I recenti dati sul mercato del lavoro dell’Istat hanno di nuovo indicato un calo dell’occupazione, soprattutto tra i giovani. In questo contesto vengono spesso citati anche i cosiddetti Neet, ovvero quei giovani ( di età compresa tra i 15 e i 24 anni) che non sono né occupati né impegnati a scuola o all’università. Si tratta di un’utile classificazione perché permette di capire se il basso tasso di occupazione tra i giovani sia dovuto effettivamente al fatto che molti di essi non trovino lavoro, oppure più semplicemente al fatto che molti sono ancora impegnati in un percorso scolastico. I dati riportati nel grafico mostrano l’andamento nel corso degli ultimi 10 anni dei giovani occupati, disoccupati e inattivi in rapporto alla popolazione totale dei 15-24enni. Si nota molto chiaramente che i Neet sono aumentati costantemente dall’inizio della crisi e che tale aumento è dovuto principalmente ai disoccupati. Gli inattivi non impegnati a scuola sono anch’essi in aumento ma il trend non sembra aver risentito in modo significativo della crisi del 2008.
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In parallelo ai rapporti del dei gruppi di lavoro sulla revisione della spesa pubblica, pubblicate le proposte dell’ex-Commissario indipendente Carlo Cottarelli.
Il governo ha spiegato (anche con un accattivante video) che la denuncia dei redditi con il modello 730 precompilato dall’Agenzia delle entrate sarà più facile. Per ora il “semplice” accesso al cassetto fiscale del contribuente nel sito web dell’Agenzia è complicato da un groviglio di passaggi intermedi, password a tempo, pin e puk. Tanto per cambiare, chi vuole pagare le tasse è cornuto e mazziato.
L’Istat ha finalmente pubblicato i dati sulle risorse idriche in Italia. Tutto sommato, l’acqua in Italia non manca. La sua disponibilità è però soggetta a una variabilità che espone il Mezzogiorno al rischio di siccità. Manca ancora un quadro informativo che consenta un vero bilancio idrico su base pluriennale.
Tra l’apprezzamento del pubblico e la rabbia dei taxisti, è in pieno sviluppo Uberpop, il servizio di trasporto svolto da autisti non professionisti. Smuovendo le acque in un settore regolamentato, si rivoluzionano le relazioni industriali e si rompono i confini tra lavoro dipendente e occasionale.
Il collocamento sul mercato del 40 per cento di Ferrovie dello stato serve al governo a far cassa. Ma la parziale privatizzazione di Fs è anche un’occasione per aumentare la concorrenza sui binari. Finalmente separando la gestione della rete dai suoi utenti che forniscono i servizi di trasporto.
Il successo del sindacato si misura anche dalla sua capacità di creare un clima adatto agli investimenti aziendali. Come mostra una ricerca su dati Ocse, sarebbero di grande aiuto leggi che favoriscano meccanismi conciliativi tra le parti e una riforma della rappresentanza che riduca la frammentazione sindacale.
Disoccupazione giovanile di nuovo in rialzo: arriva al 42,6 per cento. Il dato nazionale, però, non dice tutto perché un ragazzo di Napoli e uno di Bolzano hanno speranze molto diverse di trovare lavoro. Bene dunque che nel programma Garanzia giovani si sia introdotto un metodo di profiling degli iscritti che tiene conto delle loro caratteristiche individuali e del contesto locale. Uno strumento da affinare. Vediamo come.
No, l’Italia non è in vendita. L’acquisto della maggioranza della Pirelli da parte di ChemChina segue la logica industriale di spalmare i costi su una più ampia scala e garantisce ai pneumatici italiani un più facile accesso al grande mercato cinese. Lasciata da parte la sterile e costosa difesa dell’italianità delle nostre imprese, è ora di creare le condizioni perché produrre in Italia sia più conveniente per le multinazionali.
Trent’anni fa le Brigate rosse assassinavano l’economista Ezio Tarantelli. Allievo di Modigliani, propose di incorporare il tasso d’inflazione programmata nei rinnovi contrattuali, dando un contributo fondamentale al calo dell’inflazione in Italia e all’affermarsi di nuove relazioni industriali.
Cosa significa davvero la minacciosa espressione stagnazione secolare? Perché ha a che fare con la politica delle banche centrali, con la demografia, con le disuguaglianze? E, per evitarla, serve più o meno spesa pubblica? Le risposte da un confronto tra punti di vista diversi.
Con la riforma della Rai voluta da Renzi, il governo ne nominerebbe il direttore generale. Con buona pace dell’idea di lasciare la politica fuori dalla porta dell’azienda. Si è spesso parlato della Bbc inglese come un modello di governance da imitare, per indipendenza e successo commerciale. Ecco come funziona.
