Lavoce.info

Tag: Cop25

Il Punto

Il dissesto della Popolare di Bari è un film già visto negli altri crac bancari: mutuatari diventati azionisti, una gestione manageriale dissennata e familiare (con padre e figli al comando), acquisizioni fallimentari finanziate con l’emissione di obbligazioni subordinate, vigilanza inefficace. Mentre il caso Alitalia – un’azienda che nessuno vuole comprare così com’è – ci ricorda che i disastri non avvengono solo al Sud. Via i commissari che avrebbero dovuto venderla, ne arriva uno per risanarla (1 miliardo e mezzo di buco negli ultimi due anni) o, meglio, ritagliare ciò che è cedibile. A pagare saranno i contribuenti.
Grande insuccesso per Cop25, la conferenza sul clima già ribattezzata Flop25. Unico risultato (indiretto) l’ampia mobilitazione che – speriamo – preparerà la strada alle decisioni cruciali di Cop26 a Glasgow. Un ruolo importante lo ha giocato Greta Thunberg, consacrata sulla copertina di Time come personaggio del 2019 perché esprime le giuste preoccupazioni dei giovani con immediatezza e rinfaccia i loro ritardi ai politici. Giovane, donna e competente è anche Sanna Marin, 34 anni, nuova prima ministra della Finlandia, paese con una lunga storia di parità di genere. Ma anche uno di quelli con più violenze contro le donne. La strada dell’emancipazione femminile è lunga anche dove i progressi sono più tangibili.
La prescrizione nel processo penale serve ad alleggerire il lavoro dei tribunali e a garantire all’imputato la ragionevole durata del giudizio. Ma la riforma di inizio 2019, operativa solo da gennaio 2020, rende il processo infinito. Parlamento e governo possono però ancora sfuggire a questa trappola giustizialista.

Il podcast de lavoce.info
Venerdì 20 dicembre edizione speciale de lavoce in capitolo, il nuovo podcast de lavoce.info. Qui tutte le puntate a partire da ottobre.

Per il clima appuntamento rimandato a Glasgow

La Cop25 di Madrid non passerà certo alla storia. È stata solo una conferenza-ponte verso la Cop26 dell’anno prossimo. Lì i paesi dovranno svelare le loro vere intenzioni sui piani di riduzione delle emissioni, parti integranti dell’Accordo di Parigi.

Ora l’Europa vuol ripartire da clima e ambiente

Con una comunicazione all’Europarlamento e al Consiglio europeo Von der Leyen ha lanciato un ambizioso piano che dovrebbe portare l’Unione a diventare il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050.

Dagli scenari sul clima di domani una spinta all’azione

Il World Energy Outlook descrive alcuni scenari sull’evoluzione del consumo di energia da qui al 2040. Gli fa eco l’Emissions Gap Report. Per entrambi solo perseguendo obiettivi ambiziosi si può limitare l’aumento della temperatura a livelli accettabili.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén