L’Italia è indietro negli obiettivi sui servizi alla prima infanzia. Mancano le strutture, ma incide anche l’idea che il nido non sia una tappa fondamentale per la crescita. Un’indagine su caratteristiche e motivi dei genitori che tengono a casa i figli.
Tag: bambini Pagina 1 di 2
La padronanza della lingua del paese di arrivo è fondamentale nel percorso di integrazione degli immigrati. Per le seconde generazioni la scuola è il luogo dove acquisirla. Secondo uno studio, servono però ingenti investimenti per risultati non immediati.
È difficile proteggere i bambini quando navigano tra i contenuti di internet. Le grandi piattaforme ostacolano l’introduzione di limiti all’accesso e la regolazione si trova spesso a rincorrere le novità tecnologiche. Ma due interventi fanno ben sperare.
Per l’assegnazione delle risorse destinate dal Pnrr alla costruzione di asili nido, il Ministero ha scelto una procedura “dal basso”. Ma così si indebolisce l’obiettivo di offrire il servizio a tutti i bambini, indipendentemente da dove risiedano.
Una legge che, come nella sanità, prevedesse l’obbligo di vaccinarsi per tutto il personale scolastico sarebbe altamente auspicabile. Ma la misura potrebbe essere adottata dal ministero, quale datore di lavoro, a norma dell’articolo 2087 del codice civile.
Le bambine ottengono punteggi più bassi dei maschi nei test di matematica. In Italia il divario è particolarmente elevato. Lo si può ridurre attraverso metodologie didattiche di apprendimento attivo e cooperativo, come mostrano i risultati di uno studio.
Con l’apertura a singhiozzo delle scuole, la pandemia causa importanti perdite negli apprendimenti dei bambini. Ma da mesi sono ferme pure le attività extrascolastiche, che influenzano il loro sviluppo socio-emotivo. E le ripercussioni sono significative.
L’Italia è ancora uno dei paesi europei che destina meno risorse alla prima infanzia. Eppure, garantire gratuità e universalità degli asili nido darebbe enormi vantaggi. A beneficio dei bambini, ma anche del Pil, con l’aumento dell’occupazione femminile.
La retorica “anti-immigrati” ha effetti reali sul benessere delle persone e soprattutto sui bambini. Lo dimostra uno studio che certifica l’aumento degli atti di bullismo negli anni delle elezioni nei comuni dove la Lega ha un forte supporto elettorale.