il ’55, con reddito annuo di oltre 27 mila euro.
Il super-ticket sulle prestazioni del Ssn viene variamente applicato dalle regioni e in alcune arriva a livello delle tariffe della sanità privata. Con tre conseguenze: fuoriuscita di alcune prestazioni dal pubblico, rinuncia alle cure più care di una parte della popolazione, diminuzione delle entrate del sistema. La salute disuguale sarà al centro del Festival dell’Economia di Trento a partire da giovedì 1° giugno. Tra gli altri eventi tre forum organizzati da lavoce.info.
Giorgio Ragazzi e Francesco Ramella rispondono ai commenti al loro articolo “Primi nelle energie rinnovabili. Ma a che prezzo?”
15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!
Così l’Irpef non sarà più una giungla
Di Fernando Di Nicola e Ruggero Paladini
il 06/06/2017
in Commenti e repliche
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