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Il Punto

I brutti dati di fine 2019 (Pil e industria col segno meno) sono un campanello d’allarme per il governo. Senza industria niente crescita. E senza Pil niente occupazione. In Italia e altrove. Non a caso sul mercato del lavoro, si vede un andamento precario e altalenante. Sale il numero delle persone impiegate ma le ore di lavoro restano sotto il livello pre-crisi. I salari ristagnano e, seppure in frenata, i rapporti a termine restano al 17 per cento del totale.
L’Europa ormai senza il Regno Unito rafforza il suo impegno per l’ambiente non soltanto con il Green deal della commissione von der Leyen ma anche con la svolta verde annunciata dalla neo-presidente Christine Lagarde. Come altre banche centrali, anche la Bce inserisce la sostenibilità ambientale come un criterio da considerare nelle sue decisioni. Nel frattempo Francoforte mantiene il faro acceso sugli istituti di credito sottoposti alla sua vigilanza, valutandone modelli di business, governance, rischi per capitale e liquidità. Il punto debole che emerge è la bassa redditività.
Dalla regione intorno a Wuhan – con produzioni automobilistiche e high-tech, crocevia di collegamenti – l’epidemia di coronavirus farà sentire i suoi effetti economici, oltre che umani, in tutto il paese e nel mondo in virtù della globalizzazione. A oggi si stima una perdita, per la sola Cina, tra l’1 e il 3 per cento del Pil.
Se gli investimenti degli enti locali ripartono poco è per l’incertezza delle regole – dal codice dei contratti del 2016 allo “sblocca cantieri” del ’19 – e per l’incapacità di usare le risorse finanziarie, molto accresciute da quando i comuni possono disporre degli avanzi del Patto di stabilità interno.

Un commento di Vittorio Daniele all’articolo “Come ridare smalto alla scuola senza qualità del Sud” di Tito Boeri e Alessandro Caiumi. E la risposta degli autori.

Nel momento della scomparsa di Andrea Stuppini, assiduo collaboratore di questo sito, la redazione de lavoce.info ne ricorda l’impegno e l’amicizia ed è vicina alla famiglia.

Perché al Sud la scuola è senza qualità?

Il Punto

Con il voto in Emilia-Romagna e Calabria ritorna il bipolarismo (Pd con Sardine da un lato, centro-destra a trazione Lega dall’altro) mentre quasi scompaiono i 5 stelle. Nei prossimi mesi tante altre elezioni locali e un referendum. Ma l’economia non ha bisogno di un altro anno in campagna elettorale permanente.
Ai rider, i ciclofattorini delle consegne in città, si applicano le norme sul lavoro subordinato. Così ha stabilito la Cassazione, senza riconoscere specificità all’organizzazione dell’attività attraverso piattaforme informatiche. Col rischio di affossarle se non interviene la contrattazione collettiva.
Estensione del bonus Renzi fino a 28 mila euro di reddito e ulteriore detrazione Irpef tra 28 e 40 mila. È il mix pasticciato scelto dal governo per fare entrare più soldi nella busta paga dei lavoratori dipendenti. Con l’effetto di complicare la riforma dell’Irpef rimandata al 2021. Quasi ci siamo, invece, con la tassazione dei colossi di internet che riescono a sfuggire al fisco. L’Ocse ha pronte le linee guida di una complessa web tax. Difficile da attuare se Trump darà seguito alle sue minacce di dazi verso chi tocca i profitti delle multinazionali Usa.
Mamma a casa e papà che porta a casa i soldi: così continuano a funzionare molte famiglie soprattutto nel Sud ed Est Europa. Servono politiche per la famiglia che modifichino queste disparità di ruolo. Ora la Ue ci sta provando con un programma specifico. Secondo il Democracy Index dell’Economist anche il 2019 è stato un anno di recessione della democrazia, in cui cioè il valore medio dell’indice è di nuovo diminuito. L’Europa occidentale, malgrado l’instabilità politica indotta dalla crisi della politica tradizionale, rimane la zona del mondo che vanta il maggior numero di paesi pienamente democratici.

