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Il patto violato

Una rassegna stampa registra le reazioni in Germania seguite alla violazione del Patto. Guardando avanti, cosa si può fare?
Riproponiamo per i lettori de la voce.info anche gli interventi di Vito Tanzi, Roberto Perotti, Guido Ascari, Olivier Blanchard e Francesco Giavazzi, Daniel Gros, Fabrizio Coricelli e Valerio Ercolani sugli effetti sulle politiche anticicliche e sulle possibili riforme del Patto di stabilità e crescita.

sommario 25 novembre 2003


La decisione dell’Ecofin di non applicare le sanzioni a Francia e Germania rischia di sancire la morte del Patto di Stabilità e Crescita. Sarebbe stato meglio non cercare compromessi che nei fatti svuotano il Patto, ma, semmai, utilizzare il poco tempo a disposizione, prima del Consiglio europeo, per riformare il Patto.
Mezzi di informazione e pubblicità concentrate in poche potenti mani in Italia. Con potere economico e potere mediatico che si sovrappongono. Molto più che negli altri paesi industrializzati. L’informazione sulla Legge Finanziaria ne risente: diventa questione di schieramento politico, non di politica economica. In questo quadro la Legge Gasparri torna al Senato, in vista dell’approvazione definitiva. Consolida le posizioni dominanti, salvo affidarsi al digitale terrestre. Presume che ci vorranno 2 anni per la sua diffusione; in realtà potrebbero servirne addirittura 15.

sommario 20 novembre 2003


Ricorrendo al voto di fiducia, la Camera ha dato il via libera al decretone che, inter alia, finanzia il nuovo Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). L’Iit dovrebbe promuovere la ricerca scientifica, la formazione e l’eccellenza. Ma sin qui ha solo scatenato polemiche fra gli scienziati che dovrebbero maggiormente beneficiare dell’iniziativa. Ci sforziamo allora di evidenziare i punti critici del progetto e di essere propositivi. L’Iit non deve essere un nuovo polo, ma uno schema che premi i migliori centri di ricerca, anzichè spiazzarli. Deve riuscire ad attrarre finanziamenti esterni perchè le risorse stanziate sono comunque esigue in rapporto alle necessità della ricerca in Italia. E rende ancora più necessarie riforme che aumentino gli incentivi alla ricerca nelle università italiane. Ci sono lezioni utili da imparare dalle esperienze inglesi e canadesi a questo riguardo.

Mario Vavassori di Odm consulting e Leonello Tronti e Saverio Gazzelloni dellÂ’Istat replicano ad Andrea Ichino su salari, statistiche e privacy. La contro-replica dellÂ’autore.

Siamo a quota 42.000 euro di sottoscrizione. Ringraziamo i lettori del loro sostegno. Ci permette di continuare a fornire il nostro servizio.

sommario 18 novembre 2003


Nel silenzio generale, la Camera si appresta a dare il via libera al decreto legge nel quale è stata collocata gran parte della manovra di finanza pubblica per il 2004. È un provvedimento che tratta innumerevoli materie, che raramente hanno il requisito dell’urgenza.
Tra le più importanti vi è la riforma della Cassa depositi e prestiti, un progetto i cui contorni e obiettivi non sono affatto chiari. Come verrà mantenuto il rapporto privilegiato con il ministero dell’Economia? Come si garantiranno finanziamenti agevolati a Regioni e enti locali? Che ruolo avrà la nuova Cassa nel finanziamento delle infrastrutture? Forse il vero obiettivo è un altro: abbattere (fittiziamente) il debito pubblico facendo della Cassa una nuova Iri, cui trasferire le partecipazioni azionarie dello Stato.
La manovra assegna al concordato fiscale un ruolo importante nel reperimento di nuove risorse (3.584 milioni di euro nel 2004). Il nuovo concordato ha caratteristiche molto diverse da quelle già disegnate nel 2002: è divenuto un mero espediente per scambiare un aumento predeterminato del gettito con la tranquillità fiscale. Si riproducono così i difetti tipici dei condoni fiscali: viene penalizzato chi è stato più rispettoso delle regole e viene premiato chi si è comportato in modo meno corretto.
Tra le misure minori del decreto, la sperimentazione della de-tax: la devoluzione di una piccola quota del gettito dell’Iva a finalità etiche. La misura non determina risorse private aggiuntive e appare come una sorta di 8 per mille, la cui destinazione verrà però decisa dai contribuenti più ricchi.

