L’assegno unico e universale per i figli è l’occasione per definire un nuovo sistema di sostegno pubblico alle famiglie. A patto però di rispettare alcuni criteri. Così come serve un sistema fiscale, contributivo e di protezione sociale adeguato.
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L’Istat non considera più come occupati i dipendenti assenti dal lavoro da più di tre mesi. Ma l’indicatore più affidabile per testare le ricadute della pandemia sul mondo del lavoro rimane quello delle ore lavorate, che mette in mostra tutta la gravità della crisi. In Italia a fissare le retribuzioni sono 866 contratti nazionali, siglati da organizzazioni sindacali di cui spesso non si conosce la reale rappresentatività: un problema che ha radici nella costituzione. Ma una soluzione c’è. L’assegno unico per i figli è l’occasione per mettere a punto un nuovo sistema di sostegno pubblico alle famiglie. Che vada di pari passo con un sistema fiscale, contributivo e di protezione sociale adeguati.
Il tema della responsabilità sociale delle imprese divide gli economisti, tra chi sostiene che la sfida della sostenibilità non sia più rimandabile e chi difende a spada tratta il paradigma del profitto. Esattamente un anno dopo il minimo storico del 2020, S&P 500, il principale indice della borsa americana, ha raggiunto un nuovo picco. Un risultato inatteso, che suscita speranze ma anche timori.
Era davvero necessario rimandare le elezioni amministrative previste in primavera per ridurre il rischio di contagio? L’analisi di quanto accaduto in occasione delle comunali di settembre 2020 suggerisce che c’è stato un eccesso di prudenza.
Ci ha lasciato Robert Mundell. Sostenitore della moneta unica, ha unito l’analisi rigorosa di finanza internazionale e tassi di cambio con quella del mercato dei beni.
Continua la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Venerdì parleremo di assegno unico per i figli, ospiti Massimo Baldini e Francesco Figari.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
[simple_tooltip content=’This is the content for the tooltip bubble’]This triggers the tooltip[/simple_tooltip]Saranno quasi otto milioni le famiglie che beneficeranno dell’assegno unico universale. Una misura attesa da decenni, cui ora va dato seguito con decreti attuativi in grado di chiarirne le ambiguità. Sulla spesa delle famiglie incideranno anche le misure di contrasto al cambiamento climatico. Per evitare un aumento della povertà energetica, servono precise azioni di compensazione per i nuclei più fragili.
Le scuole continuano ormai da un anno ad alternare periodi di apertura e chiusura, con ricadute potenzialmente devastanti sull’apprendimento. Da Berlino arriva una proposta radicale. E in Italia?
Il mercato della mobilità urbana fa gola a molti ma, almeno nel nostro paese, resta una roccaforte difficile da scalfire: non è più rimandabile una liberalizzazione che apra senza pregiudizi alle piattaforme digitali. Per quelle di food delivery il 2020 è stato un anno d’oro, Ma quando l’emergenza sarà terminata è facile prevedere un ritorno massiccio al ristorante.
La nuova direttiva europea sulla responsabilità sociale d’impresa rischia di rivelarsi controproducente: bene perseguire condotte virtuose e responsabili, ma senza populismo e con regole chiare e precise. In arrivo con ogni probabilità per le banche una nuova ondata di crediti deteriorati. Una soluzione potrebbe venire dai mercati secondari del credito, che faciliterebbero la risoluzione di molte crisi.
È online la quarta puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Come cambierà la scuola dopo il Covid”, ospiti Daniele Checchi e Andrea Gavosto. Nel prossimo episodio, venerdì 9 aprile, parleremo di assegno unico per i figli.
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In occasione delle festività pasquali, la newsletter de lavoce.info torna mercoledì 7 aprile.
La misura appena approvata dal Senato si pone obiettivi ambiziosi e mobilita risorse importanti: saranno quasi otto milioni le famiglie interessate. Un provvedimento storico, non privo però di criticità. C’è tempo fino a luglio per porvi rimedio.
L’accordo raggiunto sul Recovery Fund è una buona notizia per l’Europa. Che ora si trova a un bivio: completare l’unione politica o rimanere ancorata alla logica intergovernativa. L’Italia è tra i paesi che beneficeranno di più del fondo ma tutti, anche i “frugali” hanno ottenuto qualcosa. E ora la partita si gioca sui piani di spesa nazionali.
Approvato l’assegno unico universale per i figli fino a 21 anni. Non ne conosciamo ancora l’entità ma è già possibile fare le prime simulazioni sugli effetti redistributivi. Una soluzione per salvare le aziende dalla crisi e tutelare l’occupazione è il workers buyout. Ma perché funzioni serve riformare la governance delle cooperative. Di riforme si torna a parlare ciclicamente anche per quanto riguarda l’assetto istituzionale: alcuni più di altri favoriscono investimenti in ricerca, sanità e istruzione. Istruzione che non sempre fa rima con impieghi qualificati: sono sempre di più i giovani con competenze al di sopra di quelle richieste dal lavoro che hanno. Lo certifica il rapporto annuale Ocse sull’occupazione.
Dopo i super-poteri ai prefetti, la Consulta boccia anche l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo: un altro colpo ai decreti “sicurezza”. Adesso la palla passa al governo.
Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Paradisi fiscali, con Alessandro Santoro. Da lunedì: Agenda 2030, con Louisa Parks.
“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.
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Il Family act è un buon punto di partenza per cominciare a disegnare un insieme organico di interventi a favore delle famiglie con figli. Perché sia efficace, equo e sostenibile serve però un chiaro sistema di priorità. E la soluzione di alcune ambiguità.
Il riordino e il potenziamento delle misure a sostegno delle famiglie con figli è uno dei punti qualificanti del governo Conte bis. Dovrebbe costare circa 6 miliardi in più rispetto alle risorse già impegnate. Ecco come potrebbe essere progettato.
Nel documento di bilancio 2020 c’è anche il “green new deal” che istituisce fondi pluriennali miliardari per la sostenibilità mentre oggi dà 500 milioni ai comuni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, taglia sussidi dannosi per l’ambiente e tassa gli imballaggi di plastica. Usando per la prima volta come copertura i proventi delle “aste verdi”.
Sarebbe sempre meglio valutare gli effetti attesi delle politiche prima della loro attuazione. Facciamo qualche conto sui possibili effetti dell’assegno unico per figli a carico con cui il governo vuole sostituire la pioggia di sussidi e micro-aiuti poco efficaci per le famiglie. Malgrado il limite di spesa a 6 miliardi, la misura potrebbe ridurre la disuguaglianza in modo tangibile. Un esperimento effettuato a Torino su 1.500 famiglie povere con bambini piccoli aiuta a capire in quali forme gli aiuti risultino più efficaci e con benefici duraturi. Condizionare i sussidi alla frequenza di corsi di formazione è un forte incentivo al miglioramento. Con risultati diversi, però, tra italiani e immigrati.
È in crisi profonda il settore dell’auto investito in Italia e nel mondo da cambiamenti epocali. La mobilità condivisa riduce il traffico delle città, però frena le vendite. Ma il passaggio ai veicoli elettrici può diventare un’occasione di ripartenza.
Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Rilanciare la crescita” con Francesco Daveri.