Il Punto

Mentre Christine Lagarde annuncia una revisione dei suoi obiettivi strategici, la Bce tiene d’occhio opportunamente il mercato immobiliare. Che – per i mutui con ipoteca e i finanziamenti alle imprese del settore – è sempre più importante per la redditività e le nuove attività bancarie in tutta Europa. Da noi il Fir, fondo per l’indennizzo dei risparmiatori delle banche in crisi, risarcirà le vittime degli ultimi crac con regole corrette nella finanziaria. Per ora i dati mostrano che gli investitori esposti per cifre più piccole in valore assoluto sono stati rimborsati quasi interamente. Non così per 26 casi di ammontare notevole.
Su ponti e autostrade si è sentito di tutto. Dalla minacciata revoca della concessione ad Aspi al ridisegno del sistema di calcolo delle tariffe, su uno sfondo di preoccupante degrado fisico delle infrastrutture di trasporto. Tanti titoli, zero fatti. Che speriamo arrivino dalla Art, l’autorità indipendente per i trasporti.
La riforma del 2011 manda di regola tutti in pensione alla stessa età anche se l’aspettativa di vita varia tra categorie sociali. Ma si potrebbe creare un sistema bilanciato con i lavoratori che avrebbero diritto a un’uscita anticipata, a un costo sostenibile e limitando lo “scalone” generato da Quota 100.

Il Punto

A pochi giorni dal voto in Emilia-Romagna in Tv si è discusso di addizionali Irpef e qualità della sanità nella regione guidata dal Pd Bonaccini e nel Veneto leghista. Al fact-checking de lavoce.info risulta che tutti paghino almeno un po’ di addizionale Irpef e che la qualità nella cura della salute sia la stessa nelle due regioni.
La riduzione del cuneo fiscale per i dipendenti della finanziaria 2020 (3 miliardi subito, 5 nel 2021) entra nel vivo. Il meccanismo ipotizzato – portare gli 80 euro di Renzi a 100 – rischia però complicazioni e iniquità. Meglio sarebbe ridurre le tasse nell’ambito di una riforma complessiva dell’Irpef.
Torniamo a parlare di pensioni per ricordare che quota 100 crea uno “scalone” di cinque anni tra i nati fino al 1959 e quelli dal 1960 e apre un buco nei conti dell’Inps. Dare flessibilità di uscita dal lavoro in modo equo si potrebbe, applicando all’intero calcolo pensionistico il metodo contributivo.
Mentre la macchina della propaganda dell’ex ministro Matteo Salvini rinfocola il terrore della “invasione straniera” dell’Italia, considerazioni economiche, demografiche ed etiche sottolineano sia l’utilità degli immigrati sia il loro diritto a integrarsi. Eppure sulla cittadinanza abbiamo le regole più restrittive d’Europa.
Con l’indice composito di trasparenza (Cti) si può misurare quanto le amministrazioni pubbliche sono “case di vetro” per i cittadini. Da una ricerca su 524 comuni italiani emerge che – per cambiare! – il paese è spaccato tra Nord e Sud. Ma non mancano le sorprese. E sempre in tema di trasparenza, un settore in cui le regole su tariffe, manutenzioni e conti dei concessionari sono opache è quello delle autostrade. Ma è il momento dei controlli rigorosi alla luce del sole. Il che non vuole dire mettere tutto in mano all’Anas, azienda di ignote virtù.

Emilia-Romagna contro Veneto: chi vince su tasse e sanità?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle dichiarazioni su Veneto ed Emilia-Romagna del direttore di Libero Pietro Senaldi e del presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Il Punto

Il ritardo della scuola al Sud rispetto al Nord – certificato dai test Pisa e Invalsi – emerge alle scuole medie. Proprio quando – lo dice una ricerca recente – viene a mancare l’attenzione delle famiglie all’istruzione dei figli. Per rimediare non serve dare un lavoro a chi è in lista d’attesa per una cattedra. Meglio sarebbe selezionare docenti capaci di insegnare agli studenti e di motivare i loro genitori. La bassa qualità della scuola al Sud è una delle cause della diseguaglianza dei redditi rispetto al Nord. Dati recenti aggiornano la mappa delle differenze territoriali in ogni paese europeo. Per esempio, si vede che il divario tra il nostro Centro-Sud tirrenico, meno sviluppato, e quello della costa adriatica.
Sbandierato un anno fa dal governo Conte 1 come una misura per l’occupazione, il reddito di cittadinanza ha avviato ai centri per l’impiego solo un terzo dei beneficiari. Non è dunque un’indennità di disoccupazione ma un aiuto ai poveri, anche tra i lavoratori. Per aiutare i quali ci vorrebbe un salario minimo. Se ne parla alla Commissione europea. Un tema controverso è la definizione di obiettivi generali come l’adeguatezza, cioè il rapporto con la soglia di povertà di ogni paese.
Donald Trump vende l’accordo con la Cina come “epocale”. In realtà è una tregua nella guerra dei dazi (che restano). Lontana dal risolvere il problema numero uno: l’utilizzo cinese di tecnologia americana. Gli asiatici importeranno di più dagli Usa – forse a danno della Ue.
Finalmente la Corte costituzionale si apre con trasparenza alla società civile. D’ora in poi nel processo ammetterà i pareri di corpi intermedi (come Ong e sindacati) e di esperti di varie materie, mentre i titolari di un interesse qualificato potranno assumere uno status equiparato alle parti del giudizio.

