Bisogna pensarci bene prima di approvare l’irreversibile progetto di autonomia allargata per Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Con il decentramento esteso nelle prime due regioni a 23 materie (a cominciare da scuola e formazione) il rischio concreto è che i lombardo-veneti vengano prima degli italiani. Per sempre.
Mentre Alitalia continua a perdere soldi e quote di mercato, si affacciano due possibili candidati per il 40 per cento del capitale: Delta e Easyjet. Chissà se con loro si arriverà a un accordo dopo tante trattative fallite. L’unica certezza è che la maggioranza sarà in mani pubbliche e a pagare saranno i contribuenti italiani. Ancora una volta.
L’analisi costi-benefici di cinque dei sei componenti della commissione Ponti stronca la Tav Torino-Lione. Ma sul lavoro fatto dagli esperti del ministro Toninelli ci sono tanti dubbi. Dalla considerazione tra i costi di voci relative a tutta l’Europa come anche del calo delle accise sui carburanti e dei pedaggi autostradali per il minor trasporto su gomma. Scelte tutt’altro che neutre come invece dovrebbe essere una “analisi”, volta a misurare la convenienza economico-sociale dei progetti. Per poi lasciare alla politica l’ultima parola.
Ha mancato l’obiettivo la legge del 2010 che obbliga i piccoli comuni ad associarsi. Anche perché troppo rigida nel definire gli enti e le funzioni da aggregare. Vale la pena però far ripartire il processo con criteri più flessibili.
Enrico Di Pasquale, Andrea Stuppini, Chiara Tronchin rispondono ai commenti al loro articolo “Immigrazione: il vero rischio è l’ideologia”.
Nel momento della scomparsa di Stefano Patriarca, collaboratore di questo sito, la redazione de lavoce.info ne ricorda l’impegno e l’amicizia ed è vicina alla famiglia.
Perché facciamo così l’analisi costi-benefici*
Di Desk
il 29/01/2019
in Commenti e repliche
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