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Tag: cambiamenti climatici Pagina 1 di 3

Alla Cop29 un insuccesso annunciato

Il risultato più importante della Cop29 di Baku è aver evitato il fallimento grazie a un accordo al ribasso sulla finanza climatica. Si è affievolita la spinta verso il raggiungimento dell’obiettivo delle emissioni zero. Anche la Ue non è più un faro.

Cop 26 e G20: un percorso ancora da disegnare

Il G20 sul clima è stato deludente, nonostante la dichiarazione finale unanime. Ora le speranze sono rivolte alla Cop26 di Glasgow. Dove dovranno essere affrontate questioni fondamentali, prima fra tutte quella dell’adattamento ai cambiamenti climatici.

Il Punto

L’incontro del G20 sull’ambiente si è chiuso con tanti buoni propositi e pochi impegni concreti. La speranza è che qualche risultato più rilevante venga dal Cop26 di Glasgow. In attesa dei fondi del Recovery Plan. Tra le misure messe in campo per snellire le procedure di applicazione del Pnrr, la liberalizzazione del subappalto è una buona notizia. Ora però è indispensabile alzare il livello dei controlli incrociati.
Ancora troppi gli italiani scettici di fronte al vaccino anti-Covid. Ma l’atteggiamento favorevole verso la campagna vaccinale non nasce per magia: serve un dialogo serio tra scienza, istituzioni e cittadini.
Con l’apprendistato professionalizzante si avvantaggiano sia le imprese, grazie alla flessibilità e ai costi bassi, sia i lavoratori, che hanno più certezze e stabilità rispetto al tirocinio. E più tutele lavorative. A sette anni dalla legge Delrio, le nuove province sono rimaste in un limbo di incertezza giuridica che vanifica lo spirito della riforma. Oltre a rendere ambigua la loro capacità impositiva.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. I giochi olimpici di Tokyo 2020 sono entrati ormai nell’ultima settimana: il nostro slideshow sulle ricadute economiche e sociali della manifestazione.

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Il Punto

Di fronte al diffondersi di informazioni false o non verificate in merito ai vaccini, la voce delle istituzioni risulta spesso debole. Proviamo a rispondere ai principali dubbi sollevati in questi mesi.
Dall’inizio della crisi si è discusso molto di licenziamenti e poco di assunzioni: sono un milione e mezzo quelle perse dall’inizio della pandemia. Che avrebbero potuto riassorbire gli esuberi strutturali. A proposito di posti di lavoro, erano in molti a sostenere che Quota 100 avrebbe contribuito a crearne di nuovi. In realtà i primi dati mostrano come gli effetti di “rimpiazzo” siano stati solo parziali. I lavori non sono tutti uguali, meno che mai in termini di longevità: notevoli le disparità in base all’occupazione al momento del pensionamento, in particolare per gli uomini. Fondamentale tenerne conto.
Nell’ultimo anno e mezzo le misure di sostegno e redistribuzione del reddito si sono moltiplicate, grazie a diversi interventi emergenziali. Con quali effetti sulla riduzione delle disuguaglianze? Tra le misure già in essere prima dello scoppio della pandemia c’è il reddito di cittadinanza. Solo un terzo dei percettori ha maturato contributi previdenziali. Segno che molti sono rimasti esclusi dal mercato del lavoro. Come è stata gestita dalle imprese la cassa integrazione Covid? Le aziende in cui è stata distribuita più equamente tra i dipendenti sono anche quelle con i rapporti di lavoro più stabili. Cruciale nel determinare le performance di un’impresa è la qualità del management: uno studio sulle aziende che perdono un dirigente per morte improvvisa evidenzia l’importanza dell’offerta locale di manager.
La scelta della Bce di includere nelle proprie scelte strategiche anche considerazioni sui cambiamenti climatici non deve stupire. Ma quali strumenti ha a disposizione una banca centrale?

