Anche sul Next Generation EU la Corte costituzionale tedesca torna a dire la sua. Le posizioni “rigoriste” potrebbero così riprendere slancio. Ancora una volta le norme giuridiche si dimostrano inadeguate. C’è la necessità di una revisione dei Trattati.
Tag: Corte Costituzionale tedesca
Nella sentenza della Corte costituzionale tedesca bisogna distinguere due livelli. Il primo riguarda la valutazione della politica monetaria della Bce, l’altro le competenze nell’Ue. Non è una decisione antieuropea, ma a garanzia dei principi democratici.
La sentenza con cui la Corte di Karlsruhe ha di fatto svincolato la Bundesbank dalla partecipazione al programma Pspp della Bce non avrà solo conseguenze economiche. Si tratta di un pericoloso precedente giuridico e politico in grado di minare le basi stesse dell’Unione.
I giudici tedeschi mettono i bastoni tra le ruote alla Bce, che sta usando la necessaria flessibilità per fronteggiare la crisi. Il programma di acquisto di titoli non è un finanziamento monetario del debito pubblico ed è pienamente giustificato dal mandato della Banca centrale.
In rotta di collisione con la Corte di giustizia Ue e con lo stesso governo Merkel, la Corte costituzionale tedesca censura la politica monetaria della Bce. Un’ingerenza che può diventare letale per l’Unione e mette in difficoltà la Banca centrale europea, proprio mentre questa cerca di arginare gli effetti economici e finanziari della crisi sanitaria supplendo ai contrasti tra i governi. Intanto, seguendo il “metodo Genova” sulla ricostruzione del ponte, si potrebbe affidare a un commissario – in rapporto diretto con la Ue – la realizzazione in Italia del piano anti-crisi economica finanziato dal Recovery Fund.
Regolarizzare i braccianti stranieri forse non basterà per le esigenze produttive stagionali. Bisognerebbe attivare “corridoi verdi”, consentendo gli ingressi in sicurezza.
Cerchiamo di capire perché i dati sulla mortalità dell’Anagrafe nazionale e quelli della Sorveglianza Covid-19 sono così diversi. Le cifre certe arriveranno tra due anni.
Proroga del lockdown, disciplina nel rispettarlo, aspettative dei cittadini e capacità di pazientare: l’atteggiamento degli italiani raccontato da una ricerca fatta nelle prime cinque settimane di isolamento. In questa situazione – secondo un altro studio – le donne patiscono più degli uomini. Più preoccupate e ansiose, ma anche più attente al rispetto delle regole. Per attenuare le disuguaglianze tra famiglie nel supportare i figli nella didattica online, è utile partire dai genitori: alcuni esperimenti mostrano esiti positivi.
Un assegno alle famiglie con figli fino ai 14 anni costerebbe 7 miliardi in più del bonus bebè. Ma porterebbe liquidità a nuclei oggi in grande difficoltà.
Con la volatilità in borsa che rende più scalabili le grandi imprese, lo stato cerca di proteggerle con il golden power. Utile a patto che sia a scadenza.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Le donne e il lavoro ai tempi del Covid“, con Alessandra Casarico.
Nel momento della scomparsa della moglie di Pietro Ichino, Costanza, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.
Nessuno stato dell’Unione può far prevalere a suo piacimento le leggi interne su quelle europee. Lo sostiene la stessa Corte costituzionale tedesca. L’Italia potrebbe forse rivendicare una propria identità costituzionale sul bilancio. Ma le conviene?
La sentenza della Corte costituzionale tedesca apre la porta alle future operazioni Omt. Ma conferma in pieno la linea tedesca sui principi e pone pesanti condizioni, che rischiano di indebolire la “linea-Draghi”.