Il Punto

Il 2019 del lavoro in Italia si chiude con dati in chiaroscuro. In positivo l’aumento dell’occupazione e la disoccupazione in calo graduale. Ma i problemi restano: nel confronto internazionale, rimaniamo indietro nelle ore lavorate e nella dinamica dei salari.
È in arrivo (forse) un’altra riforma elettorale. Stavolta una recente proposta della maggioranza ci riporterebbe a un sistema proporzionale puro, senza preferenze e con soglia minima nazionale al 5 per cento. In netto contrasto con le esigenze espresse dal referendum della Lega che mira invece a rendere tutto uninominale.
La legge di bilancio amplia la quota rosa nei Cda delle società in Borsa a due quinti dei componenti (era un terzo). La soglia è anche estesa nel tempo (fino a 18 anni) e nell’ambito di applicazione (inclusi anche gli organi di controllo). Ma per un errore la norma è inapplicabile ai collegi sindacali con tre soli componenti (quasi tutti).
Un primo passo del Green Deal della Commissione Ue è l’Alleanza europea per le batterie, piano da 3,2 miliardi d’investimenti di sette paesi per sviluppare tecnologie innovative lungo la filiera delle batterie,  settore in cui l’Unione arriva solo al 3 per cento della produzione globale ma che diventa sempre più strategico. Intanto, in questo inizio d’anno, la scena internazionale è dominata dalla crisi iraniana. Vediamo con un po’ di dati il peso economico del grande paese degli Ayatollah.

L’economia iraniana dopo le nuove sanzioni

Gli Stati Uniti hanno deciso di imporre nuove sanzioni all’Iran, che si sommano a quelle già introdotte nel 2018. Teheran è riuscita a resistere ai provvedimenti del passato, ma non è scontato che possa farlo ancora a lungo.

Il Punto

Inizio frizzante del 2020 sui mercati. Prima la paura, con petrolio e oro su e borse giù, ora – pare – di nuovo il sereno. Per vari motivi che oggi appaiono solidi, più di tutti la prospettiva della fine della guerra dei dazi Usa-Cina. Intanto da noi, c’è chi guarda indietro e parla di reintrodurre l’articolo 18. Del resto anche il 2019 si era chiuso con le polemiche sul Mes, Meccanismo europeo di stabilità, erroneamente individuato come simbolo di rinuncia alla nostra sovranità. Dimenticando che invece può servire a salvare gli stati dalle crisi.
Nuovo anno, vecchi divari strutturali. C’è una differenza di 24 punti (20 per gli uomini, 29 per le donne) tra l’occupazione nel Nord e nel Sud Italia. Più di tutti nella Ue. Con gap anche più grandi per precarietà, part-time involontario e qualificazione professionale.
Da dieci anni anni cala la spesa per università e ricerca e non si vede un’inversione di tendenza, tanto che il responsabile del Miur Fioramonti si è dimesso pochi giorni fa. In attesa di ciò che farà il nuovo ministro, si studiano i fattori che permettono ai sistemi universitari di ottenere i risultati migliori.
Sotto la lente della Corte di giustizia Ue Uber e Aibnb, due tra le piattaforme digitali più frequentate e più discusse, per i profili di concorrenza con taxi, hotel e intermediari immobiliari. La prima ne è uscita con le ossa rotte, la seconda invece ha spuntato una sentenza favorevole. Vale la pena capire perché.
Nel recente periodo festivo abbiamo continuato ad aggiornare il sito de lavoce.info con articoli su: fondi strutturali europei, scuola e lavoro, sistemi elettorali, energie alternative, violenza di genere.

Il podcast de lavoce.info
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