Lavoce.info è stata premiata come seconda classificata al concorso “Premio Cenacolo” nella sezione editoria per “l’informazione critica sui temi della politica economica”. Un sentito grazie a tutti i nostri collaboratori.

sommario 14 novembre 2003


Il documento di Prodi accende gli animi. Ma nessuno sembra preoccuparsi dei suoi contenuti. Si rivolge all’Europa. Ecco allora il parere di Daniel Gros, direttore del Centre for European Policy Studies di Bruxelles. Mentre da questa sponda dell’Atlantico si sogna una crescita più forte, dall’altra sponda si aspira a una società con disuguaglianze meno stridenti. Anche perchè potrebbero far degenerare la democrazia. E noi stiamo forse peggio di tutti: disuguaglianze in aumento e minore mobilità sociale che negli altri paesi industrializzati.
Angelo Gennari risponde a Vincenzo Galasso sull’invecchiamento del sindacato. Come curarsi dalla sindrome del gorilla di montagna?

Abbiamo superato quota 11.000 iscritti alla newsletter. Non ci starete tutti nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Milano. Ma vi aspettiamo in tanti lunedì 17 novembre alle 10, al convegno su “Informazione e Economia“.

sommario 11 Novembre 2003

Il Patto di Stabilità e Crescita è moribondo, ferito dai grandi paesi dell’unione monetaria. Viene accusato di terribili misfatti. Eppure studi recenti mostrano che il Patto ha addirittura migliorato il modo con cui i Governi utilizzano le politiche fiscali nel contrastare le recessioni. E non dimentichiamoci che abbiamo tutto da perdere dalla morte del Patto, data la montagna del nostro debito pubblico.

Vige ormai la prassi in Italia di costruire notizie su dati non rappresentativi. Non è solo colpa di un modo approssimativo di fare informazione. E’ il frutto anche di gravi lacune del nostro sistema statistico e di una legge sulla privacy che oscura informazioni chiave per chi vuole svolgere ricerche con metodo scientifico. Cominciamo a documentare questi oscuramenti. Presto nuove puntate.

E’ giusto privatizzare la società che detiene la proprietà della Rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica? Apriamo il dibattito con un intervento che ritiene sia meglio tenere la società sotto il controllo pubblico.

Renato Brunetta risponde a Francesco Giavazzi. Attendiamo ora la proposta di legge per abolire gli albi professionali e il ricorso obbligatorio al notaio nella compravendita di auto usate.

Ecco il programma dell’incontro del 17 novembre “Economia ed Informazione”. Vi aspettiamo.

sommario 6 novembre 2003

Mentre l’attuazione del federalismo fiscale è ferma ai blocchi di partenza, la Finanziaria decurta i trasferimenti agli enti locali, soprattutto ai comuni più piccoli. Un modo per decentrare l’onere politico dell’aggiustamento dei conti pubblici che rischia di far esplodere i debiti locali oppure di ridurre prestazioni essenziali ai cittadini. I comuni andrebbero, invece, spinti ad assegnare tramite gara i servizi pubblici locali. Ma il testo recentemente approvato dal Senato è animato solo dal desiderio di conservare lo status quo. Nella seconda parte della legislatura aumentano le voci che si ergono a difesa delle posizioni di monopolio. Anche resistendo al tentativo di Bruxelles di aumentare la concorrenza nelle libere professioni.