Con la prossima nomina di due commissari Consob si avvia alla fine la monarchia di fatto di Giuseppe Vegas sull’autorità della borsa. Per attrarre persone valide anche dal mercato, la regola dei due anni di “congelamento” professionale dopo la fine del mandato – giusta in linea di principio – potrebbe essere accorciata.
Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri in Italia, ma un po’ dappertutto nei paesi più sviluppati. Il guaio è che la troppa disuguaglianza blocca il già lento ascensore sociale. Redistribuire il reddito si può e si deve per ragioni di equità. Ma senza bloccare la crescita.
Con la proposta del tasso di inflazione programmata da incorporare nei rinnovi contrattuali, Ezio Tarantelli diede un contributo fondamentale al calo dell’inflazione e all’affermarsi di nuove relazioni industriali nel nostro paese. Riproponiamo il confronto sul tema.
Le nuove unioni civili -quando riconosciute per legge- porteranno a un graduale progresso di civiltà per il nostro paese. Graduale perché almeno all’inizio le coppie gay da tutelare anche con il diritto alla reversibilità della pensione saranno poche e molto limitato sarà dunque il costo di tale tutela per l’Inps. Qualche calcolo tarato sul caso francese indica un onere a regime inferiore a un milione di euro. Parlando di previdenza, ha senso discutere di come agevolare i pre-pensionamenti e -insieme- di quanto innalzare l’età per la pensione di vecchiaia? Sì, se si vuole preservare l’equilibrio dei conti previdenziali ma anche salvaguardare l’esigenza delle imprese di allineare salari e produttività.
Dopo più di un anno di attesa presto sapremo quanto effettivamente pesa ciascun sindacato a livello nazionale e aziendale. Un accordo tra le parti sociali stabilisce infatti le regole su come si misura la rappresentatività e affida rilevazione e gestione dei dati all’Inps e -stranamente- al Cnel in via di abolizione. Tanti nodi ancora da chiarire, prima di tutto sull’efficacia parziale o universale dei contratti sindacali.
Al primo turno delle elezioni dipartimentali in Francia il Front national di Marine Le Pen si consolida come terzo polo politico. E potrebbe prima o poi prendere la Bastiglia. Vediamo qual è il suo programma economico: uscita dall’euro, protezionismo nazionalista e promesse sociali populiste.
Ancora nebbia fitta sul reale scopo dell’Opas su Rai way lanciata da Mediaset un mese fa. Sta alla Consob il potere (e l’obbligo) di una richiesta di chiarimento in merito a un’offerta di fatto irricevibile. La società delle torri tv -controllata dalla Rai al 65 per cento- è infatti soggetta a regole che ne vietano il passaggio in mano privata.
Utilissimo nella lotta contro il malaffare, il dipendente che segnala illeciti compiuti dalla propria istituzione o azienda non è uno che fa la spia ma una persona da proteggere contro eventuali ritorsioni. Per questo il decreto anticorruzione in dirittura d’arrivo tutelerà il whistleblowing. Un articolo che integra il nostro Dossier “Affari & mazzette”.
Dall’Expo al Mose, all’affaire Grandi opere, la corruzione fiorisce ovunque. Se non bastano le (troppe) cautele previste dalle norme sugli appalti pubblici, bisognerà dare all’Anac -l’autorità anti corruzione- il controllo preventivo sui progetti a rischio. L’allungamento dei tempi potrebbe essere gestito programmando meglio gli interventi. Un articolo e un Dossier con gli interventi pubblicati su lavoce.info.
Buona notizia: nel 2014 le emissioni di CO2 hanno smesso di crescere. Presto per dire se si tratta di uno stop permanente o transitorio. Ma i grandi inquinatori (Cina e Usa) stanno imparando a crescere con meno carbonio e migliorando l’efficienza energetica.
Con il disegno di legge “La buona scuola” tutto il potere va ai presidi, si dice. Rimangono però nel vago i criteri con cui i dirigenti scolastici saranno valutati. E non si capisce cosa accadrà agli insegnanti la cui performance deluda i loro capi istituto. Va bene che il ministero dia indirizzi all’autonomia scolastica, ma deve dire come.
Da quando ne ha parlato l’ex rettore di Harvard Larry Summers, tanti si sono chiesti come evitare il rischio di una stagnazione secolare causata dalla paura e dal troppo risparmio. Se davvero la crescita se ne è andata per sempre, una minor spesa statale potrebbe essere solo una prudente strategia di sopravvivenza.
L’idea di formare il Cda della Rai per sorteggio -come proposto dal M5s- non è così strana. La logica suggerisce che affidarsi all’estrazione a sorte cioè alla cieca fortuna ha un senso se è difficile valutare oggettivamente le alternative. Oppure se c’è un decisore astuto che ci vede troppo bene.
Sono in ritardo le banche italiane nell’utilizzo dei social network. Che rappresentano una miniera d’oro a cielo aperto se usati per sviluppare i servizi di home e mobile banking.
Il grafico mostra la correlazione tra istruzione e corruzione.