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Verso una politica monetaria più green

Nell’ambito del nuovo corso appena inaugurato, la Bce ha annunciato l’impegno a includere nelle proprie scelte strategiche considerazioni sui cambiamenti climatici. Ma come e perché una banca centrale dovrebbe occuparsi di sostenibilità ambientale?

Social cost of carbon: una metrica utile per valutare il Pnrr*

Il social cost of carbon quantifica i danni globali futuri provocati da un’unità addizionale di gas serra rilasciata nell’atmosfera. Un indicatore molto utile, quindi, per misurare gli effetti delle politiche climatiche. Il Pnrr va nella giusta direzione.

Il Punto

Il “decreto ponte” presentato per rendere operativo l’assegno unico universale rischia di ridimensionare la portata storica della misura. Ma c’è ancora tempo per correggerne le criticità.
Un anno di didattica a distanza ha lasciato il segno. Aumentando il peso del contesto socio-economico familiare nel processo educativo e con esso i divari negli apprendimenti. Dopo anni di costante miglioramento, tornano a peggiorare le condizioni occupazionali dei neolaureati. Colpa principalmente della pandemia, come testimoniano i dati del rapporto Almalaurea.
Tra i paesi che più spesso superano le soglie di inquinamento dell’aria c’è l’Italia. Con ripercussioni importanti sulla salute delle persone e costi tangibili per il Sistema sanitario nazionale. Storica in questo senso la sentenza che ha imposto a Shell di adeguare le politiche aziendali all’Accordo di Parigi sul clima. Perché la protezione dai cambiamenti climatici rientra fra i diritti umani. Cambiamenti climatici dai quali è importante premunirsi anche migliorando i modelli di gestione del servizio idrico. In Italia sono ancora troppi gli sprechi e troppo bassi gli investimenti in digitalizzazione.
Da settembre il Bitcoin in Salvador sarà a tutti gli effetti una valuta legale. Un paradosso per una moneta nata per non dipendere da alcuna autorità. Ma l’obiettivo è di agevolare le rimesse degli emigrati.

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Il Punto

L’emissione di titoli per finanziare il Next Generation EU potrebbe essere il primo passo verso la creazione di debito pubblico europeo, ma la strada è ancora lunga. E serve un bilancio comune. Intanto anche la Bce, come la Fed, si troverà presto davanti a un delicato dilemma: come gestire un periodo temporaneo di inflazione al di sopra del target del 2% senza perdere credibilità?
L’arrivo di Lina Khan a capo dell’Antitrust Usa potrebbe segnare una svolta: a suo parere un approccio basato sul benessere dei consumatori rende ciechi di fronte ai pericoli delle Big Tech. E proprio lo sviluppo tecnologico è al centro del 14° piano quinquennale con cui la Cina punta ad aumentare la connettività digitale del paese. Il rischio è di avere un sistema di reti meno stabili e meno sicure.
Nel 2020 in Italia la povertà è tornata a crescere e le misure emergenziali messe in campo dal governo non hanno scongiurato il record negativo. I più colpiti? Giovani, stranieri e famiglie numerose. Incolpare le amministrazioni locali per allagamenti e danni causati dalle piogge torrenziali serve a poco: quello di cui c’è bisogno, a tutti i livelli di governo, è una politica di adattamento ai cambiamenti climatici.
Cosa pensano i giovani studenti della ripresa dalla crisi e del ruolo dello stato nel guidarla? I risultati della nona edizione del concorso EconoMia, i cui vincitori sono stati premiati al Festival di Trento.

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Chiese a rischio sismico: una polizza per salvarle

Il Pnrr prevede risorse per la sicurezza sismica nei luoghi di culto. La protezione del nostro patrimonio culturale è una priorità per il nostro paese. Ma vanno coinvolti anche i privati, contemplando pure il ricorso al mercato finanziario.

Perché la questione climatica resta in primo piano

I cambiamenti climatici non si sono fermati con la pandemia. E dunque anche in una situazione economica molto difficile il problema non può essere ignorato. L’Europa ne è consapevole e con il Next Generation EU apre grandi opportunità di rinnovamento.  

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