Il Rem nasce per correggere i difetti di un sistema basato su misure categoriali. Ma prevede una molteplicità di criteri di accesso e di esclusione. Un trasferimento mensile basato sul numero di componenti della famiglia avrebbe dato risultati migliori.
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La garanzia pubblica al finanziamento di Fca per 6,3 miliardi suscita polemiche. Vediamo luci e ombre dell’operazione. Per quanto riguarda le altre imprese, l’intenzione del governo di incentivarne la capitalizzazione in alternativa all’indebitamento si scontra – nelle nuove misure – con paletti e limiti mal congegnati. Sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri, invece, nella maggioranza si è fatto un compromesso al ribasso, limitandola a pochi settori. Eppure l’emersione dal nero fa, tra l’altro, aumentare le entrate tributarie. Nel decreto “Rilancio” c’è un cospicuo stanziamento per l’assistenza domiciliare degli anziani non autosufficienti. Sarebbe più efficace se si studiassero e ridefinissero le loro necessità. Non tutte le persone avanti negli anni sono necessariamente fragili e malate. Sbaglia dunque chi propone di proteggere gli anziani prolungando il loro confinamento. Restare inattivi li danneggia. In ogni paese, il lockdown ha aggravato la violenza domestica. In Italia, il recente inasprimento delle pene è stato un flop. Da ripensare il percorso di tutela delle vittime.
Ha reagito bene all’emergenza sanitaria, ma l’università italiana ha davanti a sé una sfida ancora più ardua: arginare l’abbandono degli studenti nella crisi economica che si preannuncia. Le conoscenze informatiche e tecnologiche dei nostri quindicenni sono mediamente di buon livello. Così non è stato difficile il passaggio all’e-learning. Che va comunque rafforzato in vista del rientro a settembre. Sono invece negativi i dati sull’educazione finanziaria dei giovani che emergono dai test Pisa. Sul tema tante iniziative messe in campo. Scarsi i risultati.
Com’è possibile che scarseggino mascherine e alcol? Il guaio è che la globalizzazione ha integrato le economie ma le ha rese più vulnerabili. Vale per molti altri prodotti. I paesi emergenti e poveri avranno presto problemi di sostenibilità dei debiti sovrani. Il mercato si prepara a una lunga serie di default e di interventi del Fmi.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “50° Statuto dei Lavoratori – Serve ancora il sindacato?“, con Pietro Ichino.
Nel momento della scomparsa di Alberto Alesina, amico e autorevole collaboratore de lavoce.info, la redazione si stringe attorno a Susan e alla famiglia.
Alberto, unico nelle sue intuizioni, generoso con le sue idee, ha influenzato grandemente la teoria economica, il dibattito di policy e generazioni di studenti. Ci mancherà molto.
Il dl “Rilancio” raddoppia nel secondo semestre del 2020 i finanziamenti per l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. Si può e si deve rendere strutturale questo aumento. Ma serve un profondo ripensamento dell’intero sistema.
Davvero proteggeremmo i nostri nonni dal Covid-19 costringendoli all’inattività e a una marginale vita di relazione? In realtà l’età avanzata non è sinonimo di fragilità né di pluripatologia. Lo dice la scienza geriatrica.
A un mese dalla dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms, ripercorriamo le tappe della diffusione del virus che ha cambiato il mondo. Per fronteggiarne l’impatto economico in Italia, il governo ha messo a disposizione delle imprese un bazooka di liquidità intermediato dalle banche. Sufficiente in volume, a patto che funzioni da subito. Intanto qualche errore di gestione operativa ha fatto emergere l’idea di riportare la sanità sotto il governo centrale. Con pro e (vari) contro. L’accordo anti-crisi da 540 miliardi raggiunto dai paesi Ue non basterà. È arrivato il momento che la Bce trovi il modo di monetizzare il nuovo debito.
Bloccati per decreto i licenziamenti, comunque ci sono i primi, drammatici effetti del lockdown sul mercato del lavoro. E così il governo ha esteso la cassa integrazione. Che potrebbe, a certe condizioni, essere cumulata con altri lavori. Ogni paese Ue cerca di aiutare il fragile settore della cultura in questo momento. L’esempio migliore arriva dalla Francia.