Avvisiamo i nostri lettori che da sabato 8 novembre sarà disponiblile in tutte le librerie il libro “www.lavoce.info. Un anno di interventi e analisi dell’economia italiana” edito da Laterza.

sommario 4 novembre 2003

Il decretone di accompagnamento alla Finanziaria 2004 non manca certo di sorprese per le piccole imprese. Tra le sue righe si trovano sgravi fiscali per incoraggiarle a quotarsi in Borsa, ma durano 15 mesi: ne potranno beneficiare solo coloro che avevano già deciso di quotarsi. Altrove si scopre che spariscono le agevolazioni della tecno-Tremonti all’installazione di nuove attrezzature informatiche, mentre appaiono incentivi per piccole imprese che realizzano “sinergie informatiche”. Come si potrà stabilire chi è sinergico e chi no? Il rischio di bocciature di queste misure da parte delle autorità comunitarie è molto alto. Sembra ormai sicuro che questo sia il destino del decreto salvacalcio: come a suo tempo anticipato da lavoce.info, non passerà l’esame di Bruxelles. Utile, a questo punto rivedere quelle norme del codice civile che gravano sulle piccole imprese imponendo la liquidazione o ricapitalizzazione di una società in base a soli dati contabili. Meglio che i presidenti delle squadre di calcio si lamentino di meno delle moviole e si occupino dei loro bilanci. L’unica buona notizia per le piccole imprese viene dal rinvio dell’accordo su Basilea 2. Una opportunità in più per adeguarsi alla nuova normativa.

Ecco il programma dellÂ’incontro del 17 novembre su Economia ed Informazione. Vi aspettiamo.

sommario 31 ottobre 2003


Dovrebbe pensarci il Governo. Ma continua a non fornire informazioni sugli effetti della riforma previdenziale depositata al Senato sulle prestazioni future di diverse tipologie di contribuenti. Dopo avere discusso vantaggi e svantaggi del bonus fiscale, proviamo allora a stimare cosa accadrà alle pensioni di chi nel 2008 non avrà ancora maturato i requisiti per fruire della pensione di anzianità. E torniamo anche a interrogarci su come il mercato del lavoro potrà assorbire chi sarà obbligato a continuare a lavorare.

Il Governo allarga le maglie del condono edilizio. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso ne discute le implicazioni sui bilanci futuri e illustra la proposta di istituire un’assicurazione contro le calamità naturali

Gianfranco

Oggi voglio parlare di Gianfranco
che ha proposto il voto agli immigrati
con questa mossa astuta ha vinto il Banco
ed ora da le carte agli alleati

Il due di picche all’Umberto Bossi
Con la speranza che lasci il panno verde
Quel diabolico ruspante saltafossi
Che riesce a vincere anche quando perde

L’asso di quadri al lucido Follini
Con cui i giochi di squadra sono tanti
Lui che ha addolcito un po’ la Bossi-Fini
Imponendo di sanare le badanti

La Peppa Tencia l’ha lasciata al Silvio
Per dire chiaro che non farà più sconti
Che appenderebbe volentieri a Ponte Milvio
Oltre all’Umberto anche l’ottimo Tremonti

Certo è un po’ strano che per dire queste cose
Riempiendo l’alleanza di cerotti
Sia ricorso a proposte coraggiose
Che piacciono a D’Alema e Bertinotti

Prendiamo atto che quella destra abbraccia
L’idea che il Cingalese o il Filippino
Si porti dietro oltre alle sue braccia
Anche i diritti di ogni cittadino

* * *

Sono contento ma l’incredulità rimane
Un tarlo fastidioso che lavora
Si è fatto vivo nella mente anche stamane
Risvegliandomi di colpo di buon ora

Se non fosse per le cose che ha affermato
Sulle droghe leggere da proibire
Penserei che Gianfranco si è fumato
Quelle cose che propone di bandire

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