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Covid, cosa abbiamo imparato e cosa vorremmo sapere

Le risposte messe in campo da Lombardia e Veneto, prime regioni a essere colpite dal contagio, sono state molto diverse. Effetto di scelte ben precise o di condizioni iniziali differenti? Le domande che dobbiamo porci per non farci trovare impreparati in futuro.

Crolla l’occupazione sotto la minaccia del virus

Per i dati italiani bisognerà aspettare maggio, ma alcuni numeri da America e Nord Europa possono dare una prima idea dell’impatto devastante che il coronavirus avrà sul mercato del lavoro di tutte le economie colpite.

Se anche i dividendi vanno in quarantena

La Bce ha “raccomandato” alle banche europee di congelare i dividendi fino a ottobre 2020. Un’iniziativa motivata più da ragioni di politica industriale che di vigilanza, oltre che problematica nell’applicazione. Con possibili conseguenze indesiderate.

Perché è così alta la mortalità da coronavirus in Lombardia

In Lombardia il numero di morti causati dal Covid-19 è altissimo rispetto ai contagiati ufficiali. Le spiegazioni ipotizzate sono diverse. Una è la carenza di posti in terapia intensiva. Ecco i risultati di una simulazione con il modello di contagio Seir.

Nella finanza non ripetiamo gli errori del dopo-crisi 2008

Se il dopo-pandemia dovrà essere affrontato con un vero spirito di ricostruzione, teniamo conto delle lezioni della crisi finanziaria del 2008. Il sistema mondiale è oggi più robusto, ma solo in parte. Rivela anche presenza di doping.

Vite salvate dagli open data

La battaglia contro il coronavirus si combatte anche attraverso analisi statistiche della dinamica dell’epidemia, sulla base delle quali prendere decisioni di politica sanitaria o economica. È indispensabile però che siano resi disponibili dati adeguati.

Il Punto

Dall’inizio di Covid-19 lavoce.info riceve e pubblica tanti articoli per capire e misurare che cosa sta succedendo e quello che verrà dopo. Autori, redattori e collaboratori provano a offrire ogni giorno articoli di qualità ai lettori che sembrano premiare con visite e apprezzamento i nostri sforzi di precisione, puntualità e indipendenza nel fornire informazione. Per raggiungere gli obiettivi e soddisfare le attese, il sito è ora aggiornato quotidianamente con due o più pezzi, mentre “Il Punto” e le newsletter del martedì e del venerdì richiamano quanto uscito fino a quel momento, oltre ai pezzi del giorno.
Oggi parliamo di come gli italiani affrontano il coprifuoco e per quanto tempo ancora pensano che durerà.
E anche di quali scenari si prospettano per le banche dopo che la Bce ha chiesto loro di non distribuire dividendi per assicurare un maggiore flusso di credito.
Piace a molti europei (ma non a tutti) la proposta di coronabond per finanziare le spese aggiuntive da coronavirus. Potrebbero essere l’inizio di un’unione fiscale nella Ue senza creazione di nuovo debito dei singoli stati. Se no, ci sarà il Mes e l’intervento della Bei, con pro, contro e ostacoli di attuazione.
Buona parte del paese è passata allo smart working e ne scopre i vantaggi, da conservare anche in futuro. Il turismo ha immediatamente sentito il contraccolpo dell’epidemia. Cominciamo a contare i danni.
Come ottenere dati chiari e stime attendibili che aiutino davvero a capire la diffusione del contagio.

Tutto quello che avreste voluto sapere su Covid-19: informazioni, dati, grafici in oltre 80 slide.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni mercoledì su tutte le app per i podcast e su questo sito. Questa settimana: “Coronavirus: l’Europa al bivio” con Angelo Baglioni.

Nel momento della scomparsa del padre di Massimo Bordignon, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.

Tre opzioni per sostenere l’economia

I coronabond andrebbero introdotti non perché la pandemia sia uno shock simmetrico, ma per creare una unione fiscale in Europa. Difficile però che si realizzino. E tra ricorso al Mes e nuovo debito italiano non è per niente ovvio che cosa sia preferibile.

Il mercato del lavoro si scopre smart

L’epidemia di Covid-19 ha imposto il passaggio allo smart working in molti settori. Istruzione e pubblica amministrazione sono quelli che hanno risposto meglio e sarebbe un errore tornare indietro quando finirà l’emergenza. Cosa succede nelle fabbriche.

Chi paga il conto del Covid-19 nel turismo

Il turismo italiano si è fermato. Non per una crisi di domanda, ma per un preciso divieto, del nostro e di molti altri paesi. Però i turismi non sono tutti uguali, così come gli operatori. La segmentazione fa capire come stanno le cose. E come andranno.

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