Non è semplice capire dove sono stati fatti davveropiù tamponi. Bisogna rapportarli anche alla dimensione dell’epidemia e alle risorse disponibili. Tra le falle della risposta alla pandemia, tragica quella delle residenze per anziani che accolgono 285 mila persone. E sono troppo poche. Non è vero che le donne siano meno contagiabili dal Covid-19 rispetto agli uomini. Le più giovani e attive sul lavoro purtroppo si ammalano anche loro.
Riccardo Calimani, ex-consigliere della Fondazione di Venezia, commenta l’articolo “La crisi sociale e la garanzia delle fondazioni” di Tito Boeri e Luigi Guiso.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni mercoledì su tutte le app per i podcast e sul nostro sito. Questa settimana: “La scuola in quarantena“, con Andrea Gavosto.
Quando la Protezione civile aggiorna il suo bollettino quotidiano sui numeri dell’epidemia nasce un bel po’ di confusione. Vediamo come si arriva al calcolo corretto. Tenendo in mente che i dati ufficiali sono stime che spesso lasciano fuori i contagiati privi di sintomi e i decessi avvenuti a casa. Capire quando arriverà il picco dei casi e quante saranno le vittime richiede di fare previsioni. Un esercizio difficile ma già applicato alla dinamica di diffusione del coronavirus in Cina e utile per arginare il contagio.
Anche se i paesi Ue oggi si dividono sull’idea, va considerata in tempi rapidi la proposta di emissione di Covid Eurobond a lunghissima scadenza. Se emessi con caratteristiche identiche dai vari paesi, i loro rating e valori rifletterebbero la garanzia comune dei paesi partecipanti e il supporto della Bce. Sostegno alla liquidità delle imprese, al reddito dei lavoratori, alle famiglie, sospensione di sfratti e pignoramenti: ogni paese ha adottato misure di contenimento dei danni economici, oltre ai provvedimenti di tutela della salute e di rafforzamento del sistema sanitario. Vediamo quanti hanno fatto che cosa. Con 12 paesi europei che hanno ripristinato i controlli alle frontiere, viene il dubbio che il virus si sia portato via anche il trattato di Schengen per la libertà di circolazione dei cittadini Ue. Bisognerà cercare di salvare questo pezzo importante della costruzione comunitaria.
Solo un quarto degli italiani tra 65 e 74 anni usa tecnologie dell’informazione. Così gli anziani, già vulnerabili in questi tempi di coprifuoco, sono ancor più messi al margine dal “grey digital divide”. L’intasamento degli ospedali impone ai medici scelte difficili, come quella su chi curare per primo. Esistono vari criteri a cui attenersi ed è importante che le decisioni vadano prese con la massima trasparenza, dichiarandone i motivi
Riparte lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni mercoledì, su tutte le app per i podcast e su questo sito. Abbiamo iniziato con “Il sistema sanitario alla prova del coronavirus”, ospite Rosanna Tarricone.
Nel momento della scomparsa del padre di Massimo Bordignon, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.
In Italia sono pochi gli anziani che utilizzano pc, Internet e social network. Una fascia particolarmente fragile di popolazione si trova così a rischio di esclusione sociale. Le istituzioni dovrebbero favorire la loro alfabetizzazione informatica.
Il governo eleva il limite sotto al quale le pensioni sono pienamente indicizzate ai prezzi. Il sindacato chiede di ripristinare l’indicizzazione ai prezzi “per fasce”. Entrambi sbagliano perché il sistema contributivo vuole un meccanismo del tutto diverso.
Nel lungo periodo, quando per tutti varrà il regime contributivo, la legge 26/2019 consentirà un’uscita più flessibile dal lavoro. Ma nel breve periodo, i tanti che andranno in pensione con il regime misto determinano un aumento significativo della spesa previdenziale.
Italia ed Europa devono affrontare il problema del calo demografico. Gli eventuali rimedi, però, avranno effetti solo nel lungo periodo. Ecco perché è urgente programmare alcuni cambiamenti sempre più necessari. A partire da scuola, lavoro e pensioni.